attestato
s. m. [der. di attestare1]. – Dichiarazione di conoscenza e di giudizio, rilasciata in forma scritta, generalm. da una pubblica amministrazione (sinon. in questo caso di certificato) o anche [...] da un privato, in favore di una persona, per uso pubblico o privato: a. di buona condotta; chiedere, rilasciare un attestato. In a., in segno, per dimostrazione: in a. della sua benevolenza, della nostra ...
Leggi Tutto
portare
v. tr. [lat. pŏrtare, affine a porta «porta1» e a portŏs -us «porto3»] (io pòrto, ecc.). – 1. a. Reggere, sostenere su di sé un oggetto (o un peso qualsiasi), di solito mentre si compie un movimento, [...] una risposta; ti prego di portargli i miei saluti; p. aiuto, soccorso; p. guerra, farla, dichiararla; p. qualcosa a conoscenza di qualcuno, fargliela sapere. c. Prendere con sé (non necessariamente addosso), per bisogno o comodità, spec. quando si ...
Leggi Tutto
ontologia
ontologìa s. f. [comp. di onto- e -logia]. – Nel linguaggio filos., la scienza dell’essere in quanto essere: il termine è stato introdotto nel sec. 17° e deve in partic. la sua fortuna al filosofo [...] usata da Aristotele per la scienza dell’essere, poi chiamata metafisica) «in cui sono contenuti tutti i principî della conoscenza umana»; è stato poi ampiamente riutilizzato nel nostro secolo, con valenze diverse, da E. Husserl, N. Hartmann e M ...
Leggi Tutto
ontologico
ontològico agg. [der. di ontologia] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la conoscenza dell’essere (nel sign. filosofico della parola), della realtà, dell’oggetto in sé: concezioni o.; analisi [...] ontologica. Con accezione partic., prova o. (o argomento o.), argomento a priori che dimostra l’esistenza di Dio a partire dallo stesso concetto di Dio, inteso come «qualcosa di cui non si può pensare ...
Leggi Tutto
zerozerosette
żèrożèrosètte (o żèro żèro sètte; propr. 007), s. m. e f., invar. – Nome, o più esattamente codice di riconoscimento, come agente del Servizio segreto britannico, di un personaggio, James [...] Roger Moore, e in seguito altri). Le doti d’intelligenza, di raffinatezza, la forza e agilità atletica, la perfetta conoscenza delle arti marziali e dell’uso delle armi e dei congegni più sofisticati, hanno contribuito a trasformare il personaggio in ...
Leggi Tutto
dimestichezza
dimestichézza s. f. [der. di dimestico]. – Familiarità, confidenza: avere, prendere d. con qualcuno, trattare con d.; anche con allusione a relazioni più intime: teneva stretta d. con una [...] cortigiana (M. Adriani). Per estens.: avere d. con la grammatica, con un autore, con un’arte, ecc., averne conoscenza pratica, spec. in frasi negative e scherz.: ho poca d. con l’aritmetica. ...
Leggi Tutto
paradosso1
paradòsso1 agg. e s. m. [dal gr. παράδοξος, comp. di παρα- nel sign. di «contro» e δόξα «opinione»; come sost., dal gr. παράδοξον (neutro sostantivato), lat. paradoxum]. – 1. agg. Che va contro [...] , la ricerca di una soluzione a tali problemi può comportare una revisione dei presupposti (e quindi un progresso della conoscenza), un’analisi critica del metodo di dimostrazione (per accertare, per es., che la contraddizione è solo apparente), o la ...
Leggi Tutto
scemo2
scémo2 s. m. [der. (deverbale a suffisso zero) di scemare], ant. – 1. a. Diminuzione, calo; in partic., calo di un prezzo, abbuono d’imposta o di debito, sconto. b. Difetto, imperfezione: ènne [...] dolce così fatto scemo (Dante, parlando del difetto di conoscenza degli spiriti celesti riguardo ai futuri beati). 2. In senso concr., quantità, parte mancante; in partic.: lo sc. de la luna (Dante), la parte oscura della luna non piena. ...
Leggi Tutto
introduzione
introduzióne s. f. [dal lat. introductio -onis]. – 1. a. L’azione d’introdurre, di mettere o portare dentro: i. di una sonda nell’esofago; il distributore automatico funziona con l’i. di [...] : i. clandestina in luoghi militari, reato contemplato dal codice penale. 2. a. Avviamento, guida all’apprendimento, alla conoscenza, alla pratica di qualche cosa, preparazione allo studio di una disciplina: lezioni d’i. al corso; l’analisi logica ...
Leggi Tutto
scepsi
scèpsi (non com. schèpsi) s. f. [dal gr. σκέψις, der. del tema di σκέπτομαι «osservare»]. – Termine usato in filosofia per indicare l’esame critico circa il valore universale della conoscenza, [...] compiuto mettendone in dubbio sistematicamente i principî senza poi giungere a una conclusione definitiva ed escludendo che tale conclusione sia raggiungibile ...
Leggi Tutto
Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa successivamente da Eraclito e da Empedocle,...
conoscenza [canoscenza; caunoscenza]
Domenico Consoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio, dove si registrano venti occorrenze delle trentadue complessive.
La forma ‛ canoscenza ', propria...