oggetto
oggètto s. m. [dal lat. mediev. obiectum, neutro sostantivato di obiectus, part. pass. di obicĕre «porre innanzi»; propr. «ciò che è posto innanzi (al pensiero o alla vista)»]. – 1. In filosofia, [...] cui l’azione è espressa da un verbo in forma passiva, oggetto dell’azione è, al contrario, il soggetto grammaticale. Complemento dell’o. interno, quello che si ha con verbi intransitivi, quando consta di una parola di significato affine a quello del ...
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per
pér prep. [lat. pĕr]. – Come le altre prep. proprie, può fondersi con l’articolo determinativo per dare luogo alle prep. articolate, raramente usate, pel (per il), pei o pe’ (per i), e ad altre, [...] , per il naso, per il braccio, per il bavero, per la falda dell’abito; tirare per i capelli. 7. Per introdurre un complemento di mezzo (secondo l’uso lat. per litteras, per nuntios e sim.): mi fece sapere per la sua segretaria; spedire per posta, per ...
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causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei [...] il motivo per cui qualcosa avviene o si fa (per es. «tremare per il freddo»; «morire di fame»; «urlare dal dolore»). Complemento di c. efficiente, quello che indica la cosa, il fatto da cui è provocata l’azione subita dal soggetto in una proposizione ...
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senza
sènza (ant. sanza) prep. [lat. absĕntiā «in assenza, in mancanza di»; cfr. l’ant. milan. asensa e il vernacolo tosc. insenza; per la variante sanza, v. sanza1]. – Indica esclusione, privazione, [...] s. nome, s. casa (v. anche senzacasa, in grafia unita, e il più com. senzatetto); s. lavoro, con funzione di complemento (essere, rimanere s. lavoro) o di attributo (gente, operai, laureati s. lavoro), o anche sostantivato (essere un s. lavoro; sono ...
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possessivo
agg. [dal lat. possessivus, der. di possidere «possedere», part. pass. possessus]. – 1. Che esprime il concetto di possesso, che indica a chi una cosa appartiene. In grammatica: a. Aggettivi [...] , rispetto ai pronomi personali io, tu, egli, ecc., anche le altre relazioni che, rispetto a sostantivi, sono espresse dal complemento di specificazione (così la tua partenza «il fatto che tu parti», i nostri educatori «coloro che educano noi» sono ...
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mezzo2
mèżżo2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. Propriam., lo spazio, il fluido o in genere la sostanza che s’interpone fra due oggetti o che un oggetto in movimento deve attraversare per [...] analogam., con l’agg. poss.: l’ha ottenuto per m. mio, per m. vostro, ecc. b. Complemento di mezzo (detto anche complemento di mezzo o strumento), il complemento che indica il mezzo, lo strumento con cui si compie l’azione espressa dal predicato; per ...
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ufficiale2
ufficiale2 (ant. uffiziale, ufiziale, uficiale, officiale, ecc.) s. m. e f. (nel sign. 1 a e 2) [dal lat. tardo officialis, uso sostantivato dell’agg. officialis (v. la voce prec.)]. – 1. [...] ufficiali di carriera, hanno l’obbligo di ricoprire determinati incarichi sino al raggiungimento di limiti di età; u. di complemento, generalm. in servizio temporaneo di prima nomina in osservanza del servizio di leva o, anche, raffermati per uno o ...
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relativo
agg. [dal lat. tardo relativus «che si riferisce, che si riporta a qualche cosa» (der. di relatus, part. pass. di referre «riportare»)]. – 1. a. Che si riferisce a un determinato oggetto, elemento [...] . ◆ Avv. relativaménte, in relazione a, per ciò che si riferisce a, in modo relativo; può accompagnarsi a un complemento: relativamente alla vostra domanda, posso dirvi ...; il prezzo è buono relativamente alle condizioni del mercato; o senza alcun ...
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denominazione
denominazióne s. f. [dal lat. tardo denominatio -onis]. – 1. Il denominare, l’essere denominato; più spesso, il nome stesso con cui una persona o una cosa viene indicata: gli oggetti prendono [...] essenziale; fenomeni compresi sotto un’unica d.; piante, uccelli, pesci noti con varie d. regionali. In sintassi, complemento di d., complemento costituito da un nome proprio retto da un nome generico, mediante la preposizione di (per es., la città ...
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abitare
1. ABITARE, quando è seguito da un complemento oggetto, significa avere come dimora (a. una bella casa; le antiche popolazioni che abitavano il Lazio nell’ottavo secolo a.C.); se il soggetto [...] (gli animali che abitano la prateria; forme di vita che abitano le profondità marine). 2. MAPPA Quando è usato senza complemento oggetto, abitare significa risiedere, alloggiare, cioè avere la propria casa in un luogo o in una zona (a. in una ...
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Biologia e medicina
Sistema di fattori di natura proteica presenti nel plasma sanguigno, suscettibili, in particolari condizioni, di essere attivati e di dar luogo a una complessa reazione. Il c. è importante nelle reazioni immunitarie, influenzando...
complemento
compleménto [Der. del lat. complementum, da complere "completare, portare a compimento"] [LSF] Ciò che completa una cosa. Il termine indica spesso un ente complementare: per es., c. di un angolo è lo stesso che angolo complementare,...