dizionario
dizionàrio s. m. [dal lat. mediev. dictionarium, der. di dictio -onis «dizione»]. – 1. Raccolta delle parole di una determinata lingua, con esclusione (o con indicazione soltanto sommaria, [...] che è stata assunta come forma di base o lemma (riportando, per es., le varie forme della coniugazione di un verbo alla forma dell’infinito), operazione convenzionalmente detta «lemmatizzazione automatica». ◆ Accr. dizionarióne; dim. dizionariétto ...
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somalo
sòmalo (raro somàlo) agg. e s. m. (f. -a) [dal somalo Sōmāli]. – Della Somàlia, stato e regione dell’Africa orient.: le tribù s.; danze s.; flora, fauna s.; la lingua s. (o, come s. m., il somalo), [...] di un articolo pospositivo, dalla distinzione del genere maschile e femminile nelle categorie nominali, pronominali e verbali, dalla coniugazione verbale a suffissi e, infine, dall’espressione del modo e del tempo dell’azione verbale. Come sost ...
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riflessivo
(ant. reflessivo) agg. [der. del lat. reflexus, part. pass. di reflectĕre «riflettere»]. – 1. a. Che concerne la riflessione (della mente): facoltà r.; abito riflessivo. b. Che impone una [...] espressa diversamente nelle varie lingue: con elementi pronominali, come in ital. mi lavo, si loda; con la diatesi media della coniugazione, come in greco λούεται o in latino lavatur «si lava»); verbo r. reciproco, in cui l’azione si scambia tra ...
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tematico
temàtico agg. [der. di tema1, sul modello del gr. ϑεματικός, agg. di ϑέμα -ατος «tema»] (pl. m. -ci). – 1. Che costituisce o concerne il tema di opere letterarie, teatrali, cinematografiche [...] . riguardo alla presenza di una vocale tematica nella flessione nominale o verbale (contrapp. a atematico): declinazione t., coniugazione t.; aoristo t. o forte e atematico o fortissimo, nel greco antico. ◆ Avv. tematicaménte, per quanto concerne ...
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pronominale
agg. [dal lat. tardo pronominalis, der. di pronomen -mĭnis «pronome»]. – Di pronome, del pronome: la declinazione p.; valore p. di un aggettivo; particelle p., le forme atone della declinazione [...] del pronome personale e riflessivo. Verbi p. (o con coniugazione p., e più spesso intransitivi p.) sono i verbi che si coniugano con le particelle pronominali, prive di qualunque funzione e significato, e senza sign. riflessivo (per es., affliggersi, ...
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manucare
v. tr. [lat. mandūcare; cfr. mangiare e manicare] (io manùco, tu manùchi, ecc.), ant. – Mangiare; è più frequente di manicare, e, delle due varianti, è la sola ad essere adoperata nelle forme [...] della coniugazione con accento sul tema: beati quelli pochi che seggiono a quella mensa dove lo pane de li angeli si manuca! (Dante); che paura avete voi? credete voi che egli vi manuchi? (Boccaccio). Usato anche, talora, nel linguaggio letter., per ...
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endogamia
endogamìa s. f. [comp. di endo- e -gamia]. – 1. Istituzione sociale, che impone il matrimonio fra persone appartenenti a uno stesso gruppo sociale che può essere il clan, o più spesso la casta [...] tra individui dello stesso ceppo; è sinon. di inincrocio, che traduce l’ingl. inbreeding. 3. In biologia, il tipo di riproduzione dei protozoi, in cui il processo di coniugazione può avverarsi, come nei ciliati, fra individui dello stesso clone. ...
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sonare
v. intr. e tr. – Variante pop. o letter. di suonare, che è oggi la forma più com. anche nel resto della coniugazione, sia dove la prima sillaba è accentata (suòna, suònano, ecc.) sia anche dove [...] è atona (suonava, suonasse, ecc.), tranne che nel part. pres., dove sonante (v. sonante1) è ancora la forma più frequente ...
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neutro
nèutro agg. [dal lat. neuter -tra -trum]. – 1. Che non è né l’uno né l’altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili. In partic.: a. In grammatica, genere n. (o semplicem. [...] ) come equivalente di intransitivo, riferito a verbi; e neutro passivo si è detto il verbo intransitivo con coniugazione pronominale (pentirsi, accorgersi, ecc.). Con diversa accezione, voce, sostantivo, verbo con significato neutro (o indifferente ...
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rapire
v. tr. [lat. rapĕre, con mutamento di coniugazione] (io rapisco, tu rapisci, egli rapisce [poet. rape], ecc.). – 1. a. Portare via con la forza, strappare con la violenza derubando: il lupo rapì [...] due agnelli; il nibbio ha rapito un pulcino; e assol.: ahi malestrui e malnati, ... che rapite a li men possenti (Dante). Più comunem., condurre via con sé una o più persone (spec. donne o bambini) distaccandole ...
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Anatomia
Forami di c. Sono i fori intervertebrali attraverso i quali passano le radici spinali.
Biologia
Fenomeno consistente nella temporanea unione di due organismi unicellulari e in uno scambio di materiale nucleare. Nei batteri indica un...
Fisiologia. - Copulazione, coniugazione e fecondazione sono tre forme diverse nelle quali si presenta il fenomeno dell'anfigonia, cioè l'unione di due nuclei come principio per la formazione d'un nuovo organismo. Mentre si riserva il nome di...