dannare
v. tr. [lat. damnare, der. di damnum «danno»]. – 1. Condannare: a perpetuo essilio lui e i suoi discendenti dannarono (Boccaccio); Né mi diceva il cor che l’età verde Sarei dannato a consumare [...] i peccator carnali (Dante); dannarsi, dannare la propria anima, andare all’inferno o essere causa, per le proprie colpe, dell’eterna condanna. Fig.: far d. o far d. l’anima, affaticare, affannare, far disperare: mi fa d. con la sua testardaggine; i ...
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dannazione
dannazióne s. f. [dal lat. damnatio -onis]. – 1. a. Il dannare, e più spesso l’essere dannato: la d. eterna, la d. dell’anima; andare in d., perdere l’anima, dannarsi per l’eternità. b. La [...] persona o cosa che rechi tormento, che faccia disperare: quel ragazzo, se non mette il cervello a posto, sarà la mia dannazione. Come esclam. di grave disappunto: dannazione! (con lo stesso sign. di maledizione! e sim.). 2. ant. Condanna, in genere. ...
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propagginazione
propagginazióne (ant. propaginazióne) s. f. [dal lat. tardo propaginatio -onis, der. di propaginare «propagginare»]. – 1. In agraria, metodo di propagazione delle piante che si ottiene [...] capitale (ricordata da Dante come pena dei simoniaci nel canto XIX dell’Inferno, vv. 43 e segg.) consistente nel calare il condannato col capo all’ingiù in una buca, che veniva poi riempita di terra in modo da farlo morire soffocato. 4. In fonetica ...
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commercio
commèrcio s. m. [dal lat. commercium, comp. di con- e merx mercis «mercanzia»]. – 1. a. Attività economica che mira a trasferire i beni dal produttore al consumatore, sia direttamente sia soprattutto [...] . di) valuta. b. Locuzioni: fare commercio di una cosa, farne oggetto di traffico; ma anche estens. o fig. e come giudizio di condanna o di riprovazione: fare c. delle cose sacre, a scopo di lucro; fare c. della propria coscienza; far c. di sé, della ...
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Pilato
– Nome (Ponzio Pilato, lat. Pontius Pilatus) di un personaggio storico, procuratore romano della Giudea dall’anno 26 al 36, che prese parte, secondo la narrazione evangelica (Matteo 27, Marco [...] , Giovanni 18-19), al processo contro Gesù e alla sua condanna a morte, decisa da Pilato non perché egli fosse convinto della della Galilea) e Pilato, nessuno dei quali trova un motivo per condannarlo (cfr. Luca 23, 5-12), la frase mandare da Erode ...
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Mafiopoli
(mafiopoli), s. f. inv. Lo scandalo della mafia. ◆ «Poi c’è il “giustizialismo”, applicato ai magistrati che non fanno i burocrati, ma indagano, si preoccupano dei risultati delle loro inchieste, [...] si presenti un ufficiale giudiziario per sequestrare i beni lasciati dalla vittima, la pizzeria degli eredi, a loro volta condannati per aver criticato («e offeso») l’avvocato del boss. (Felice Cavallaro, Corriere della sera, 18 settembre 2004, p. 19 ...
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lite
s. f. [dal lat. lis litis]. – 1. a. Contesa aspra e violenta a parole, contrasto animoso tra due o più persone; è di solito più accesa e grave del litigio, con espressioni irose, offensive, con [...] ., in diritto, l. temeraria, espressione con la quale si indica la condizione di chi agisce in un giudizio civile con malafede o colpa grave, senza quindi la normale prudenza; comporta, per la parte perdente, la condanna al risarcimento dei danni. ...
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squallido
squàllido (letter. raro squàlido) agg. [dal lat. squalĭdus, der. di squalere «essere aspro, squamoso; essere squallido»]. – Che, per la mancanza di ogni caratteristica positiva, e per la presenza [...] spregiativa, riferito a persone, manifestazioni e comportamenti, equivale spesso a spregevole, sordido, abietto, giudizî in cui la condanna morale è però attenuata talvolta da un senso di umano compatimento: uno s. individuo che vive facendo ...
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giustizia
giustìzia s. f. [dal lat. iustitia, der. di iustus «giusto»]. – 1. a. Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno [...] sommaria, punire o mettere a morte un colpevole (o ritenuto tale) senza regolare processo. b. Sentenza di condanna, pena, supplizio capitale: fare g., condannare, fare eseguire la pena, giustiziare: è stata fatta g.; il luogo della g., il patibolo; l ...
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proporre
propórre (ant. propónere) v. tr. [dal lat. proponĕre, comp. di pro-1 e ponĕre «porre»] (coniug. come porre). – 1. ant. o letter. In senso proprio, porre innanzi, e quindi offrire, mettere davanti [...] ; p. un argomento da svolgere; p. un tema, una tesi. Quindi, anche, promuovere: p. un’azione giudiziaria, un’azione di condanna. c. Offrire all’accettazione altrui: p. un affare; p. un matrimonio; mi ha proposto l’acquisto del terreno; p. una gita ...
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La pena inflitta o l’obbligo imposto
Diritto processuale civile
Una delle tre forme di azione (➔) civile di cognizione. Essa è finalizzata a ottenere dal giudice non solo l’accertamento dell’esistenza del diritto soggettivo che l’attore afferma...
Giorgetta Basilico
Abstract
La voce fornisce un inquadramento della condanna in futuro all’interno della tutela di condanna e ne tenta una sistemazione di carattere generale, che superi le ipotesi tassativamente previste.
La condanna in...