novero
nòvero s. m. [lat. nŭmĕrus: v. numero]. – Raro e ant. con il sign. generico di numero, o di enumerazione, computo, calcolo, meno raro con il sign. di quantità numericamente definita o anche indeterminata: [...] n. degli anni che si accumulano nell’infinito a formare l’eternità (Beltramelli). È invece vivo con il sign. di gruppo, complesso di cose o persone, in espressioni come mettere, porre nel n. di ..., essere, entrare, rientrare nel n., escludere dal n ...
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sandhi
〈sàndhi〉 s. m., sanscr. [propr. «legamento»; comp. di sam- «assieme» e tema di dhā- «porre, fare»; cfr. l’etimo di sintesi]. – Nella grammatica sanscrita (dalla quale l’uso si è esteso anche ad [...] Nella terminologia linguistica corrente, il termine è usato per lo più per indicare – al livello della frase – il complesso dei fenomeni di accomodamento fonologico che si manifestano quando due, o più, parole sono pronunciate di seguito senza pausa ...
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medio
mèdio agg. e s. m. [dal lat. medius, da cui anche mezzo1]. – 1. a. Di mezzo, che occupa il posto di mezzo fra due estremi o in genere fra due elementi terminali, in senso spaziale, temporale, quantitativo, [...] fisica, cammino libero m. molecolare, v. cammino2, n. 3 b. 5. Come s. m., medio circolante, nel linguaggio economico, il complesso dei mezzi di pagamento in circolazione in un dato paese (v. circolante). ◆ Avv. mediaménte, in modo o in misura media ...
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consecutio temporum
〈konsekùzzio tèmporum〉 locuz. lat. (propr. «correlazione dei tempi»), usata in ital. al femm. – Complesso delle norme che nel latino classico regolano la scelta del tempo del congiuntivo [...] nella proposizione dipendente in base al tempo della proposizione reggente. Con senso più ampio, l’espressione è talora usata per indicare le norme che regolano in genere i rapporti temporali del verbo ...
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clinico
clìnico agg. e s. m. [dal lat. clinĭcus, gr. κλινικός, der. di κλίνη «letto»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Che riguarda la clinica medica, cioè l’esame, lo studio e la cura del malato: quadro c., [...] il complesso dei sintomi; caso c., la concreta realizzazione di una malattia o di una sindrome (nell’uso com., essere un caso c., di persona che esce dalla normalità); guarigione c., regressione o scomparsa del quadro morboso, con o senza scomparsa ...
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troponina
s. f. [tratto da tropo(mios)ina]. – In biochimica, complesso proteico, appartenente al sistema delle proteine regolatrici presente nelle miofibrille, caratterizzato dalla notevole affinità [...] per gli ioni calcio e dalla tendenza a unirsi alla tropomiosina; anch’essa, come la tropomiosina, entra nella costituzione del sistema proteico contrattile delle piastrine ...
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pleuridio
pleurìdio s. m. [der. del gr. πλευρόν «lato, fianco», col suffisso dim. -ίδιον]. – In botanica, termine con cui sono indicati i filamenti, a crescita limitata e disposti in verticilli, che [...] in certe alghe, con tallo più o meno complesso, si originano in corrispondenza dei nodi (come, per es., nelle caracee). ...
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novizio
novìzio (ant. e region. novizzo) s. m. (f. -a) e agg. [dal lat. novicius «novello, recente», der. di novus «nuovo»]. – 1. Chi si prepara ad entrare in un ordine o in una congregazione religiosa [...] carriera, un’attività, o da poco tempo è entrato a far parte di un’organizzazione, di un corpo (anche militare), di un complesso, e manca perciò di pratica e di esperienza: come avvocato, è appena un n.; avete molto da imparare, siete ancora dei n ...
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fatto2
fatto2 s. m. [lat. factum, propr. part. pass. sostantivato di facĕre «fare»]. – 1. a. Avvenimento, azione, fenomeno, ciò che si compie o si è compiuto: assistere, essere presente al f.; mi è capitato [...] dei diritti soggettivi, dei rapporti giuridici e delle situazioni giuridiche soggettive in genere. Nel diritto penale, il complesso degli elementi oggettivi del reato, cioè la condotta (azione o omissione), l’evento e il rapporto di causalità ...
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rivelazione
rivelazióne s. f. [dal lat. revelatio -onis, der. di revelare «rivelare»]. – 1. L’azione o l’atto di rivelare, il fatto di rivelarsi o di venire rivelato: r. di un segreto, di una notizia [...] , la viltà) da lui dimostrata in quell’occasione fu una r. per tutti. Anche della persona (o di un complesso) che riveli improvvisamente doti insospettate: la giovane cantante è stata la grande r. del festival; una squadra di recente formazione ...
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Struttura psichica che si forma (a livello conscio o inconscio) durante la vita infantile, originata da particolari esperienze emotivo-affettive nei rapporti del bambino con l’ambiente e, più direttamente, con i genitori. Mentre infatti la presenza...
sinaptinemale, complesso Struttura proteica che mantiene uniti i due cromosomi omologhi durante la profase della prima divisione meiotica. È costituito da filamenti paralleli (sinaptinemi), osservabili al microscopio elettronico: due laterali...