perfetto
perfètto agg. e s. m. [dal lat. perfectus, part. pass. di perficĕre «compiere», comp. di per-1 e facĕre «fare»]. – 1. agg. a. Con uso più propriam. participiale, nella lingua ant. e letter., [...] condizioni del mercato stesso; moneta p., quella il cui valore legale coincide col valore intrinseco e per cui vige piena libertà di coniazione e di fusione. d. In fisica, gas p., liquido p., v. gas e liquido. e. In matematica, numero p., ogni numero ...
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pila
s. f. [lat. pīla «pilastro; mortaio»]. – 1. Struttura portante verticale che sorregge due arcate o travate contigue di un ponte, mediante la quale si trasmettono al terreno i carichi permanenti [...] si preferisce la denominazione, più propria, di reattore nucleare (v. reattore). 7. Nome dato in passato al controconio, usato nella coniazione di monete o medaglie. 8. In araldica (per traduz. del fr. e ingl. pile), pezza onorevole, rara in Italia e ...
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malincomico
agg. (scherz.) Che unisce tratti di malinconia a una vena di comicità. ◆ Per crescere occorre cambiare, questa è la storia. Ed è la storia che – nella seconda parte del libro [«Saltatempo»] [...] ).
Composto dagli agg. malin(conico) e comico.
Già attestato nel Corriere della sera del 20 dicembre 1992, p. 28, Spettacoli (Tullio Kezich, che attribuisce la coniazione del neologismo al critico cinematografico Stefano Reggiani, 1937-1989). ...
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basilisco1
baṡilisco1 agg. e s. m. (f. -a; pl. m. -chi). – Abitante, nativo della Basilicata; è forma di coniazione originariamente scherzosa, che concorre nell’uso con basilicatese e col più com. lucano. ...
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pagoda
pagòda s. f. (ant. pagòdo o pagòde s. m.) [dal port. pagode, che è da una voce pracrita, propriam. «divino»]. – 1. a. Tipo di edificio sacro del culto buddista, diffuso in Estremo Oriente (Cina, [...] dov’era raffigurata una pagoda o un tempio indiano; di valori varî, solitamente presero il nome dalla località di coniazione (p. di Madras, p. di Pondichéry) o dall’autorità emittente (p. sultanina). 3. ant. Idoletto, figurina di porcellana, spesso ...
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onomaturgia
onomaturgìa s. f. [dal gr. ὀνοματουργία «formazione, invenzione di nomi»: v. onomaturgo]. – Creazione, invenzione di parole nuove, in quanto sia operata da una determinata persona e in un [...] certo tempo; anche lo studio linguistico relativo alla coniazione di parole nuove. Il termine è stato riesumato da B. Migliorini come sottotitolo al suo volumetto Parole d’autore (1975), mentre onomaturgo compare nella Premessa. ...
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sregolato
agg. [der. di regola, col pref. s- (nel sign. 2)]. – 1. non com. Che si svolge o si manifesta senza regola, senza ordine: giochi caotici e s.; quegli s. accozzamenti delle pietre che così rozzamente [...] prima di G. B. Vico: ricordarsi tante innumerabili cose sgregolate (cap. II, ediz. 1725, p. 63); più che una coniazione personale di Vico, è da ritenersi una variante fonetica di origine onomatopeica, che ancor oggi è possibile sentire usata, come ...
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terminologista
s. m. e f. [der. di terminologia] (pl. m. -i). – Specialista, studioso di terminologia (nel sign. 2); anche, consulente scientifico in materia di documentazione e coniazione terminologica. ...
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nichel
nìchel (o nichèlio) s. m. [dallo sved. nickel, tratto dal ted. Kupfernickel (comp. di Kupfer «rame» e Nickel «genietto maligno», quasi a dire «folletto del rame», quindi «falso rame»), nome dato [...] decorativo, altri metalli (nichelatura), per la fabbricazione di apparecchi di laboratorio (crogioli, capsule, pinze, ecc.), per coniazione di monete, come catalizzatore in numerose reazioni chimiche, e, soprattutto, per la preparazione di leghe (con ...
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rimedio
rimèdio (ant. remèdio) s. m. [dal lat. remedium, der. del tema di mederi «medicare, curare»]. – 1. Nome generico di ogni preparato medicinale, o cura medica, o altro mezzo, adoperati per combattere [...] che le zecche erano autorizzate a trattenere a compenso del costo di monetazione o per le esigenze tecniche della coniazione. Oggi, la tolleranza consentita per le divergenze dalle caratteristiche fissate per legge, che si determinino, nel peso o nel ...
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Processo di fabbricazione di monete metalliche, che consiste nell’imprimere segni o simboli su tutte e due le facce delle monete, e talvolta anche sugli orli, in modo da renderne difficile la contraffazione e la tosatura o erosione.
Per eseguire...
tagliolo Nella tecnica della coniazione delle monete e medaglie, congegno introdotto dai tecnici di Norimberga (16° sec.), insieme con il laminatoio e il bilanciere, che serviva a staccare i tondelli dalla lastra di metallo.