diffusione virale
loc. s.le f. Strategia di commercializzazione basata sulla propagazione della conoscenza di un prodotto entro gruppi omogenei di consumatori. ◆ Quando è arrivato, il mondo ha capito [...] subito che lo voleva: era chiaro che Internet rispondeva a un’esigenza di fondo. La diffusione virale dell’accesso alla Rete, con il raddoppio annuale degli utenti, l’esplosione dei siti con il raddoppio ...
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annotazione
annotazióne s. f. [dal lat. annotatio -onis]. – 1. a. L’atto di prendere nota: fare un’a. sul registro di classe. b. Osservazione, postilla, chiosa a un testo: fare alcune a. in margine; [...] . Nel linguaggio giur., forma di pubblicità integrativa che serve a rendere possibile per i terzi la conoscenza delle eventuali modificazioni relative a determinate situazioni giuridiche già rese di pubblica ragione mediante iscrizione o trascrizione ...
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presentazione
preṡentazióne (ant. preṡentagióne) s. f. [der. di presentare; cfr. lat. mediev. tardo praesentatio -onis]. – 1. L’atto, il fatto, il modo del presentare. a. Di cose: la p. di una domanda, [...] di p.; non si può essere ammessi al circolo senza la p. di un socio. Spesso al plur., quando si fa fare la conoscenza tra due (o più) persone che s’incontrano per la prima volta: fare le presentazioni; fra noi non occorrono presentazioni. c. Nella ...
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soffocare
(ant. o region. soffogare, ant. suffocare) v. tr. [lat. sŭffōcare, comp. di sŭb «sotto» e tema di fauces «gola»] (io sòffoco, tu sòffochi, ecc.). – 1. Impedire la respirazione in modo da provocare [...] (Manzoni); s. un tumulto; la rivolta popolare fu soffocata nel sangue; s. uno scandalo, fare in modo che non venga a conoscenza di altri, che non sia risaputo; s. la libertà, reprimerla, togliere le garanzie che la tutelano, spec. in senso politico ...
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verita
verità s. f. [lat. vērĭtas -atis, der. di verus «vero»]. – 1. Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principî dati o a una realtà obiettiva: dubitare della v. di una notizia; non [...] un orologio che dice la v., esatto; a me le carte dicono sempre la v., danno un responso veridico. b. Affermazione o conoscenza rispondente a un concetto superiore e ideale del vero: v. recondite, nascoste; v. ovvie, comuni; è una v. assoluta, una v ...
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viralita
viralità s. f. inv. Propagazione della conoscenza di un prodotto entro gruppi omogenei di consumatori, specialmente utenti della rete telematica. ◆ La parola chiave di questa strategia di comunicazione [...] commerciale è «viralità». In Internet i contenuti non si limitano ad essere esposti ma vengono presi, scaricati, visti e rivisti, inviati agli amici per condividerli. Insomma, la «vita media» di un video ...
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viral marketing
loc. s.le m. inv. Marketing virale: strategia di commercializzazione basata sul passaparola, sulla propagazione della conoscenza di un prodotto entro gruppi omogenei di consumatori. ◆ [...] Si chiama viral marketing e non è altro che l’applicazione digitale di antiche strategie di vendita: lo sconto comitiva. Se riesco a convincere altri utenti che vale la pena comprare un certo oggetto, ...
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disimparare
diṡimparare v. tr. [comp. di dis-1 e imparare]. – Perdere la conoscenza o memoria o l’esercizio di ciò che si è imparato: conosceva bene il greco ma poi l’ha disimparato; ho disimparato il [...] tedesco; d. le buone usanze; anche di animali: quel cane ha disimparato a obbedire. Per estens., smettere un’abitudine: quando disimparerai a (o di) metterti le dita nel naso ...
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tabellina
s. f. [dim. di tabella]. – In matematica, ognuna delle righe (o delle colonne) della tavola pitagorica: studiare, imparare le t.; la t. del 3, l’insieme dei prodotti del numero 3 con tutti [...] i numeri da 1 a 10; sapere a memoria la t. del 9; la conoscenza delle tabelline (che si acquisisce nei primi anni di scolarità) permette il calcolo di un qualsiasi prodotto fra numeri interi o decimali. ...
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oculato
agg. [dal lat. oculatus «fornito d’occhi» e quindi «di buona vista», der. di ocŭlus «occhio»]. – 1. Che agisce, opera, decide con accortezza, avvedutezza, cautela (propriam., che ha buoni occhi [...] occhi, in espressioni come testimone o. (cfr. oculare1), giudice o., e sim.; per estens., che si fonda su una visione o conoscenza diretta: avere o. esperienza (di un fatto), sapere per o. esperienza; pongasi mente, per avere o. fede, pur a la vita ...
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Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa successivamente da Eraclito e da Empedocle,...
conoscenza [canoscenza; caunoscenza]
Domenico Consoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio, dove si registrano venti occorrenze delle trentadue complessive.
La forma ‛ canoscenza ', propria...