concino
s. m. [der. di conciare]. – 1. Sostanza estratta dalla corteccia delle querce, usata per conciare le pelli. 2. region. (f. -a) a. Operaio che racconcia o accomoda oggetti guasti o rotti, come [...] stoviglie, ombrelli e sim. b. Operaio che concia la lana. ...
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concio1
cóncio1 agg. e s. m. [part. pass. di conciare senza suffisso] (pl. f. -ce). – 1. agg. a. non com. Conciato, nelle varie accezioni del verbo: pelli conce; vedete com’è concio! butta sangue da [...] secondo il costume della mia patria in brodo lardiero (T. Tasso). 2. agg. e s. m. Pietra concia, e più spesso assol. concio s. m., blocco di pietra facente parte di una struttura muraria e a tal fine lavorato in modo da assumere forme definite e ...
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gora
gòra s. f. [forse lat. *gaura, voce di origine mediterranea]. – 1. a. Canale che porta l’acqua a un mulino; in Campania, anche bacino o stagno in cui si mette a macerare la canapa. Più genericam., [...] che porti l’acqua per diversi usi, da un fiume o da altro corso d’acqua: La nebbia ghiacciata affumica la g. della concia E il viottolo che segue la proda (Luzi). b. Acqua stagnante, paludosa: Mentre noi corravam la morta g. (Dante). Anche, pozza d ...
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abbancare
v. tr. [der. di banco] (io abbanco, tu abbanchi, ecc.). – 1. Mettere, stendere sopra un banco: a. le pelli (per la concia). 2. Fornire un’imbarcazione di banchi per rematori. ...
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degras
dégras 〈deġrà〉 s. m., fr. [der. di dégraisser «digrassare» (der. di graisse s. f. «grasso, adipe, sostanza grassa»), rifatto secondo l’agg. e s. m. gras «grasso»]. – Residuo della concia «all’olio» [...] delle pelli, che si presenta come un liquido oleoso, giallo scuro, di odore sgradevole come quello degli olî di pesce, utilizzato, oltre che in conceria per ingrassare il cuoio, nell’industria degli inchiostri ...
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oroxilo
oròxilo s. m. [lat. scient. Oroxylum, comp. di oro-2 e gr. ξύλον «legno»]. – Genere di piante bignoniacee al quale appartiene la specie Oroxylum indicum (o Bignonia indica), albero dell’India, [...] aperti anche il giorno dopo, sono impollinati da pipistrelli; le foglie e i fiori possono essere utilizzati come ortaggi, i frutti e la scorza sono utilizzati nella concia e per mordenzare nell’attività tintoria; i semi esplicano attività purgativa. ...
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salatura
s. f. [der. di salare]. – 1. a. Operazione con la quale si fa assorbire a una sostanza, generalmente commestibile, una certa quantità di cloruro di sodio allo scopo di assicurarne la conservazione, [...] alla quantità di sale: una s. abbondante, eccessiva, scarsa; giusto grado di salatura. b. Nell’industria della concia, operazione preliminare che si attua sulle pelli fresche a scopo conservativo, consistente nel cospargerle di sale, denaturato con ...
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graminaggio
graminàggio s. m. [dal fr. égraminage, der. di égraminer «togliere a una pelle la carne che vi aderisce», comp. di é- pref. privativo e del lat. gramen -mĭnis «erba»]. – Nella concia delle [...] pelli, operazione che serve a completare il rinverdimento, soprattutto per rompere lo strato rinsecchito della carne nelle pelli secche ed eliminare il grasso sottocutaneo, un tempo eseguita a mano (strisciando ...
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graminatore
graminatóre s. m. (f. -trice) [tratto da graminaggio]. – Operaio addetto, nella concia delle pelli, all’operazione di graminaggio. ...
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Agraria
Trattamento cui vengono sottoposte materie e prodotti vegetali (come il tabacco, le olive, l’olio, il vino) per renderli adatti all’uso o perché si conservino.
In particolare, fase della lavorazione del marsala, nella quale al vino si...
Sottoprodotto della concia all’olio (scamosceria); liquido denso quasi pastoso, giallo scuro, di odore sgradevole, che ricorda quello degli oli di pesce; è costituito da un’emulsione contenente acqua, residui di pelli, acidi grassi e loro ossiderivati....