esso
ésso pron. dimostr. e pers. m. (f. -a) [lat. ĭpse, ĭpsa, ĭpsum, pron. dimostrativo]. – 1. Serve a richiamare un nome precedentemente espresso, spec. di animale o cosa, più raram. di persona, tranne [...] plur. essi, esse che sostituiscono normalmente i pron. disusati eglino, elleno (plur. di egli). Può avere funzione di soggetto e di complemento: essi credono; qualcuna di esse; Com ’om che torna a la perduta strada, Che ’nfino ad essa li pare ire in ...
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meritare
(poet. mertare) v. tr. [dal lat. meritare, der. di merĭtus, part. pass. di merere «meritare, acquistare, guadagnare»] (io mèrito, ecc.). – 1. a. Essere degno di avere, di ottenere, e sim. In [...] sicura, e che perciò «attende, ha bisogno di» conferma). In altri casi ha significato «medio», ossia «neutro», e il complemento è allora costituito da cose spiacevoli in corrispondenza di un comportamento ritenuto colpevole o comunque non lodevole: m ...
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insuperabile
insuperàbile agg. [dal lat. insuperabĭlis, comp. di in-2 e superabĭlis «superabile»]. – 1. Impossibile o difficile a oltrepassare, a sormontare: un’i. catena di montagne; un valico i.; i. [...] distanze; più com. in senso fig.: difficoltà, ostacoli insuperabili. Determinato da complemento: montagne, ostacoli i. all’uomo, alle forze umane, o con mezzi umani. 2. Riferito a persona (o alle sue doti e qualità), che non può essere superato da ...
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stuzzichino
agg. e s. m. [der. di stuzzicare]. – 1. agg. Che ha l’abitudine o il difetto di stuzzicare, riferito in partic. a bambino che dà continuamente fastidio agli altri con atti e parole; come [...] 3. s. m. Spuntino, cibo saporito e leggero che serve a solleticare l’appetito: non mancavano mai gli s., necessario complemento del bere: alici in salsa verde, ova sode, pecorino vecchio, e, secondo la stagione, finocchi, fave, pesche gialle, frutta ...
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palesare
paleṡare v. tr. [der. di palese] (io paléṡo, ecc.). – Rendere palese, far conoscere, quindi in genere manifestare, rivelare, o svelare: p. le proprie intenzioni, i proprî sentimenti, le proprie [...] ); un sospiro Palesa quello che celar vorrei (Giusti). Come rifl. e intr. pron., manifestarsi, rivelarsi: al primo palesarsi della malattia, all’insorgere dei primi sintomi; seguito da un complemento predicativo: si palesò bugiardo e vigliacco. ...
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su
prep. e avv. [lat. sūsum: v. suso] (radd. sint.). – È, in generale, sinon. di sopra, rispetto a cui è più pop. e più breve, e quindi più usato; ma accanto ai sign. e agli usi che le due parole hanno [...] metti su l’acqua per la pasta, mettila al fuoco; in altri casi, costituire, impiantare, organizzare, secondo il partic. complemento: mettere su casa, farsi una casa propria (come abitazione, per viverci); mettere su famiglia, sposarsi e formarsi una ...
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insuscettibile
insuscettìbile agg. [comp. di in-2 e suscettibile]. – Non suscettibile (si usa solo seguito da complemento e riferito a cosa, cioè non passibile di modificazioni, e sim.): prezzi i. di [...] aumento; stato di cose i. di variazione ...
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contestare
v. tr. [dal lat. contestari «chiamare in testimonio; intentare un processo con la citazione dei testimoni», der. di testis «testimone», col pref. con-] (io contèsto, ecc.). – 1. Nel linguaggio [...] ); c. la società dei consumi, la morale borghese; c. un festival cinematografico, un premio letterario; c. il sistema; anche con uso assol., o con complemento generico: sono ancora ragazzi, ma già contestano; gli studenti, allora, contestavano tutto. ...
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aspetto2
aspètto2 s. m. [der. di aspettare]. – L’aspettare, attesa: venne dopo lungo a. (Boccaccio); chi volesse anche sapere come Renzo se la passasse con don Abbondio, in quel tempo d’aspetto, dirò [...] ore del giorno (in genere quelle mattutine e crepuscolari); con sign. analogo, stare all’a., passare la notte all’a., e sim., anche seguito da complemento: dopo due notti passate all’a. dell’anatre ... Cerbone dormiva come un tasso (Fucini). ...
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procedere
procèdere v. intr. [dal lat. procedĕre, comp. di pro-1 «innanzi» e cedĕre «andare»] (pass. rem. procedètti [meno com. procedéi, ant. procèssi], procedésti, ecc.; part. pass. proceduto [ant. [...] (Deledda). 3. (aus. avere) a. P. a qualche cosa, dare inizio a un’operazione, venire all’esecuzione di quanto è detto dal complemento: p. all’appello; p. all’esame dei capi d’accusa; p. all’escussione dei testi; p. alla votazione; p. al sequestro dei ...
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Biologia e medicina
Sistema di fattori di natura proteica presenti nel plasma sanguigno, suscettibili, in particolari condizioni, di essere attivati e di dar luogo a una complessa reazione. Il c. è importante nelle reazioni immunitarie, influenzando...
complemento
compleménto [Der. del lat. complementum, da complere "completare, portare a compimento"] [LSF] Ciò che completa una cosa. Il termine indica spesso un ente complementare: per es., c. di un angolo è lo stesso che angolo complementare,...