ulisside
ulìsside (o ulissìde) s. m. e f. [der. del nome di Ulisse]. – Discendente di Ulisse. In usi fig., letter. o elevati, chi, come Ulisse, è spinto da un ardore incontenibile a nuove conoscenze [...] ed esperienze; in questo ultimo sign. il vocabolo è stato diffuso da G. d’Annunzio: Un Ulissìde egli era. Perpetuo desìo della terra Incognita l’avido cuore Gli affaticava (in Maia) ...
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schizzinoso
schizzinóso (pop. schizzignóso) agg. [prob. der. del settentr. schizza «naso schiacciato, rincagnato», schizzo e schizza «persona che ha tale naso» (der. del dial. schizzar «schiacciare»)]. [...] prova e manifesta disgusto, insofferenza nei riguardi di persone, cose, modi ritenuti volgari: è molto s. nel fare nuove conoscenze, e si vanta di frequentare solo persone del suo ceto; la Fronda ... rese le gentildonne francesi meno s. del contatto ...
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bracciante
s. m. e f. [der. di braccio]. – Operaio addetto a lavori per i quali è sufficiente la forza delle braccia. In partic., b. agricolo, lavoratore della terra addetto a operazioni che non richiedono [...] speciali conoscenze tecniche (per es., raccolta dei prodotti, pulizia dei terreni e seminati, movimenti di terra con strumenti manuali), e spec. il salariato avventizio che è assunto nell’impresa agricola per il compimento dei lavori stagionali ( ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione [...] sull’ipotesi dei quanti di l. (poi chiamati fotoni) che Einstein introdusse nel 1905. Allo stato attuale delle conoscenze, la concezione ondulatoria e la concezione corpuscolare si fondono nella teoria quantistica della l., per la quale la luce ...
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superficiale
agg. [dal lat. tardo superficialis, der. di superficies «superficie»]. – 1. In genere, che è alla superficie, che costituisce la superficie o si estende su una superficie, che interessa [...] nell’occhio anche a un osservatore s. e frettoloso; oppure, non approfondito, vago, generico: della materia ho solo una conoscenza s.; nozioni, cognizioni s.; istruzione, cultura superficiale. In partic., riferito a persona, che negli studî, nelle ...
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astrofilia
s. f. Passione per l’astronomia. ◆ Le fortune del [Bartolomeo Antonio] Bertolla sono dovute anche all’incontro con don Francesco Borghesi, sacerdote cultore dell’astrofilia, che sicuramente [...] trasmise all’orologiaio di Rumo buona parte delle proprie conoscenze astronomiche. (G. S., Adige, 17 agosto 2002, p. 44, Cronaca delle valli Non e Sole) • l’astrofila Mimma Colella racconterà e illustrerà il cielo stellato, contagiando i partecipanti ...
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social networking
loc. s.le m. inv. La conoscenza, attraverso la rete telematica, di persone impressioni e esperienze di vita. ◆ Il social networking si basa sul principio dei «Sei gradi di separazione» [...] all’auspicata società dei saperi anche una società dei pareri. (Carlo Infante, Sole 24 Ore, 15 febbraio 2007, Nòva24, p. 6).
Espressione ingl. composta dall’agg. social (‘sociale’) e dal s. networking (‘creazione di una rete di conoscenze’). ...
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stazionario
stazionàrio agg. e s. m. [dal lat. tardo stationarius, der. di statio -onis «fermata, dimora, riposo»]. – 1. agg. Che sta fermo in un luogo, che non si allontana dal luogo in cui si trova. [...] di un sistema economico in cui rimangano costanti nel tempo il numero, la composizione della popolazione, le risorse, le conoscenze tecniche e la loro effettiva applicazione, e non mutino quindi neppure le quantità complessive domandate e offerte di ...
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episteme
epistème s. f. – Nel linguaggio filosofico, traslitt. del gr. ἐπιστήμη, che indicava inizialmente ogni conoscenza abilitante a compiere determinate attività o mestieri, e in seguito, più specificamente, [...] (empirìa) che indicava solo la capacità operativa. Nella filosofia contemporanea, il termine comprende l’insieme delle conoscenze positive e delle teorie scientifiche che caratterizzano una data epoca, con una sfumatura relativa ai loro comuni ...
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aggiornare
v. tr. [der. di giorno; nei sign. 2 e 3 ricalca il fr. ajourner] (io aggiórno, ecc.). – 1. poet. a. Illuminare a giorno, rischiarare: il sol, che le mie notti aggiorna (Bembo). b. intr., impers. [...] metodi di registrazione e consultazione, l’acquisto di materiale recente di studio, ecc. Per estens., a. le proprie conoscenze, mettersi, tenersi al corrente: aggiornami sui prossimi sviluppi; con sign. sim. il rifl. aggiornarsi, che è usato anche ...
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Insieme di conoscenze di carattere tecnico-industriale o aziendale, per lo più maturate a seguito di attività di ricerca o di esperienze commerciali, dotate di un valore economico in quanto detenute da un unico soggetto o da poche persone interessate...