antonomasia /antono'mazja/ s. f. [dal lat. antonomasia, gr. antonomasía, propr. "il chiamare con nome diverso", der. di antonomázō "cambiar nome"]. - (crit.) [traslato che consiste nell'indicare un nome [...] proprio con un nome comune, o con una locuzione, o viceversa] ▲ Locuz. prep.: per antonomasia [con funz. agg., da citare come esempio perfetto: un caffè di gran marca, anzi "il caffè" per antonomasia] ≈ per eccellenza. ...
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mondo² s. m. [lat. mundus (voce d'incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti]. - 1. [la totalità di tutte le cose create [...] consorzio umano: far ridere il m.] ≈ genere umano, gente, umanità, uomini. b. [totalità di uomini distinta per una comune situazione storico-culturale: il m. greco-romano, slavo] ≈ civiltà, cultura, società, [in senso storico] epoca. c. [complesso di ...
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gradire v. tr. [lat. ✻gratire, der. di gratus "gradito, accetto"] (io gradisco, tu gradisci, ecc.). - 1. a. [ricevere di buon animo, con soddisfazione: g. un invito] ≈ accettare, accogliere, apprezzare. [...] inf.: gradirei sapere la verità] ≈ desiderare, volere. ◉ Gradire è sentito come un sinonimo più formale e persino burocr. del più comune e colloquiale piacere, che ha però una sintassi diversa (ho gradito il tuo regalo - mi è piaciuto il tuo regalo ...
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corporazione /korpora'tsjone/ s. f. [dal lat. tardo corporatio -onis, der. di corporare, sul modello dell'ingl. corporation]. - 1. (stor.) [nel medioevo, complesso di persone che, svolgendo una comune [...] attività economica, si univano per tutelare i propri interessi: la c. dei mercanti di lana] ≈ arte, gilda, (ant.) paratico. ‖ associazione, categoria, compagnia, società, unione. 2. (estens.) [complesso ...
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correntemente /kor:ente'mente/ avv. [der. di corrente¹, col suff. -mente]. - 1. [in modo sciolto, spedito: parla c. il francese] ≈ disinvoltamente, facilmente, fluentemente, fluidamente, scorrevolmente, [...] speditamente. ↔ difficoltosamente, lentamente, stentatamente. 2. [in modo usuale e comune: termine adoperato c.] ≈ comunemente, generalmente, usualmente. ↔ occasionalmente, raramente. ...
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grande [lat. grandis]. - ■ agg. 1. a. [di spazio, territorio, superficie, che supera la misura ordinaria: un g. palazzo] ≈ ampio, esteso, largo, lungo, (ant.) magno, spazioso, vasto. ↔ corto, piccolo, [...] per grandezza e qualità: una g. rappresentazione] ≈ insigne, mirabile, straordinario, strepitoso, sublime, superbo. ↔ banale, comune, insignificante, mediocre. 6. [con funz. rafforzativa, premesso a sost. che esprimono qualità e ad accrescitivi ...
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corsia /kor'sia/ s. f. [da corsiva, femm. sost. dell'agg. corsivo]. - 1. (archit.) [spazio tra due file di poltrone di teatro o cinema, di sedili nei mezzi di trasporto e sim.] ≈ corridoio, passaggio, [...] passerella. 2. (arred.) [tappeto che percorre un corridoio] ≈ guida, passatoia. 3. [negli ospedali, sala comune per malati con letti allineati] ≈ camerata. ‖ reparto. 4. [ognuna delle sezioni, delimitate da strisce tracciate sul terreno, in cui è ...
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moralismo s. m. [der. di morale]. - [atteggiamento di rigida e talora ipocrita difesa dei princìpi della morale comune] ≈ bacchettoneria, farisaismo, (spreg.) gesuitismo, rigorismo, (non com.) tartuferia. [...] ↑ integralismo, intolleranza, intransigenza. ↔ lassismo, permissivismo ...
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grasso [lat. crassus, grassus]. - ■ agg. 1. [di persona o animale che ha il tessuto adiposo abbondante: un giovanotto g.; g. come un porco] ≈ adiposo, (region.) chiatto, (non com.) ciccioso, (scherz.) [...] unto, untuoso, vischioso. ↔ asciutto, secco. 7. (fig.) a. [di discorso, barzelletta e sim., che urta il comune senso della decenza e del pudore: storielle g.] ≈ grossolano, lascivo, licenzioso, osceno, sboccato, spinto, triviale, volgare. ↔ castigato ...
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Il Comune è, nell’ordinamento italiano, l’ente pubblico territoriale e rappresentativo di base (artt. 114, co. 1, e 118, co. 1, Cost.). Nel ricollegarsi, da un punto di vista terminologico, a quella peculiare esperienza politico-giuridica che...
Forma di governo cittadino autonomo, apparsa nell’Europa occidentale dopo l’anno 1000, come risultato di un’associazione volontaria, temporanea e confermata da giuramento, fra cittadini o gruppi di essi.
Nell’ordinamento attuale, ente territoriale...