decodificare
v. tr. [comp. di de- e codificare] (io decodìfico, tu decodìfichi, ecc.). – 1. Interpretare un testo scritto in codice, traducendolo in un linguaggio chiaro: d. un messaggio cifrato; per [...] , in qualsiasi processo di comunicazione, riportare alla forma originaria informazioni precedentemente trattate. 3. In linguistica, identificare e interpretare un messaggio affidato a un codice da parte del destinatario che è a conoscenza del codice. ...
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morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; [...] : Ah! d’una gente morta Non si giova la storia (Giusti). Con sign. affine a «incapace, impotente»: tutta morta Fia nostra conoscenza da quel punto Che del futuro fia chiusa la porta (Dante). d. Inerte: peso m. (anche con sign. specifici partic., v ...
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decodificazione
decodificazióne s. f. [der. di decodificare]. – L’operazione, e anche il risultato, del decodificare. In partic., in un qualsiasi processo di comunicazione, la fase di identificazione [...] e comprensione del messaggio affidato a un codice (la lingua verbale o altro sistema segnico non linguistico) da parte del destinatario, che è a conoscenza del codice. ...
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gnoseologismo
gnoṡeologismo s. m. [der. di gnoseologia]. – In filosofia, ogni indirizzo di pensiero che assegni al problema gnoseologico, cioè della conoscenza, un ruolo fondamentale e predominante sugli [...] altri problemi filosofici ...
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illuminare
v. tr. [dal lat. illuminare, der. di lumen -mĭnis «lume», col pref. in-1] (io illùmino, ecc.). – 1. Rischiarare con la luce propria o con luce prodotta da una sorgente luminosa: il Sole illumina [...] tutto; anche seguito da complemento: illuminarsi di gioia, di felicità. b. Riferito all’intelletto, portarvi la luce della conoscenza, della verità, liberandolo dall’ignoranza in senso assoluto o riguardo a particolari argomenti: le sue parole mi ...
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antiangiogenesi
(anti-angiogenesi), agg. inv. Che previene e cura l’angiogenesi, la formazione e l’alimentazione di vasi sanguigni neoplastici a partire dai tessuti circostanti. ◆ Oggi un malato viene [...] il catalogo dei geni attivi e non attivi nei vari tumori, cioè delle proteine espresse e non espresse. La nuova conoscenza fa intravvedere una terapia diretta a queste proteine, mentre risorge la speranza di un vaccino (ricavato dalle cellule dello ...
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dubbio2
dùbbio2 (ant. dùbio) s. m. [dal lat. dubium, neutro sostantivato dell’agg. dubius: v. la voce prec.]. – 1. a. Incertezza, esitazione nell’esprimere un giudizio o nel prendere posizione su determinati [...] , il necessario dubitare di ogni teoria o anche di semplici asserzioni una volta che si sia convenuto che nessuna conoscenza certa è possibile; nel pensiero di Agostino, Bacone, e soprattutto di Cartesio, d. metodico, procedimento che, a partire dall ...
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illusionismo
illuṡionismo s. m. [der. di illusione]. – 1. L’arte e la tecnica di eseguire azioni in modo da farle apparire come dovute a cause preternaturali, e di produrre, con varî accorgimenti, fenomeni [...] filosofia, il termine è stato talora adoperato, in senso peggiorativo, per indicare quelle dottrine che negano la possibilità di una conoscenza oggettiva e affermano che è possibile conoscere solo i fenomeni, intesi come semplici stati di coscienza. ...
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antibestemmia
(anti-bestemmia, anti bestemmia), agg. Finalizzato a contrastare e reprimere la pratica della bestemmia. ◆ Nella London Review of Books del maggio scorso è apparso un suo saggio biografico: [...] si riferisce alla impossibilità contemporanea di identità separate e pertanto stereotipe. Vi si legge che la disponibilità alla conoscenza prende le mosse dai termini «secolare e secolarizzazione», come sono adoprati da Vico e da Auerbach nella sfera ...
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approfondire
v. tr. [der. di profondo, sul modello del fr. approfondir] (io approfondisco, tu approfondisci, ecc.). – 1. Rendere profondo: a. un fosso. Come intr. pron., farsi profondo: le rughe del [...] indagine, una questione o i termini di una questione; nel rifl., approfondirsi in una materia, acquistarne una conoscenza profonda. ◆ Part. pass. approfondito, anche come agg.: dopo approfondite ricerche; fare un’analisi approfondita della situazione ...
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Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa successivamente da Eraclito e da Empedocle,...
conoscenza [canoscenza; caunoscenza]
Domenico Consoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio, dove si registrano venti occorrenze delle trentadue complessive.
La forma ‛ canoscenza ', propria...