tessuto
s. m. [part. pass. di tessere]. – 1. Manufatto costituito da un insieme di fili, ricavati da fibre tessili, intrecciati fra loro mediante l’opera di tessitura secondo un determinato ordine, e [...] struttura e funzioni simili e, per lo più, origine embriologica comune; nell’uomo, come in tutti i vertebrati, sono i t. urbano, t. viario, t. edilizio; rispettare il t. medievale di un quartiere del centro storico; alterare il t. ottocentesco di un ...
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flatus vocis
locuz. lat. (propr. «emissione di voce»). – Espressione tradizionalmente attribuita al filosofo Roscellino di Compiègne (morto intorno al 1120), massimo rappresentante del nominalismo medievale, [...] universali non hanno alcuna realtà oggettiva e sono soltanto semplici nomi (cioè, appunto, dei flatus vocis). È talora ripetuta nel linguaggio comune, riferita in senso polemico a discorsi privi di consistenza o a promesse che non hanno seguito. ...
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serviente
serviènte s. m. [dal lat. serviens -entis, part. pres. di servire «servire»]. – In passato, denominazione (anche inserviente) del chierico o laico che prestava servizio all’altare durante la [...] (attualmente si preferiscono le denominazioni ministrante e ministro). In epoca medievale, il termine serviens designava soprattutto persone addette a pubblici servizî, con il sign. di «famiglio» (del comune), di «bidello» (nelle università) e sim. ...
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potesta1
potestà1 (letter. podestà; ant. potestate, potestade, podestate) s. f. [dal lat. potestas -atis, der. di potis «che può, potente»]. – 1. a. Potere, autorità inerente a una carica, o piuttosto [...] si trovavano a fronte (Manzoni). In partic., in età medievale, il supremo magistrato cittadino, o anche, con valore collettivo, l’insieme delle autorità comunali; in questo sign. fu più comune la forma podestà, rimasta poi in uso nel genere maschile ...
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j, J
(i lungo, raro iòd, ant. iòta) s. f. o m. – Segno alfabetico, che non costituisce una lettera a sé dell’alfabeto latino o italiano, ma è una variante grafica della i, introdotta nella scrittura [...] latina medievale come forma allungata in basso di i, I: la minuscola come variante di i dopo altre lettere con aste verticali (i, m, si trovano inseriti tra aizzatore e akaina. Usi più comuni di j, J come abbreviazione e simbolo: nella forma ...
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censo
cènso s. m. [dal lat. census -us, der. di censere: v. censire]. – 1. In Roma antica, la compilazione delle liste dei cittadini e la registrazione dei loro averi, operazioni affidate a magistrati [...] dirette. 2. Nella legislazione e nella dottrina medievale, denominazione generica delle prestazioni legate a un immobile ’età moderna, anche la rendita dei denari prestati volontariamente al comune, alla signoria, ecc. e lo stesso debito pubblico. ...
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credenza1
credènza1 s. f. [lat. mediev. credentia, der. di credĕre «affidare, fidarsi, ritener vero»]. – 1. Propr., il credere, l’atto del credere, e quindi: a. Opinione, convinzione: è c. generale; [...] altrui raccomandando il segreto; tenere in c. una cosa, tenerla segreta. Consiglio di c. (o assol. credenza), nei comunimedievali, spec. in quelli lombardi, consiglio di persone esperte e fidate, destinato ad assistere i consoli nel disbrigo delle ...
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Caratteristica forma di governo autonomo cittadino apparsa nell'Europa occid. dopo il Mille, che si sviluppò fino a ottenere riconoscimenti giuridico-politici da autorità superiori (re, imperatore) e che in Italia raggiunse una indipendenza...
Nel comune medievale, e principalmente nei comuni lombardi, è un consiglio di sapienti o di silenziarî, destinato ad assistere i consoli nel disbrigo delle pratiche più delicate del governo comunale. Esso forma pertanto il germe del consiglio...