come /'kome/ [lat. quomo(do) et, propr. "nel modo che anche ..."] (radd. sint.; può essere apostrofato davanti a vocale, spec. davanti a e). - ■ avv. 1. a. [introduce un termine di comparazione o una prop. [...] , [di persona o cosa] (lett.) in guisa di, [di persona] in qualità di. d. [per lo più accompagnato da se e il congiuntivo, o da a o per e l'infinito, introduce una proposizione di valore comparativo e ipotetico: rispettalo c. fosse tuo padre; alzò le ...
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sempreché (più com. sempre che) cong. [grafia unita di sempre che]. - 1. [a condizione che, per introdurre una proposizione condizionale con verbo al congiuntivo: verremo, s. sia possibile; è un fatto [...] grave, s. la notizia sia vera] ≈ ammesso che, a patto che, purché. 2. (ant., lett.) [in tutte le circostanze in cui, per introdurre una proposizione temporale con verbo all'indicativo: sempre che traudii ...
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comunque /ko'munkwe/ [comp. di come e -unque]. - ■ cong. 1. [introduce una prop. concessiva, con verbo al congiuntivo o, nei casi opportuni, al futuro indicativo: c. vadano (o andranno) le cose, bisogna [...] rassegnarsi] ≈ in qualsiasi modo, in qualunque modo. 2. [con funz. di collegamento testuale, per riprendere l'argomentazione e limitare quel che si è detto prima: hai vinto, c., mi rifarò] ≈ ad ogni modo, ...
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desiderativo agg. [dal lat. tardo desiderativus]. - (gramm.) [del congiuntivo con cui, in latino, si esprime un desiderio (per es.: velim "vorrei")] ≈ ottativo. ...
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In grammatica, modo indicante la volontà, la possibilità, la proiezione nel futuro dell’azione pensata (quindi spesso usato a designare il futuro). Il suo impiego viene sovente a coincidere con quello dell’ottativo; ciò ha fatto sì che in latino...