cosciente
cosciènte agg. [dal lat. consciens -entis, part. pres. di conscire «essere consapevole», comp. di con- e scire «sapere»]. – Che ha coscienza, che è consapevole dei proprî pensieri, delle proprie [...] con approfondita valutazione: una decisione, una scelta cosciente. In usi assol., di persona che è in stato di coscienza, che ha conoscenza di sé e della realtà esterna: il ferito, il malato era ancora (o non era più) cosciente. ◆ Avv. coscienteménte ...
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strategia d'uscita
(strategia di uscita), loc. s.le f. Soluzione strategica di una situazione complessa, difficile da dipanare. ◆ C’era una volta il Programma di Lisbona per battere gli Stati Uniti e [...] fare dell’Unione europea entro il 2010 «l’economia più competitiva del mondo, basata sulla conoscenza», e a piena occupazione. […] Per la verità il programma esiste ancora, o quantomeno il suo obiettivo, che viene preso come punto di riferimento ...
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celare
v. tr. [lat. cēlare] (io cèlo, ecc.), letter. – Nascondere, tener nascosto alla vista d’altri: essendosi tutto il bianco vestimento e sottile loro appiccato alle carni, né quasi cosa alcuna del [...] dilicato lor corpo celando... (Boccaccio); tener segreto, occultare alla conoscenza altrui: c. le proprie colpe; c. la verità; prov., amore, tosse e fumo non si posson c. a nessuno. Nel rifl., nascondersi, occultarsi: celarsi alla vista del nemico, a ...
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celato
agg. [part. pass. di celare]. – Nascosto alla vista o alla conoscenza d’altri: tenere, rimanere c.; tener celate le proprie intenzioni; avendo ... scoperto il rancore male c. nell’animo delle [...] sorelle (Palazzeschi); non era più per provocarlo che lo cercavo, non era più per sorprenderlo o smascherarlo nelle sue c. debolezze (Sandro Veronesi). Di uso ant. le locuz. avv. in celato, di celato, ...
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cosmopolita
s. m. e f. e agg. [dal gr. κοσμοπολίτης, comp. di κόσμος «mondo» e πολίτης «cittadino»] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Chi riconosce o afferma di riconoscere quale sua patria il mondo intero; [...] stabile in un paese, ma vive o ha vissuto in paesi diversi, interessandosi alla varietà degli aspetti e dei costumi, e acquistando conoscenza delle varie forme di vita e di cultura. 2. agg. a. Di persona, che vive o pensa o sente da cosmopolita: gli ...
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epoche
epochè s. f. [traslitt. del gr. ἐποχή (v. epoca)]. – In filosofia, la sospensione dell’assenso e, più in generale, del giudizio, considerata dagli scettici antichi come necessaria, data l’assoluta [...] incertezza di ogni conoscenza concernente la realtà esterna. Nel pensiero contemporaneo il termine è stato ripreso da E. Husserl (1859-1938) per designare la «riduzione fenomenologica», ossia l’atto con cui si sospende il giudizio d’esistenza delle ...
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archeologia
archeologìa s. f. [dal gr. ἀρχαιολογία comp. di ἀρχαῖος «antico» e -λογία «-logia»]. – 1. Studio e conoscenza dell’antichità in genere. Più in partic., la scienza dell’antichità che mira [...] alla ricostruzione delle civiltà antiche attraverso lo scavo e lo studio della varia documentazione monumentale, dei prodotti artistici e delle iscrizioni. Con sign. più ristretto, lo studio dei monumenti ...
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pratica
pràtica (ant. pràctica, pràttica) s. f. [uso sostantivato dell’agg. pratico; cfr. il gr. πρακτική (ἐπιστήμη) «(scienza) pratica»]. – 1. a. Attività volta a un risultato concreto in un certo campo, [...] del padre; farà p. in un ospedale di provincia; sta facendo p. come restauratore in uno studio d’arte. c. La conoscenza, l’abilità, la prontezza dell’operare che si acquista con la consuetudine (con o senza bisogno di insegnamento teorico): avere p ...
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scientismo1
scientismo1 s. m. [dal fr. scientisme]. – Termine coniato in Francia nella seconda metà del sec. 19°, e diffuso poi altrove, di volta in volta con sign. positivo o negativo, per indicare [...] estensione di metodi scientifici validi nell’ambito di scienze particolari (come quelle naturali) ai più diversi aspetti della realtà, con pretese di conoscenza altrettanto rigorosa: l’intransigente sc. dei positivisti; uno sc. rigido e dogmatico. ...
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praticaccia
praticàccia s. f. [der., propr. pegg., di pratica] (pl. f. -ce). – 1. Conoscenza e abilità acquisite soprattutto con la pratica, cioè con un esercizio continuo, che possono perciò mancare [...] di fondamenti teorici: non sono un medico, ma per riconoscere certi sintomi una certa p. ce l’ho. 2. ant. Come pegg. di pratica nel sign. 3 a, compagnia, amicizia o anche relazione amorosa equivoca, e ...
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Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa successivamente da Eraclito e da Empedocle,...
conoscenza [canoscenza; caunoscenza]
Domenico Consoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio, dove si registrano venti occorrenze delle trentadue complessive.
La forma ‛ canoscenza ', propria...