prescrizione
prescrizióne s. f. [dal lat. praescriptio -onis, der. di praescribĕre: v. prescrivere]. – 1. a. Norma data da chi ne ha autorità; ordine, comando: secondo le p. della legge, del regolamento; [...] , estinzione del diritto di punire (p. del reato), che opera prima che sia intervenuta una sentenza definitiva di condanna, o del diritto di applicare a una persona una determinata pena (p. della pena), inflitta attraverso una sentenza irrevocabile ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] [...] che tua madre sta per arrivare; sai bene che in questa zona è vietata la pesca; il giorno dopo sapemmo che la condanna era stata pronunziata, e andato in vescovado potei vedere la pergamena, e parte ne copiai sulla mia tavoletta (Umberto Eco); con un ...
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titolo
tìtolo s. m. [dal lat. titŭlus]. – 1. Con riferimento all’antichità romana (per la quale è di uso frequente, anche oggi, la forma lat. titulus), iscrizione apposta alle immagini degli antenati; [...] , nel diritto processuale civile, il titolo che legittima a promuovere l’esecuzione forzata (per es., la sentenza di condanna, l’ordinanza di convalida di sfratto o il decreto ingiuntivo cui non sia stata mossa opposizione). In diritto commerciale ...
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patibolo
patìbolo s. m. [dal lat. patibŭlum, der. di patere «essere aperto, manifesto» (originariamente, era il luogo su cui il condannato veniva legato e esposto al pubblico), raccostato a pati «patire»]. [...] (per es., la decapitazione), e anche la morte stessa con esecuzione pubblica inflitta come pena per una colpa infamante: mandare, condannare, trarre al p.; esser condotto al p.; salire il p.; soffrire il p.; delitti che lo condussero al p.; sembra ...
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magnanimo
magnànimo agg. [dal lat. magnanĭmus, comp. di magnus «grande» e anĭmus «animo»]. – Che ha e dimostra animo grande, cioè nobile e generoso: splende A’ m. eroi sacro il trionfo (Foscolo); anche [...] nobiltà e grandezza d’animo: m. esempî, imprese m.; un m. perdono. ◆ Avv. magnanimaménte, con magnanimità, con generosità d’animo: agire, operare magnanimamente; perdonare magnanimamente; affrontare magnanimamente la condanna della pubblica opinione. ...
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purga
s. f. [der. di purgare; nel sign. 3 a ricalca (come il fr. e l’ingl. purge) il russo čistka]. – 1. a. L’operazione del purgare, del liberare da scorie, da impurità: p. della seta, lo stesso che [...] efficacia e potenza, drastica. 3. fig. a. Eliminazione degli avversarî politici effettuata con metodi drastici (soppressione senza processo, condanna a morte, esilio e sim.) da parte di un regime autoritario: la p. nazista del 30 giugno 1934, con ...
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purismo
s. m. [dal fr. purisme, der. di puriste «purista»]. – 1. Dottrina linguistica che rifiuta e condanna con intransigenza i neologismi e ogni tipo di apporto da altre lingue o dialetti, e propone [...] di rifarsi al modello autorevole e indiscusso di autori classici di età considerate auree, per difendere e salvaguardare la purezza lessicale, grammaticale e sintattica della lingua nazionale. In partic., ...
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meglio
mèglio avv. e agg. [lat. mĕlius, neutro di melior -oris (v. migliore)]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. bene, e significa perciò più bene, in modo migliore: oggi mi sento m.; riesce [...] nota, divenuta poi simbolo del fervore patriottico dei soldati italiani durante la prima guerra mondiale; si ripete talvolta come condanna della viltà e come stimolo a un comportamento coraggioso. b. Sempre con valore neutro, preceduto dalla prep. di ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare [...] un argine al dilagare della v., all’escalation della v.; le radici della v.; la spiegazione, la giustificazione, o la condanna, l’esecrazione della v.; in partic., v. politica, quella che ha come motivazione o pretesto la contestazione e il rifiuto ...
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genitivo
agg. e s. m. [dal lat. genetivus o genitivus (casus), propr. «generativo», che nel sign. grammaticale è ricalcato sul gr. γενικὴ πτῶσις «caso che indica un genere» cioè una specificazione]. [...] , il g. soggettivo e oggettivo, il g. di qualità; in dipendenza da verbi, il g. di stima, di prezzo, di accusa e di condanna o di pena, di memoria, ecc.; si aveva inoltre un g. locativo, in cui la desinenza del genitivo, confusasi, per la 1a e 2a ...
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La pena inflitta o l’obbligo imposto
Diritto processuale civile
Una delle tre forme di azione (➔) civile di cognizione. Essa è finalizzata a ottenere dal giudice non solo l’accertamento dell’esistenza del diritto soggettivo che l’attore afferma...
Giorgetta Basilico
Abstract
La voce fornisce un inquadramento della condanna in futuro all’interno della tutela di condanna e ne tenta una sistemazione di carattere generale, che superi le ipotesi tassativamente previste.
La condanna in...