soprannaturale
(meno com. sovrannaturale) agg. [comp. di sopra- (o sovra-) e naturale]. – Nel linguaggio com., che supera il corso ordinario della natura (sinon. in questo caso di preternaturale); o [...] che trascende i limiti dell’esperienza e della conoscenza umana (equivalente quindi a trascendente): cose, fatti, fenomeni s.; forza s.; potenza s.; in usi fig. e iperb., fuori dall’ordinario, prodigioso: essere dotato di una forza s.; avere una ...
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prospettivismo
s. m. [der. di prospettiva1; per il sign. 2, cfr. ted. Perspektivismus]. – 1. Nelle arti figurative, e in partic. nella pittura, concezione della spazialità intesa prevalentemente come [...] applicazione delle tecniche della prospettiva. 2. In filosofia, concezione che afferma il valore relativo della conoscenza (o più esattamente della interpretazione) della realtà, indissolubilmente legata all’assunzione di uno specifico punto di vista ...
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periodico3
perïòdico3 s. m. [uso sostantivato di periodico2] (pl. -ci). – In senso lato, ogni pubblicazione che esce a intervalli regolari di tempo (giornali, settimanali, rotocalchi, riviste, ecc.); [...] sia dalle pubblicazioni periodiche ufficiali di accademie e società scientifiche) che a intervalli regolari di tempo porta a conoscenza di un vasto pubblico scritti di autori varî su argomenti di carattere letterario, artistico, politico, scientifico ...
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scettico
scèttico (ant. scèptico) agg. e s. m. [dal gr. σκεπτικός (der. di σκέπτομαι «osservare, esaminare»), attraverso il fr. sceptique; in latino, si trova in Quintiliano il plur. Sceptici -orum] [...] : scuola, dottrina sc.; i filosofi sc. e, assol., gli scettici. Dubbio sc., quello che verte intorno alla possibilità della conoscenza del vero, escludendo che si possa giungere a verità assolute; si distingue dal «dubbio metodico» (v. metodico, n. 1 ...
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indiretto2
indirètto2 agg. [comp. di in-2 e diretto]. – 1. Non diretto, che non procede diritto ma subisce deviazioni o soste; più spesso, che giunge a un effetto attraverso operazioni intermedie o con [...] (v. intermediario). ◆ Avv. indirettaménte, per via indiretta, non direttamente: ne sono venuto indirettamente a conoscenza; la cosa interessa indirettamente anche me; arrivare indirettamente allo scopo; subire indirettamente le conseguenze di un ...
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igienista
s. m. e f. [der. di igiene] (pl. m. -i). – 1. Chi fa dell’igiene l’oggetto particolare dei proprî studî e promuove, con i suoi scritti e la sua attività, la conoscenza delle norme igieniche. [...] 2. Persona molto meticolosa nell’osservare le norme di igiene, e in genere nel seguire un sistema di vita e di alimentazione conforme ai principî dell’igiene. 3. In odontoiatria, i. dentale, operatore ...
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raccolta
raccòlta s. f. [der. di raccogliere, part. pass. raccolto]. – 1. a. L’operazione e l’attività di raccogliere i frutti della terra: fare la r. del grano, del fieno, dei carciofi, dei fagioli, [...] che raccoglie tutte le leggi e tutti i decreti emanati per l’esecuzione delle leggi, per esteso se la loro conoscenza interessa la generalità dei cittadini, altrimenti per sunto o estratto. 4. Di persone, e spec. di soldati, adunata, soprattutto ...
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intuito
intùito s. m. [dal lat. intuĭtus -us «l’atto di guardare o di vedere dentro», der. di intueri: v. intuire]. – L’atto e la facoltà di intuire; è più generico di intuizione (di cui non ha i sign. [...] specifici) e indica piuttosto la conoscenza rapida e chiara, e più spesso la capacità di avvertire, comprendere e valutare con immediatezza un fatto, una situazione (talora anche un’intelligenza pronta, acuta): capire a i., d’i. o per i., per ...
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socio
sòcio (ant. sòzio) s. m. (f. -a; ma il masch. è spesso usato anche con riferimento a donna) [lat. sŏcius «alleato, confederato; compagno»]. – 1. Chi partecipa insieme con altri a una qualsiasi [...] fallita, ne segue anche il fallimento di tutti i soci occulti di cui il giudice fallimentare sia venuto a conoscenza. 2. Membro di un’associazione (o anche di un’accademia), di società e circoli scientifici, culturali, ricreativi o sportivi ...
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doxa
dòxa s. f. – Traslitterazione del gr. δόξα, che significa in genere opinione, credenza, fama. Nella gnoseologia greca classica, designa quella forma di conoscenza che, basandosi sull’opinione soggettiva, [...] non possiede la certezza obiettiva della verità ...
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Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa successivamente da Eraclito e da Empedocle,...
conoscenza [canoscenza; caunoscenza]
Domenico Consoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio, dove si registrano venti occorrenze delle trentadue complessive.
La forma ‛ canoscenza ', propria...