pluralismo
s. m. [der. di plurale]. – 1. In filosofia, ogni concezione che consideri la realtà come costituita da una pluralità di principî (in opposizione al monismo) considerati tutti egualmente primi [...] svalutando qualsiasi costruzione unitaria per la sempre crescente molteplicità e pluralità dei fenomeni e privilegiando forme di conoscenza molteplici e multiformi. 2. Nel linguaggio sociologico, giorn. e polit., la condizione di una società e di ...
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ministero
ministèro (ant. ministèrio) s. m. [dal lat. ministerium «servizio, ufficio, carica, impiego» (der. di minister: v. ministro); cfr. mestiere]. – 1. Anticamente (con i sign. che la parola aveva [...] , stato e capacità delle persone, diritto minorile) e, particolarmente importanti, in materia penale: ha l’obbligo, quando viene a conoscenza di un reato, di iniziare l’azione penale e di esercitarla e rappresenta la pubblica accusa nel giudizio. ...
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elementare
agg. [dal lat. mediev. elementaris, lat. tardo elementarius]. – 1. a. Che ha natura di elemento o che si riferisce a un elemento: sostanze, corpi e., che non si possono scomporre, semplici; [...] quanto si presupponga un ulteriore sviluppo e approfondimento: idee, concetti, giudizî e., quelli che costituiscono le basi della conoscenza; i principî e. di una costruzione teorica; nozioni e. di musica, di disegno, di geografia, d’informatica, ecc ...
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avviso1
avviṡo1 s. m. [dal fr. ant. avis, dalla locuz. ce m’est à vis che è il lat. volg. mihi est visum per il class. mihi videtur «mi sembra»]. – 1. a. Notizia, informazione, avvertimento, dati oralmente [...] della spedizione o dell’arrivo di una merce, e sim. b. Nella procedura giudiziaria, notificazione con cui si porta a conoscenza di determinate persone un avvenimento o una situazione processuale: a. di garanzia, sinon. di informazione di garanzia (v ...
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elemento
eleménto s. m. [dal lat. elementum (di origine incerta), con cui i Latini rendevano i varî significati del gr. στοιχεῖον «principio, rudimento, lettera dell’alfabeto»]. – 1. Nel sign. più ampio, [...] requisiti necessarî a qualche cosa: elementi di giudizio, dati e notizie su cui si fonda il giudizio; nella gnoseologia, elementi della conoscenza, i concetti e i giudizî. Altri es.: la persuasione è uno degli e. della certezza; hai in mano tutti gli ...
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retrocognitivo
agg. [comp. di retro- e cognitivo]. – Che riguarda o consente la cognizione di eventi passati: fenomeni paranormali di conoscenza r. (contrapp. alla precognizione o cognizione premonitoria). ...
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sistematicita
sistematicità s. f. [der. di sistematico]. – Carattere, qualità di ciò che o di chi è sistematico: s. della scienza, della filosofia, del sapere, della conoscenza; s. di vita, di abitudini; [...] è un uomo, uno studioso di una s. quasi pedantesca; condurre con s. una indagine, una ricerca, con metodo, con ordine rigoroso ...
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tappetologia
tappetologìa s. f. [comp. di tappeto e -logia]. – Lo studio dei tappeti su basi scientifiche, che comprende la conoscenza della loro storia, dei luoghi di produzione, dei materiali e delle [...] tecniche di lavorazione, delle caratteristiche (formato, annodature, disegni, colori, ecc.) che consentono di distinguerli e di apprezzarne il valore ...
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pluridimensionale
agg. [comp. di pluri- e dimensione]. – 1. Che ha più dimensioni: spazio p. (o iperspazio), in matematica, spazio a più di tre dimensioni. 2. In senso fig., che interessa diversi settori, [...] che si sviluppa a diversi livelli, o si svolge in più direzioni, soprattutto nell’ambito della conoscenza e del sapere, o della ricerca: analisi p. di un fenomeno, di un’esperienza; in partic., diagnosi p., metodo di studio delle malattie ...
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road movie
〈róud mùuvi〉 locuz. ingl. (propr. «film di strada»; pl. road movies 〈... mùuvi∫〉), usata in ital. come s. m. – Genere di film, spec. statunitense, degli anni ’60 e ’70 del Novecento, incentrato [...] sul viaggio, inteso come ricerca di libertà, forma di conoscenza e ricerca di sé stessi. ...
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Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa successivamente da Eraclito e da Empedocle,...
conoscenza [canoscenza; caunoscenza]
Domenico Consoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio, dove si registrano venti occorrenze delle trentadue complessive.
La forma ‛ canoscenza ', propria...