solipsismo
s. m. [dal lat. mod. solipsismus (Kant), comp. del lat. solus «solo» e ipse «stesso»]. – 1. In filosofia, atteggiamento di chi risolve ogni realtà in sé medesimo, o dal punto di vista pratico [...] , è la posizione teoretica che assume la coscienza empirica, individuale, come fondamento di ogni forma di conoscenza: inizialmente connesso all’idealismo soggettivo, cioè alla dottrina che risolve ogni realtà nei contenuti soggettivi, particolari ...
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progresso
progrèsso s. m. [dal lat. progressus -us, der. di progrĕdi «andare avanti, avanzare»; il sign. della parola nel suo uso assol. è derivato da quello che i termini corrispondenti in francese [...] verso forme di vita più elevate e più complesse, perseguito attraverso l’avanzamento della cultura, delle conoscenze scientifiche e tecnologiche, dell’organizzazione sociale, il raggiungimento delle libertà politiche e del benessere economico, al ...
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polizia di prossimita
polizia di prossimità loc. s.le f. Polizia locale incaricata della sorveglianza di un quartiere urbano, con il compito di stabilire un contatto diretto con i cittadini. ◆ Eppure [...] di prossimità, dal francese proximité, cioè più vicina alle persone, alle strade, al quotidiano e al territorio. [...] più conoscenza e presenza nel territorio, un legame quotidiano con i cittadini, quindi più prevenzione. Divise più amiche e meno ...
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incompetenza
incompetènza s. f. [der. di incompetente]. – 1. Nel linguaggio giur., mancanza di competenza, cioè del potere necessario, da parte di un organo, a svolgere una determinata funzione. In partic.: [...] di un’autorità di un diverso potere pubblico. 2. Il fatto d’essere incompetente, mancanza di competenza, cioè di conoscenza specifica, in una materia, disciplina, arte, professione, ecc.: dare prova di i.; dichiarare, riconoscere la propria i. sull ...
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scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o [...] cose mortali, Che son s. al fattor, chi ben l’estima (Petrarca), con riferimento a ciò per cui si ascende alla conoscenza di Dio. Termine di paragone è anche nel prov. fam. (ma largamente citato già in testi antichi: s. Bernardino, Pulci, Serdonati ...
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pandit
pàndit s. m. [dall’indost. paṇḍit, corrispondente al sanscr. pàṇḍita]. – Propr., erudito, dotto, maestro, filosofo; è titolo di distinzione intellettuale e culturale che si dà generalmente in [...] India a un appartenente alla casta brahmanica il quale abbia, con altri requisiti, una profonda conoscenza del sanscrito e della sua letteratura. ...
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incomunicabilita
incomunicabilità s. f. [der. di incomunicabile]. – 1. L’essere incomunicabile, impossibilità di essere partecipato ad altri: i. di un diritto, di un sentimento. 2. a. Incapacità o impossibilità [...] di comunicare con altri, o più spesso con tutti gli altri, di stabilire un rapporto vivo e profondo di conoscenza con sé stessi e con gli altri, da cui deriva un senso di solitudine e di isolamento: senso e concezione della vita che, fatti proprî da ...
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universo2
univèrso2 s. m. [dal lat. universum, neutro sostantivato dell’agg. universus: v. universo1]. – 1. L’ambiente in cui hanno sede tutti i corpi materiali esistenti e tutti i fenomeni naturali; [...] lo stesso scenario cosmico in tutte le direzioni, lo studio della dinamica globale dell’universo si riduce alla conoscenza dell’evoluzione temporale di una lunghezza di riferimento (la distanza fra due regioni qualsiasi dell’universo, detta «fattore ...
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precog
(Precog), s. m. inv. Lavoratore precario delle grandi catene commerciali o dei settori della comunicazione e della formazione, assunto con contratto a tempo determinato. ◆ Quest’anno il gemellaggio [...] 1° settembre 2004, p. 33, Spettacoli).
Dall’ingl. precog, a sua volta composto dagli agg. precarious (‘precario’) e cognitarian (ricavato dall’agg. cognit[ive] ‘cognitivo, della conoscenza’ e dal s. [prolet]arian ‘proletario’).
V. anche chainworker. ...
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popolarizzare
popolariżżare v. tr. [dal fr. populariser, der. di populaire «popolare1»], non com. – Rendere popolare, diffondere cioè tra il popolo la conoscenza, la comprensione, l’apprezzamento, o [...] anche la pratica di qualche cosa: p. una scienza, una dottrina; p. l’arte, il teatro; p. uno sport ...
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Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa successivamente da Eraclito e da Empedocle,...
conoscenza [canoscenza; caunoscenza]
Domenico Consoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio, dove si registrano venti occorrenze delle trentadue complessive.
La forma ‛ canoscenza ', propria...