corporazione
corporazióne s. f. [dal lat. tardo corporatio -onis, der. di corporare (v. corporato), sul modello dell’ingl. corporation (da cui anche il fr. corporation)]. – 1. In età romana, unione di [...] attività economica, si univano per la tutela degli interessi e per il conseguimento di fini comuni: corporazioni di arti e mestieri; la c. dei mercanti, dei professionisti. Per estens., e con valore polemico, ogni associazione sindacale che cerchi ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di [...] Terracini e P. Togliatti come organo del movimento dei consigli di fabbrica, che affiancò poi l’opera del Partito comunista italiano). Al plur., nell’uso ant. o letter., lo stesso che ordinamenti, cioè leggi, norme, costituzioni di carattere politico ...
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sodalizio
sodalìzio s. m. [dal lat. sodalicium, der. di sodalis «sodale»]. – Associazione, società: a. Nell’antica Roma era denominazione di associazioni dapprima religiose, di carattere gentilizio, [...] di associazioni di carattere culturale (per es., il S. glottologico milanese). b. Con sign. astratto, indica, in frasi di tono sostenuto, comunanza di vita di amici o compagni (cfr. il titolo dell’opera di A. Ranieri: Sette anni di sodalizio con G ...
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parentela
parentèla s. f. [dal lat. tardo parentela, der. di parens -entis «genitore, parente»]. – 1. a. Il rapporto e il vincolo naturale che lega tra loro persone che discendono l’una dall’altra o [...] sue nozze tutta la parentela. 3. fig. Rapporto di affinità tra cose, fatti, elementi che hanno natura e caratteri simili oppure comune origine: pescare pare aver p. col navicare, e conoscere la vertù de l’erbe pare aver p. con l’agricoltura (Dante ...
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partnership
‹pàatnëšip› s. ingl. [comp. di partner (v.) e -ship (v. leadership); propr., «rapporto di socio, comunanza d’interessi»], usato in ital. al femm. – Nel diritto inglese, rapporto societario [...] simile alla società in nome collettivo. Per estens., nella pubblicistica internazionale, la politica di stretta intesa diplomatica (dal 1948) e di collaborazione sul piano politico, economico e militare ...
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mazdachismo
‹ma∫da-› (o mazdakismo) s. m. – Il complesso delle dottrine religioso-sociali del riformatore persiano Mazdak, vissuto tra il 5° e il 6° sec. d. C., il quale mirava ad abolire i motivi delle [...] discordie fra gli uomini mediante la comunanza di ogni sorta di proprietà. ...
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classe
s. f. [dal lat. classis, di origine incerta]. – 1. Ciascuna delle cinque categorie in cui fu divisa, in base al patrimonio fondiario, la cittadinanza di Roma, nell’ordinamento timocratico introdottovi, [...] etnica, modelli di comportamento, e in partic. di consumo, ecc.) e che mostrino un sentimento di comunanza e di solidarietà e condividano una comune concezione della società: concetto che si preferisce oggi esprimere con i termini ceto e strato, e ...
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connessione
connessióne s. f. [dal lat. connexio -onis, der. di connexus, part. pass. di connectĕre «connettere»]. – 1. L’essere connesso, intima unione fra due o più cose; per lo più fig., legame di [...] dei soggetti o dell’oggetto; si ha c. oggettiva propria, quando le cause, oltre agli elementi soggettivi, hanno in comune il titolo o l’oggetto, ciò che dà luogo a spostamento di competenza; c. oggettiva impropria, quando la decisione di più ...
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Pittore (Comunanza, Ascoli Piceno, 1634 - Roma 1721). Dipinse in Roma, in modi sostenuti e accademici, derivati da G. F. Romanelli, e, a partire dal 1670 circa, sotto l'influsso di C. Maratta, quadri d'altare per S. Maria del Suffragio (1674),...