razzismo immobiliare loc. s.le m. 1. Il rifiuto di dare in affitto stanze, appartamenti, o case a persone a causa di sentimenti razzisti. 2. La discriminazione degli economicamente svantaggiati causata [...] a prezzi ragionevoli non troppo lontano dal luogo di lavoro, sono legati all’enorme disparità retributiva tra «lavoratori della conoscenza» – il personale delle società hi-tech – e gli addetti a tutti gli altri servizi e alle attività commerciali ...
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ius scholae (Ius Scholae) loc. s.le m. Principio per cui i minori nati da genitori stranieri possono acquisire la cittadinanza al termine di un ciclo di studi. ◆ «se è vero che a 18 anni, e con uno "spaziofinestra" [...] . Un percorso che garantirà a bambine e bambini, ragazze e ragazzi nati da genitori stranieri di avere una compiuta conoscenza non solo della nostra lingua, ma anche della nostra cultura e delle regole fondamentali della nostra democrazia. Per questo ...
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libro-denuncia
loc. s.le m. Libro scritto per portare a conoscenza dell’opinione pubblica fatti o avvenimenti noti all’autore. ◆ la Chiesa ufficiale non lo ama. Il 23 maggio 1931 vengono tolte a Padre [...] Pio tutte le facoltà ministeriali, eccetto la possibilità di dire messa in forma privata, senza fedeli. Il 14 luglio 1933 quando sta per uscire un libro-denuncia sulla persecuzione ingiustificata di cui ...
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conoscere
conóscere (ant. cognóscere) v. tr. [lat. cognoscĕre, comp. di co- e (g)noscĕre «conoscere»] (io conósco, tu conósci, ecc.; pass. rem. conóbbi, conoscésti, ecc.; part. pass. conosciuto). – Nel [...] e ritenere nella mente una nozione. Nell’uso ha però un più concreto valore semantico, e può indicare i varî gradi della conoscenza, dall’iniziale percezione dell’esistenza di una cosa alla cognizione piena del suo essere, dei suoi modi e qualità. 1 ...
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venire
v. intr. [lat. vĕnire] (pres. indic. vèngo [ant. o poet. vègno], vièni, viène [poet. ant. vène], veniamo [ant. vegnamo], venite, vèngono [ant. o poet. vègnono]; pres. cong. vènga [ant. o poet. [...] l’inizio di un fatto, di uno stato: guai se la cosa si venisse a sapere!; analogam., con un sostantivo deverbale: v. a conoscenza di qualche cosa, v. a maturazione. In altri casi, indica il risultato, l’effetto: sostenendo questo, viene a dire che la ...
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dentro
déntro avv. e prep. [lat. de ĭntro]. – 1. avv. Nella parte interna, interiormente (contr. di fuori): aspettami d.; stare, rimanere d.; guardare d.; entrare d.; vieni d.!; con ellissi del verbo: [...] . a un affare, a un negozio, esserne partecipe; essere d. nella politica, nei segreti di stato (più com., addentro), averne conoscenza diretta; dare d. a qualche cosa, urtare contro, prendere d’assalto; dare d. nel laccio, nella rete, rimanerci preso ...
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conoscibile
conoscìbile (ant. cognoscìbile) agg. [dal lat. tardo cognoscibĭlis]. – Che si può conoscere: è facilmente c. dal vestito; hanno deciso così per ragioni a noi non c.; anche s. m. con valore [...] neutro: il c., ciò che può esser conosciuto, acquisito alla conoscenza. ...
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conoscimento
conosciménto (ant. cognosciménto) s. m. [der. di conoscere], non com. – 1. La facoltà del conoscere: fu ricolto di terra senza avere c. niuno (M. Villani); io ho un c. ben singolare per [...] queste cose (D’Annunzio). 2. L’atto del conoscere, cognizione, conoscenza: chi non ha la fede, non ha cognoscimento del vero bene (Buti); anche come sinon. di coscienza: quel signore, senza più conoscimento dal sangue perduto (Fucini). ...
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libro-verita
libro-verità loc. s.le m. Libro scritto per portare a conoscenza dell’opinione pubblica una versione ancora inedita di fatti o avvenimenti. ◆ dallo Zambia, dove vive da alcuni mesi con i [...] parenti dell’ex marito, Maria Sung minaccia un esplosivo libro-verità sul ruolo della Curia nello scandalo che l’ha vista protagonista. Spiegherà pure perché tenne nascosto il precedente matrimonio con ...
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conoscitore
conoscitóre (ant. cognoscitóre) s. m. (f. -trice) [der. di conoscere]. – Chi conosce, spec. chi ha esperienza e competenza di una cosa, e sa perciò giudicarla o apprezzarne il valore: è un [...] buon c. di stampe antiche; è un fine c. di musica. È in genere sinon. di intenditore, ma può, in più, indicare conoscenza morale e spirituale: è un esperto c. del cuore umano; quel conoscitor de le peccata (Dante), Minosse, giudice delle colpe. ...
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Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa successivamente da Eraclito e da Empedocle,...
conoscenza [canoscenza; caunoscenza]
Domenico Consoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio, dove si registrano venti occorrenze delle trentadue complessive.
La forma ‛ canoscenza ', propria...