pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. [...] non porta p.) o al reato (in locuz. oggi rare come delitti che portano p. detentiva, e sim.); sospensione condizionale della p.; estinzione della pena. Casa di pena, lo stesso, ma meno com., che prigione, reclusorio. Negli ordinamenti giuridici ...
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protasi
pròtaṡi s. f. [dal lat. tardo protăsis, gr. πρότασις (nel senso letter., filos. e gramm.), der. di προτείνω «protendere, proporre»]. – 1. Parte introduttiva dei poemi classici, consistente in [...] ). 2. a. Nella logica, la premessa, maggiore o minore, del sillogismo. b. In grammatica, proposizione subordinata condizionale che, in correlazione con una proposizione principale (detta apodosi), costituisce il cosiddetto periodo ipotetico (per es ...
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beneficio
benefìcio (non com. benefìzio) s. m. [dal lat. beneficium, comp. di bene «bene1» e tema di facĕre «fare» (cfr. -ficio)]. – 1. Qualsiasi atto o concessione con cui si fa del bene ad altra persona [...] i varî garanti; nel linguaggio forense, concedere i b. di legge, da parte del giudice, ordinare la sospensione condizionale della pena o escludere la menzione della condanna nel certificato penale, o accordare al minorenne il perdono giudiziale. d ...
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ergastolo
ergàstolo s. m. [dal lat. ergastŭlum, adattam. del gr. ἐργαστήριον, der. di ἐργάζομαι «lavorare»; propr. «casa di lavoro»]. – 1. Presso gli antichi Romani, edificio, in genere sotterraneo, [...] a durare tutta la vita del condannato (in caso di ravvedimento è però consentita dopo 26 anni la liberazione condizionale) e comportante l’obbligo del lavoro con l’isolamento notturno: condannare all’e.; in ordinamenti anteriori all’unità italiana ...
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coniugare
v. tr. [dal lat. coniugare «congiungere, unire», comp. di con- e iugare «aggiogare», der. di iugum «giogo»] (io còniugo, tu còniughi, ecc.). – 1. Unire in matrimonio; è usato quasi soltanto [...] in qualcuno di questi: c. per iscritto tutto il verbo «correre»; c. il presente, l’imperfetto, l’indicativo, il condizionale, ecc. di un verbo; nell’intr. pron., coniugarsi, avere una determinata flessione: il verbo «fare» si coniuga irregolarmente ...
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passato
agg. e s. m. [part. pass. di passare]. – 1. agg. a. Che è trascorso nel tempo, anteriore rispetto al momento attuale, al presente: il tempo p.; i secoli p.; nei giorni p. il tempo è stato bellissimo. [...] espressa dal verbo si è già verificata rispetto al momento presente o considerato come presente: participio, gerundio, condizionale, congiuntivo p.; il p. dell’infinito; in partic., con riferimento all’indicativo: p. prossimo, usato per indicare ...
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In grammatica, il modo c. del verbo (o c.) indica ciò che si desidera o si può fare se si avverano certe condizioni. Un c. con paradigma proprio si è sviluppato nelle lingue neolatine. Le lingue germaniche hanno un c. perifrastico (ingl. I...