immediatezza
immediatézza s. f. [der. di immediato]. – Il modo, la condizione di ciò che è immediato: i. di un atto, di una successione, di una conseguenza; con i., subito, senza indugiare, senza por [...] mezzo. In filosofia, con accezione generica, il carattere per cui una realtà o una conoscenza esiste o si presenta al pensiero senza esser necessariamente preceduta, idealmente o cronologicamente, da un’altra realtà o conoscenza, che debba mediarla. ...
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parte
s. f. [lat. pars partis]. – 1. a. Ciascuno degli elementi in cui un intero è diviso o può essere diviso, sia che essi siano materialmente staccati l’uno dall’altro, sia che possano essere soltanto [...] qualcuno a p. di una notizia, di un segreto, di una scoperta e sim., far sì che ne sia anch’egli a conoscenza. b. Locuz. avverbiali: a parte, separatamente (o, con valore aggettivale, separato, non congiunto agli altri o al gruppo degli altri): di ...
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partecipare
(raro o ant. participare) v. intr. e tr. [dal lat. participare, der. di partĭceps -icĭpis «partecipe»] (io partécipo, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) a. Con la prep. a, prendere parte, far [...] gioia, al vostro dolore, al vostro lutto, e sim.; meno com., p. a un segreto, esserne partecipe, esserne cioè a conoscenza. b. Con la prep. di, essere o divenir partecipe: Gesù Cristo partecipa della natura divina e della natura umana; partecipo anch ...
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notificazione
notificazióne s. f. [dal lat. tardo notificatio -onis, der. di notificare: v. notificare]. – 1. a. In generale, l’atto con cui una pubblica autorità porta a conoscenza della cittadinanza [...] In diritto internazionale, atto giuridico con il quale uno stato, o altro soggetto di diritto internazionale, porta ufficialmente a conoscenza di un altro stato, o soggetto, un fatto, una situazione, una dichiarazione di volontà: n. di denuncia di un ...
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informato
agg. [part. pass. di informare]. – Che ha diretta conoscenza, che ha esatta notizia di qualche cosa: essere bene (o male) informato; una persona i. su tutto; nei circoli bene i. si dice che [...] relativi all’argomento trattato. Anche, conformato, improntato, ispirato: uno scritto i. a principî moralistici; moda i. a criterî di praticità. ◆ Avv. informataménte, per conoscenza diretta: ne parlo informatamente, non per voci raccolte qua e là. ...
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mentalismo
s. m. [der. di mentale1]. – Nel linguaggio filosofico e psicologico, ogni concezione che fa derivare il comportamento umano, e gli stessi contenuti della conoscenza, da stati o processi mentali [...] : sono considerate una forma di mentalismo le gnoseologie di Locke, Berkeley e Hume in quanto riconducono i dati della conoscenza a percezioni della mente (il termine, di recente introduzione, viene usato per lo più in senso polemico, per es ...
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notte
nòtte s. f. [lat. nox noctis, da una radice conservatasi nella maggior parte delle lingue indoeuropee]. – 1. a. L’intervallo di tempo che corre fra il tramontare e il successivo sorgere del sole, [...] ’uso analogo di tenebre): la n. della barbarie; la cosiddetta n. del medioevo. Con senso più generico, oscuramento o annientamento della conoscenza dei fatti e della realtà: la n. dell’ignoto, la n. del nulla, la n. dell’oblio; vicende che si perdono ...
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mente
ménte s. f. [lat. mens mĕntis, affine al lat. meminisse e al gr. μιμνήσκω «ricordare»]. – 1. Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in partic. quelle [...] uscire di m. (meno com. perdere la m.), perdere la ragione, uscire di senno; essere fuori di m., non com., aver perso la conoscenza, e, per estens., essere distratto, avere la testa tra le nuvole; Al tornar de la m., che si chiuse Dinanzi a la pietà ...
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preconoscenza
preconoscènza (ant. precognoscènza) s. f. [comp. di pre- e conoscenza], letter. – Il preconoscere, conoscenza anticipata dei fatti prima del loro accadere: la p. del futuro. Cfr. il più [...] com. precognizione ...
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brainworker
(brain-worker, brain worker), s. m. Operatore intellettuale, della conoscenza: chi mette a profitto conoscenze teoriche e specialistiche nel mercato editoriale e delle tecnologie dell’informazione, [...] ? (Jacopo Iacoboni, Stampa, 4 agosto 2005, p. 10, Cronache Italiane).
Dall’ingl. brainworker.
Già attestato nella Repubblica del 27 giugno 1997, Roma, p. V (Francesca Giuliani).
V. anche cognitario, knowledge worker, lavoratore della conoscenza. ...
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Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa successivamente da Eraclito e da Empedocle,...
conoscenza [canoscenza; caunoscenza]
Domenico Consoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio, dove si registrano venti occorrenze delle trentadue complessive.
La forma ‛ canoscenza ', propria...