fiorino1
fiorino1 s. m. [der. di fiore, per il tipo del giglio impresso sul recto]. – Antica moneta di Firenze, dapprima d’argento e poi, dal genn. 1253 (1252 secondo lo stile fiorentino), d’oro, del [...] il giglio, emblema della città, e la figura di s. Giovanni Battista; ebbe denominazioni speciali in relazione alla diversità di coniazione e di peso nelle successive emissioni, come f. largo, stretto, di grosso o buon peso, di suggello (dalle borse ...
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inurbarsi
v. intr. pron. [der. del lat. urbs urbis «città»]. – 1. Entrare in città, venendo dal contado o dalla montagna: Non altrimenti stupido si turba Lo montanaro, e rimirando ammuta, Quando rozzo [...] e salvatico s’inurba (Dante, a cui è da attribuirsi la coniazione di questo verbo). Con senso più generico, non com.: non sanza cagion lupo si inurba (Pulci). 2. Affluire, trasferirsi dalla campagna in città, in connessione col fenomeno dell’ ...
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fusione
fuṡióne s. f. [dal lat. fusio -onis, der. di fusus, part. pass. di fundĕre «fondere»]. – 1. a. Passaggio di un corpo dallo stato solido allo stato liquido: punto, o temperatura, di fusione, la [...] , di un altorilievo, di un gruppo di bronzo; la f. del Perseo del Cellini. c. F. delle monete, operazione inversa alla coniazione, per cui le monete vengono ritrasformate in verghe metalliche; si dice che in un paese esiste libertà di f. quando i ...
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drogato
agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di drogare]. – 1. agg. Condito, aromatizzato con spezie: salame troppo d., carne drogata. 2. agg. a. Trattato con droghe, con sostanze stupefacenti: vino drogato. [...] drogato. Con uso fig., nel linguaggio giornalistico, prezzi d., prezzi maggiorati (da intendere come «prezzi alterati», oppure, come coniazione scherz., «che assicurano un rendimento maggiore [al commerciante]»). 3. agg. e s. m. Che, o chi, fa uso ...
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occasionalismo
occaṡionalismo s. m. [der. di occasionale]. – 1. In filosofia, dottrina che nega l’esistenza di un nesso necessario fra due fenomeni riconducendo il loro rapporto a una semplice successione [...] del dualismo cartesiano soprattutto per i rapporti fra sostanza pensante e sostanza estesa. 2. non com. In linguistica, coniazione lessicale occasionale, che non entra perciò a far parte stabilmente del lessico di una lingua (o di una terminologia ...
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inventrarsi
v. intr. pron. [der. di ventre] (io m’invèntro, ecc.), poet. ant. – Internarsi, essere racchiuso in qualche cosa: Luce divina sopra me s’appunta, Penetrando per questa in ch’io m’inventro [...] (Dante). Il verbo, di coniazione dantesca, è stato ripreso, ma raram., con il sign. più generico di penetrare a fondo, trasfondersi: l’idea patriottica ... s’inventrava nella borghesia più lata (Faldella). ...
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signoraggio
signoràggio (ant. segnoràggio) s. m. [dal provenz. senhoratge, der. di senhor «signore»], ant. – 1. Signoria, dominio. Nel rapporto feudale (in contrapp. a vassallaggio), denominazione (lat. [...] di tutelarlo, difenderlo in giudizio e vendicarlo. 2. Il provento che nei secoli passati gli stati ricavavano dalla coniazione, attribuendo alle monete coniate, sia di propria iniziativa sia su richiesta dei privati, un valore nominale superiore al ...
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cosmo-
còsmo- [dal gr. κόσμος (v. cosmo), κοσμο-]. – Primo elemento di parole composte, derivate dal greco o formate modernamente, nelle quali significa, in genere, «mondo, universo»; in termini di coniazione [...] recente, ha riferimento alla navigazione spaziale o a particolari usi dell’agg. cosmico ...
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luigi
lüigi s. m. [dal nome proprio Luigi; fr. louis]. – 1. Moneta d’oro, del valore di 10 lire, coniata in Francia nel 1640 per ordine di Luigi XIII, con il busto del sovrano al dritto e una croce formata [...] da 8 L addossate e coronate al rovescio; la coniazione continuò, con diversi tipi al rovescio e con valore vario, anche sotto i successori Luigi XIV, XV e XVI, e dal 1814 il nome passò ai pezzi d’oro da 20 franchi. Un l. d’argento (o scudo bianco), ...
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fallocrate
fallòcrate s. m. [tratto da fallocrazia, sul modello di burocrate], spreg. – Termine, di coniazione polemica o scherz., riferito a uomini che manifestano, con discorsi, atteggiamenti, ecc., [...] la convinzione della superiorità del proprio sesso ...
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Processo di fabbricazione di monete metalliche, che consiste nell’imprimere segni o simboli su tutte e due le facce delle monete, e talvolta anche sugli orli, in modo da renderne difficile la contraffazione e la tosatura o erosione.
Per eseguire...
tagliolo Nella tecnica della coniazione delle monete e medaglie, congegno introdotto dai tecnici di Norimberga (16° sec.), insieme con il laminatoio e il bilanciere, che serviva a staccare i tondelli dalla lastra di metallo.