rendere
rèndere v. tr. [lat. rĕddĕre, comp. di red- e dare, con influsso di prendere] (pass. rem. io rési [letter. rendéi, rendètti], tu rendésti, ecc.; part. pass. réso [ant. renduto]). – 1. Dare ad [...] sforzo; Arte forza o fortuna i padri tuoi Grandi rendette (Parini); r. padre, r. madre; o da un complemento: r. di pubblica ragione; nel rifl.: rendersi utile, indispensabile, grato, antipatico; rendersi benemerito; rendersi certo, sicuro, persuaso ...
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mandare
v. tr. [lat. mandare «affidare», prob. da man(um) dare «dare la mano»]. – 1. ant. Ordinare, comandare, dare un incarico (cfr. mandante e mandato): incontanente mandò che i due giovani fossero [...] varie locuz. (per lo più corrispondenti a locuzioni analoghe con il verbo andare), il sign. del verbo è determinato dal complemento che segue: m. all’aria, rendere vano, far sfumare, e sim.; m. avanti, rendere funzionante, far procedere (m. avanti l ...
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disimpegnare
diṡimpegnare v. tr. [comp. di dis-1 e impegnare] (io diṡimpégno, ecc.; v. impegnare). – 1. a. Liberare da un impegno, da un obbligo contratto: ti disimpegno dalla promessa fattami. Più frequente [...] assolvere una funzione, portare a compimento un incarico e sim. (in questo sign. è per lo più seguito da avv. o complemento di modo): ha disimpegnato il compito affidatogli con molta capacità. Con senso sim. il rifl. disimpegnarsi, in usi assol.: ho ...
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scoppiare1
scoppiare1 v. intr. [der. di scoppio] (io scòppio, ecc.; aus. essere). – 1. a. Spaccarsi a un tratto, violentemente e fragorosamente, per eccesso di pressione, con riferimento a recipienti [...] scoppiò alle prime tappe di montagna; è scoppiato a cento metri dal traguardo. d. Seguito da un infinito o da un complemento, prorompere, sbottare: s. a ridere, a piangere; s. in lacrime, in singhiozzi. e. assol. Dire, manifestare tutto d’un tratto ...
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coascensione
coascensióne s. f. [comp. di co-2 e ascensione]. – Nella navigazione astronomica, termine usato esclusivam. nella locuz. c. retta, con la quale si indica il complemento a 360° dell’ascensione [...] retta di un astro, grandezza usata, per praticità di calcolo, nella risoluzione dei problemi di determinazione del punto nave e del punto aereo (v. punto2, n. 5 b) o per l’individuazione e il riconoscimento ...
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soggettivo
(ant. suggettivo) agg. [dal lat. tardo subiectivus, der. di subiectum: v. soggetto2 e cfr. subiettivo]. – 1. a. Che riguarda il soggetto, che ha fondamento nel soggetto: valore s. dei giudizî. [...] in lat., amor matris in liberos = mater amat liberos; animi metus = animus metuit). Gli corrisponde, in ital., il complemento di specificazione soggettiva («il rispetto dei figli verso i genitori»; «la partenza del treno»). ◆ Avv. soggettivaménte, in ...
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presumere
preṡùmere (ant. preṡùmmere, proṡùmere) v. tr. [dal lat. praesumĕre «supporre, congetturare», comp. di prae- «pre-» e sumĕre «prendere»] (coniug. come assumere). – 1. Ritenere in base ad argomentazioni [...] in un’ora (nel linguaggio corrente, più com. in casi simili pretendere). Più spesso, seguito dalla prep. di (con un complemento o con un verbo all’infinito), ritenersi capace di cose superiori alle proprie forze, avere eccessiva opinione di sé, delle ...
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paventare
v. intr. e tr. [lat. *paventare, der. di pavens -entis, part. pres. di pavere «temere, aver paura»] (io pavènto, ecc.; aus. avere). – 1. letter. a. Aver paura, sentirsi intimorito: come verrò, [...] se tu paventi Che suoli al mio dubbiare esser conforto? (Dante); in unione con un complemento (analogam. a temere): Ma ’l cervio par del veltro paventare (Poliziano). b. Per estens., raro, sospettare, dubitare: ardireste voi p., ch’io frequentassi ...
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pavido
pàvido agg. [dal lat. pavĭdus, der. di pavere «aver paura»], letter. – Pauroso, timido, vile: soldati p. e codardi; L’ardite ninfe l’asinel suo pavido Pungon col tirso (Poliziano); Dai guardi [...] de’ padri la fiera virtù (Manzoni); con uso sostantivato: essere un p., comportarsi da pavida. Determinato da complemento (con senso analogo a timoroso): l’umana generazione p. della morte (Boccaccio). ◆ Avv. pavidaménte, con pavidità: comportarsi ...
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che2
che2 〈ké〉 pron. e agg. [lat. quid e altre forme pronominali] (radd. sint.). – È parola frequentissima, con usi varî: può essere pronome relativo, interrogativo, esclamativo, indefinito; con valore [...] . a. In proposizioni interrogative, dirette o indirette, significa «quale cosa» e può avere funzione di oggetto, di predicato o di complemento: che sarà di noi?; che è questo rumore?; di che ti lamenti?; non so con che viva; non voglio aver che ...
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Biologia e medicina
Sistema di fattori di natura proteica presenti nel plasma sanguigno, suscettibili, in particolari condizioni, di essere attivati e di dar luogo a una complessa reazione. Il c. è importante nelle reazioni immunitarie, influenzando...
complemento
compleménto [Der. del lat. complementum, da complere "completare, portare a compimento"] [LSF] Ciò che completa una cosa. Il termine indica spesso un ente complementare: per es., c. di un angolo è lo stesso che angolo complementare,...