quasi
quaṡi avv. e cong. [lat. quasi]. – 1. a. Circa, pressappoco, poco meno che; indica in genere che la quantità, la qualità, la condizione espressa dalla parola o dalle parole seguenti non è pienamente [...] avanzava veloce, q. portato dal vento. In funzione di cong. subordinativa (col senso di «come se»), col verbo al congiuntivo: insisteva, q. avesse ragione lui; mi guardava meravigliato, q. non capisse ciò che gli dicevo; con lo stesso valore, anche ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), [...] impersonali. Un sistema verbale può comprendere, accanto alle forme personali dei modi cosiddetti finiti (indicativo, congiuntivo, condizionale, ottativo, imperativo), talune forme dette nominali in quanto possono assolvere funzione nominale, o anche ...
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purche
purché (non com. 'pur che') cong. – A patto che, alla condizione che; introduce proposizioni subordinate con valore condizionale, e richiede sempre il congiuntivo: resta se vuoi, purché tu stia [...] principale: purché sia vero!, sarà poi proprio vero?). Può assumere anche valore affine a quello finale, analogam. alla locuz. congiuntiva pur di (v. pure, n. 4); in tal caso la proposizione subordinata è spesso (non sempre) anteposta alla principale ...
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implicare
v. tr. [dal lat. implicare, comp. di in-1 e plicare «piegare»] (io ìmplico, tu ìmplichi, ecc.; poet. io implìco, ecc.). – 1. letter. Inviluppare o avvolgere intrigando, imbrogliando: un gran [...] del contratto implica l’accettazione di tutte le sue clausole; le vostre parole implicano una contraddizione; con che e il congiuntivo oppure di e l’infinito: il fatto d’essere suo assistente non implica ch’io debba accettare come valide tutte le ...
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n, N
(ènne) s. f. o m. – Tredicesima lettera dell’alfabeto latino, il cui valore fonetico è in tutte le lingue quello di consonante nasale. A differenza però della lettera m, che rappresenta costantemente [...] di appoggiarsi a un i con funzione di segno diacritico. Un trigramma gni, tuttavia, si può formare nell’indicativo e congiuntivo presente di verbi come regnare o sognare, in quanto l’i semiconsonante iniziale delle desinenze -iamo e -iate è assorbito ...
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accio
acciò cong. [comp. di a 2 e ciò], letter. – Acciocché, affinché; introduce prop. finali con il verbo al congiuntivo: a. non avessono cagione di fuggire la pace (Compagni); supplicarono il padre [...] commissario della provincia ... a. volesse dar loro de’ soggetti abili a governare quel regno desolato (Manzoni). Per la cong. composta acciò che, v. la voce seguente ...
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imporre
impórre (ant. impónere) v. tr. [dal lat. imponĕre (comp. di in-1 e ponĕre «porre»), rifatto secondo porre] (coniug. come porre). – 1. a. Porre sopra: i. il giogo ai buoi; i. un carico sulle spalle [...] , comandare con autorità, ingiungere; in questo sign., si costruisce per lo più con di e l’infinito o che e il congiuntìvo: mi impose di scrivere, di firmare, di parlare, di tacere, di partire; sorridendo a lui impose che principio desse alle felici ...
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soggiuntivo
agg. e s. m. [dal lat. tardo subiunctivus (anche nel sign. gramm., [modus] subiunctivus), der. di subiungĕre: v. soggiungere]. – 1. agg., ant. e raro. Che viene aggiunto; che serve a soggiungere, [...] a legare. 2. Come termine grammaticale, modo s., o assol. soggiuntivo s. m., variante ormai disusata di congiuntivo. ...
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desiderativo
agg. e s. m. [dal lat. tardo desiderativus]. – 1. agg. Che esprime desiderio: congiuntivo d. (o ottativo), in grammatica latina, quello con cui si esprime un desiderio (per es.: velim «vorrei»; [...] utinam pater adesset «oh, se il padre fosse qui», ecc.). Anticam. significò anche «desiderabile» e «desideroso». 2. s. m. In morfologia, formazione verbale, la quale indica il desiderio di compiere l’azione ...
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vaglia2
vàglia2 s. m. [dalla forma verbale vaglia, variante ant. di valga, pres. congiuntivo di valere (3a pers. sing.), con cui un tempo cominciavano alcuni titoli di credito], invar. – 1. Nome generico [...] di alcuni titoli di credito: v. postale (e v. ordinario, v. veloce, v. internazionale), titolo o documento di credito all’ordine emesso da uffici postali e telegrafici, che serve in genere per trasferire ...
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In grammatica, modo indicante la volontà, la possibilità, la proiezione nel futuro dell’azione pensata (quindi spesso usato a designare il futuro). Il suo impiego viene sovente a coincidere con quello dell’ottativo; ciò ha fatto sì che in latino...