inter-
ìnter- [dal lat. inter «tra», inter-]. – Prefisso di parole composte, derivate dal latino (specialmente verbi) o formate modernamente (soprattutto sostantivi e aggettivi), nelle quali ha in genere [...] o, meno comunem., di tempo (come interbinario, intercostale, interlinea, interporre, intercorrere, interregno, ecc.), comunanza e collegamento (come internazionale, intersindacale, interdisciplinare), o reciprocità (come interazione, intercambio ...
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fratello
fratèllo s. m. [lat. *fratĕllus, dim. di frater] (pl. poet. fratègli e fratèi). – 1. Ciascuno dei figli nati dagli stessi genitori, nel reciproco rapporto dell’uno con gli altri; nel sing., [...] , quando questi si somigliano pochissimo). 2. estens. a. Chi è legato ad altri da un vincolo d’affetto, di carità, da comunanza di patria, ecc.: siano tutti f.; parlando di connazionali: Fratelli d’Italia (Mameli); I f. hanno ucciso i f. (Manzoni); i ...
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parcheggio rosa
loc. s.le m. Area contrassegnata da una striscia rosa, riservata alla sosta di autoveicoli privati di gestanti e puerpere. ◆ [tit.] Parcheggi rosa per donne in attesa / Proposta in Campidoglio: [...] ad uno dei gruppi dell’intergruppo Pdl, ma è anche suo vicino di ufficio. Non si può dire comunque che non abbiano comunanza di idee. (Ava Zunino, Repubblica, 12 luglio 2008, Genova, p. XIII).
Composto dal s. m. parcheggio e dall’agg. rosa.
V. anche ...
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casta
s. f. [dallo spagn. e port. casta, propr. «(razza) casta, pura», che è dall’agg. lat. castus «casto»]. – 1. Gruppo sociale chiuso e per lo più endogamo, i cui membri sono uniti da comunanza di [...] nascita, di religione o di mestiere; in partic., ciascuno degli strati in cui, fin dall’antichità, era divisa la società indiana. 2. Per estens., spec. con senso spreg., classe sociale, ordine di persone ...
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etnicita
etnicità s. f. [der. di etnico]. – In antropologia, l’insieme delle concezioni e delle norme che ispirano e regolano la vita di gruppi etnici accomunati dall’uso di una stessa lingua, dal coinvolgimento [...] nelle stesse vicende storiche, dalla condivisione di uno stesso territorio, e che in tale comunanza riconoscono la loro identità etnica traendone occasione per rivendicare un’autonomia politica. ...
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conversazione
conversazióne s. f. [dal lat. conversatio -onis «il trovarsi insieme», der. di conversari: v. conversare2]. – 1. a. Il trovarsi insieme di più persone per conversare; ritrovo, circolo: [...] alla lingua scritta, letteraria; manuale di c., contenente le frasi e le espressioni di una data lingua di uso comune nel parlare quotidiano; quadri di c., genere di pittura originario dei Paesi Bassi e assai diffuso in Inghilterra nei secoli ...
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provincia
provìncia s. f. [dal lat. provincia, di etimo incerto] (pl. -ce o -cie). – 1. a. Nell’antichità romana, originariamente, qualsiasi territorio, in Italia o fuori, nel quale l’autorità fosse [...] più o meno vasta della Terra sede di giacimenti minerarî affini per natura, genesi, struttura, così da lasciar pensare a una comunanza di origine e di evoluzione (per es., in Sardegna, la zona dell’Iglesiente con giacimenti di piombo e zinco); p ...
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affinita
affinità s. f. [dal lat. affinĭtas -atis; v. affine 2]. – 1. Vincolo di parentela che passa fra un coniuge e i parenti dell’altro. Per analogia, a. etimologica, parentela tra vocaboli corradicali. [...] 2. a. Attrazione, simpatia: a. elettiva, simpatia reciproca fra due o più persone che hanno comunanza di idee e di gusti. L’espressione fa più o meno diretto riferimento al titolo di un’opera di J. W. Goethe (Le affinità elettive, ted. Die ...
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sorellanza
s. f. [der. di sorella]. – Il rapporto naturale tra sorelle, e il vincolo d’affetto che le unisce. Più com. in senso estens., per indicare il reciproco legame tra due o più cose (il cui nome [...] anni ’70 del Novecento, all’interno dei movimenti femministi, sentimento di reciproca solidarietà fra donne, basato su una comunanza di condizioni, esperienze, aspirazioni: il femminismo aspirava anche a creare un nuovo spirito di s. tra le donne ...
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Pittore (Comunanza, Ascoli Piceno, 1634 - Roma 1721). Dipinse in Roma, in modi sostenuti e accademici, derivati da G. F. Romanelli, e, a partire dal 1670 circa, sotto l'influsso di C. Maratta, quadri d'altare per S. Maria del Suffragio (1674),...