satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, [...] (o satura) drammatica, forma primitiva e poco elaborata di spettacolo, caratterizzata da varietà di argomenti e ritmi e prob. connessa con rituali magico-religiosi, che sarebbe stata diffusa a Roma, secondo la testimonianza di Tito Livio, prima dell ...
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oggetto
oggètto s. m. [dal lat. mediev. obiectum, neutro sostantivato di obiectus, part. pass. di obicĕre «porre innanzi»; propr. «ciò che è posto innanzi (al pensiero o alla vista)»]. – 1. In filosofia, [...] si ha con verbi intransitivi, quando consta di una parola di significato affine a quello del verbo o anche etimologicamente connesso con questo (per es.: vivere un’esistenza, o una vita, piena di stenti; sognare sogni beati). 7. In psicanalisi, il ...
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pecto-
pècto- [dal gr. πηκτός «condensato», der. di πήγνυμι «mettere insieme, rinsaldare, congelare, coagulare»]. – Primo elemento di parole composte del linguaggio scient., formate modernamente, nelle [...] quali ha il sign. di «connesso», «condensato», «compatto», oppure di «coagulato» e quindi «gelatinoso». In alcuni casi, rappresenta il termine pectina (per es., in pectolitico). ...
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saturnali
s. m. pl. [dal lat. Saturnalia, neutro pl. dell’agg. Saturnalis, der. di Saturnus, nome del dio Saturno]. – 1. Solenne festa religiosa dell’antica Roma, di carattere popolare, che si celebrava [...] dio Saturno, in un periodo compreso tra il 17 e il 23 dicembre, coincidente con il solstizio d’inverno e pertanto connesso con la fine del ciclo dell’anno solare; celebrata fin dall’età repubblicana assunse maggiore importanza in epoca imperiale: i ...
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malassorbitivo
agg. [tratto da malassorbimento]. – Nel linguaggio medico, relativo a, o connesso con, malassorbimento: processo m.; sindrome malassorbitiva. ...
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turlupinare
v. tr. [dal fr. turlupiner, prob. connesso con il nome della setta dei turlupins (v. turlupini), che passò a indicare «chi scherza sulle cose di religione, o che ama fare beffe di cattivo [...] gusto»; Turlupin fu poi nome d’arte di un attore fr. di farse, Henry Legrande († 1634), noto anche come Belleville]. – Raggirare, ingannare beffando la buona fede o l’ingenuità altrui: ti sei fatto t.; ...
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arzillo
arżillo agg. [prob. connesso con arzente]. – 1. Vispo, vivace, brioso; detto di solito dei vecchi o di persona che sia tale solo occasionalmente, oppure, scherz., di chi si mostra alquanto allegro [...] per il troppo vino bevuto. 2. tosc. Vino a., frizzante: Così parlando, essi bevean l’arzillo Vino, dell’anno (Pascoli); raro come s. m.: l’a. dello sciampagna ...
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pointillisme
〈puẽtii̯ì∫m〉 s. m., fr. [der. di pointiller «punteggiare», da point «punto»]. – Tendenza pittorica manifestatasi in Francia nell’ultimo ventennio dell’Ottocento: sulla base delle contemporanee [...] di pittura a piccole pennellate regolari, spesso puntiformi, di colori puri, non impastati, semplicemente giustapposti sulla tela; connesso con il divisionismo italiano, e iniziato da G. Seurat, ebbe fra i suoi maggiori esponenti P. Signac ...
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tensiometro
tensiòmetro s. m. [comp. di tensio- e -metro]. – 1. Nella tecnologia dei materiali da costruzione, nome che si dà ai dilatometri o agli estensimetri quando sono usati per risalire dalla misura [...] misurare differenze di potenziale magnetico in un mezzo omogeneo e isotropo: consiste in un lungo solenoide formato da un conduttore avvolto, con numerosissime spire, su un supporto flessibile di piccola sezione costante e connesso a un galvanometro. ...
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tensione
tensióne s. f. [dal lat. tensio -onis, der. di tendĕre «tendere», part. pass. tensus]. – 1. L’azione del tendere e lo stato di ciò che è teso: sottoporre un cavo a forte t.; regolare la t. della [...] come tendere l’arco dell’intelletto e sim.). Più spesso, stato di intensa eccitazione o eccitabilità, per lo più connesso con forti preoccupazioni, con l’ansiosa attesa di qualche cosa, con lo struggente desiderio di raggiungere uno scopo o comunque ...
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Nella topologia elementare un insieme I di punti si dice c. quando, dati ad arbitrio due punti P e Q di I, è sempre possibile congiungerli con una curva continua interamente contenuta in I. Un campo C (o un dominio) del piano si dice poi semplicemente...
connesso
. Una sola occorrenza, in Cv I X 12 le accidentali adornezze che quivi [cioè nei componimenti in rima] sono connesse, cioè la rima e lo ri[tim]o e lo numero regolato, dove la voce ricorre nella comune accezione di " unito ", " annesso...