contractor
s. m. Chi assume l’appalto di un servizio. ◆ Pino Sgobio, capogruppo del Pdci alla Camera sostiene che «il governo non può tacere ed è chiamato a fare immediata chiarezza su quanto denunciato. [...] vero che nella prigione [di Abu Ghraib] vi fosse la presenza di contractors italiani e, soprattutto, se il governo ne era a conoscenza». (Gazzetta del Mezzogiorno, 23 febbraio 2006, p. 4, In primo piano) • È ormai scontro aperto tra il Pentagono e il ...
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fortunato
agg. [lat. fortunatus, propriam. part. pass. di fortunare (v. la voce prec.)]. – 1. a. Che ha fortuna, favorito dalla fortuna: è un uomo f.; è sempre stato f. nella vita; f. te!, f. lui!; puoi [...] a cui le cose riescono bene senza suo merito; fortunato!, fortunatissimo! (con o senza l’aggiunta: di fare la sua conoscenza), formule ormai desuete, usate un tempo nelle presentazioni. b. Di cosa, a cui arride la fortuna, che riesce bene: operazione ...
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geognostica
geognòstica s. f. [dall’agg. geognostico]. – Disciplina tecnico-scientifica volta alla conoscenza delle caratteristiche del terreno, spec. in appoggio alla geotecnica nei problemi di meccanica [...] dei terreni riguardanti le fondazioni e le costruzioni stradali e idrauliche ...
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accontarsi
v. intr. pron. [dal fr. ant. acointer «imparare a conoscere» (mod. s’accointer «abboccarsi»), der. del lat. *accognĭtus «conosciuto, familiare»] (io m’accónto, ecc.), letter. – Prendere contatto [...] con qualcuno, soprattutto allo scopo di stringere un accordo, e quindi accordarsi, intendersi: essendosi accontato coll’oste suo (Boccaccio); fare conoscenza, entrare in familiarità: ci accontammo presto con una brigata di giovanotti (Carducci). ...
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presupposto
presuppósto s. m. [part. pass. di presupporre, sostantivato]. – 1. Ciò che si presuppone o si è presupposto; in partic., ciò che si deve ammettere come precedente ad altro e come sua condizione, [...] ciò che è posto a fondamento di un ragionamento, di un’argomentazione: la conoscenza come p. dell’azione; non sono ben chiari i p. della sua teoria; partire da un p. giusto, o sbagliato. Anche, condizione preliminare, premessa in genere: manca ...
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controprogrammare
(contro-programmare), v. tr. e intr. Offrire una programmazione alternativa a quella di un concorrente, per catturare un pubblico più ampio; con particolare riferimento alla programmazione [...] , Album Spettacoli) • Insomma polemiche inutili, quelle di ieri tra Fiorello e Raitre. Che quando era venuta a conoscenza dell’incursione dello showman su Raiuno, al posto di «Affari tuoi», aveva polemizzato. Perché controprogrammare con Fiorello una ...
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macchiaiolo2
macchiaiòlo2 (letter. macchiaiuòlo) s. m. [der. di macchia1, nel sign. che ha in pittura]. – Appartenente al movimento pittorico sorto a Firenze e in Toscana nella seconda metà dell’Ottocento [...] il linguaggio artistico italiano, criticandone gli aspetti più legati all’accademismo e propugnando un’arte interessata alla conoscenza diretta della realtà e alla riproduzione dei suoi aspetti più immediati; il termine, usato dapprima in senso ...
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babismo
(o babaismo) s. m. [der. di Bāb, v. oltre]. – Setta religiosa dell’islamismo sciita fondata in Persia da ᾿Ali Muhammad di Shīrāz (1819-1850), che si proclamò Bāb cioè «porta» di accesso alla [...] conoscenza dell’imano (o capo supremo) occulto, la cui esistenza è posta a fondamento delle dottrine sciite. ...
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inquisire
inquiṡire v. tr. e intr. [tratto da inquisizione, e retroformazione del part. pass. inquisito, che è dal lat. inquiisitus, part. pass. di inquirĕre «fare indagini»] (io inquiṡisco, tu inquiṡisci, [...] dalla prep. su), per lo più con intonazione polemica o con riferimento a ricerche minuziose e maligne per la conoscenza dei fatti e dell’operato altrui, più che a serie indagini di carattere giudiziario o comunque conoscitivo: un giudice ostile ...
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romanista
s. m. e f. [der. di romano1; nel sign. 2 è un prestito dal fr. romaniste, da roman «romanzo1, neolatino»] (pl. m. -i). – 1. Giurista specializzato nello studio e nella conoscenza del diritto [...] romano. 2. Studioso, linguista o filologo specialista di lingue e letterature romanze o neolatine. 3. Cultore di studî relativi alla storia, all’urbanistica, alla letteratura dialettale, all’aneddotica ...
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Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa successivamente da Eraclito e da Empedocle,...
conoscenza [canoscenza; caunoscenza]
Domenico Consoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio, dove si registrano venti occorrenze delle trentadue complessive.
La forma ‛ canoscenza ', propria...