ascon
àscon s. m. [propr. s. neutro lat. scient., dal gr. ἀσκός «sacco»]. – In zoologia, il più semplice dei tre tipi fondamentali di struttura delle spugne: è un corpo a forma di sacco, costituito da [...] una parete sottile che racchiude una larga cavità centrale, detta spongocele, la quale si apre mediante un osculo apicale; più complessi sono i tipi sycon e leucon. ...
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torrione
torrióne s. m. [der. di tórre, con suffisso accr.]. – 1. Torre di grandi dimensioni, isolata o facente parte di più vasti complessi fortificati, di forma varia a seconda della funzione difensiva; [...] dei tempi successivi. 2. Nella terminologia alpinistica, struttura rocciosa isolata e scoscesa. 3. Nelle navi militari moderne, complesso di sovrastrutture corazzate, situato sopra il ponte di comando e destinato a sostenere le apparecchiature per la ...
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modellistica
modellìstica s. f. [dall’agg. modellistico]. – In genere, l’arte, la tecnica, l’attività intesa alla realizzazione e allo studio di modelli, sia quelli costruiti a scopo sperimentale sia [...] matematici; è così possibile, tramite lo stabilirsi di relazioni causa-effetto, descrivere il comportamento di sistemi anche molto complessi in risposta a perturbazioni di varia natura: per es., uno degli obiettivi della m. ambientale è la previsione ...
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tris-
[dal gr. τρίς «tre volte»]. – In chimica, prefisso che indica la presenza, nella molecola di un composto, di tre gruppi complessi: per es., trisaminoborano, nome di composti contenenti un atomo [...] di boro unito a tre gruppi aminici; tris(idrossimetil)aminometano, sostanza basica usata per la preparazione di soluzioni tampone, comunem. detta tris ...
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pegmatitico
pegmatìtico agg. [der. di pegmatite] (pl. m. -ci). – Che si riferisce alle pegmatiti. In petrografia, stadio p., durante la solidificazione di una massa silicatica fusa, quello, successivo [...] allo stadio ortomagmatico, definito da temperature tra 500 e 700 °C, in cui si ha la cristallizzazione di complessi silicatici (con allumina e alcali) e di silice, mentre l’ambiente, caratterizzato da una forte concentrazione di elementi volatili e ...
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spazzola
spàzzola s. f. [der. di spazzare (forse con influsso di spatola)]. – 1. a. Arnese di uso domestico e artigianale per togliere la polvere, pulire e lucidare, rassettare e pettinare, costituito [...] metallici flessibili, usata per battere la grancassa (come nel Ratto dal serraglio di Mozart) o, soprattutto nelle orchestre e nei complessi jazz, per ricavare dal rullante o dal piatto sospeso una sorta di fruscìo. d. Frequente la locuz. avv. e agg ...
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pegno
pégno s. m. [lat. pĭgnus pĭgnŏris] (pl. -i, ant. le pégnora). – 1. a. Nel linguaggio giur., diritto reale di garanzia che ha per oggetto beni mobili o complessi di beni mobili, crediti o altri [...] diritti aventi per oggetto beni mobili; deriva generalmente dal contratto stipulato fra il creditore e il proprietario del bene (di regola il debitore), che trasferisce al primo il possesso del bene a ...
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spinello3
spinèllo3 s. m. [forse dim. di spina, con riferimento alla forma dei cristalli]. – In mineralogia, ognuno dei minerali (spinello vero e proprio, magnetite, cromite, ecc.) che formano la serie [...] isomorfa degli spinelli, costituiti da ossidi complessi nella cui molecola sono presenti un atomo di metallo bivalente (magnesio, ferro e, più raramente, manganese, zinco) e uno di metallo trivalente (alluminio, ferro, cromo); molto diffusi, ...
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cubico
cùbico agg. [dal lat. cubĭcus, gr. κυβικός] (pl. m. -ci). – 1. Che ha forma di cubo o che si riferisce al cubo: corpo c., volume c., ecc. Nel linguaggio corrente, riferito a misure di volume o [...] f.), curva algebrica di ordine 3; equazione c., equazione di 3° grado in una incognita in cui i coefficienti sono in generale numeri complessi; radice c., di un numero p, è ogni numero q la cui terza potenza sia uguale a p. 3. In fisica, di grandezze ...
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continente2
continènte2 s. m. [dal lat. contĭnens -entis (terra), part. pres. di continere «contenere, congiungere», propr. «terra continua, non interrotta dal mare»]. – 1. Ciascuno dei quattro vasti [...] complessi di terre emerse, isolate da oceani: c. antico, Europa, Asia, Africa; c. nuovo, le due Americhe; c. nuovissimo, l’Australia; c. antartico, l’Antartide. Nel linguaggio com., può indicare anche una sola parte del continente antico: il c. ...
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Si chiama c. ogni numero della forma a + i b, essendo a e b due numeri reali relativi (positivi, negativi o anche nulli) e rappresentando il simbolo i (unità immaginaria o immaginario) la radice quadrata di −1; l’addendo a si chiama la parte...
complessi
Strutture psichiche che secondo la psicoanalisi freudiana si formano e si fissano durante la vita infantile, originate da particolari esperienze emotivo-affettive vissute dal bambino nei suoi rapporti con l’ambiente e, più direttamente,...