tenue
tènue agg. [dal lat. tenuis, che ha la stessa radice di tendĕre «tendere»]. – 1. Sottile, di limitato spessore: un calice retto da un t. stelo; un t. velo; un t. strato di vernice. Più frequente [...] precedute (nella stessa frase fonetica) da vocale (es. r di caro, di la riva) e si contrappongono anche fonologicamente alle consonanti di grado rafforzato (es. rr di carro, di a riva). ◆ Avv. tenueménte, in modo tenue: i colori tenuemente sfumati ...
Leggi Tutto
momentaneo
momentàneo agg. [dal lat. tardo momentaneus, der. di momentum «momento»]. – 1. Che dura un solo momento o, in genere, brevissimo tempo: avere uno smarrimento m.; essere colto da un m. malessere; [...] l’effetto acustico può essere esteso in un tempo di lunghezza apprezzabile): sono tali tutte le occlusive, per cui talvolta consonante m. è usato come sinon. di occlusiva. ◆ Avv. momentaneaménte, per un solo momento, per un breve attimo: la luce si ...
Leggi Tutto
rafforzato
agg. [part. pass. di rafforzare]. – In linguistica, consonante r., consonante che ha subìto in un processo storico, o subisce in una combinazione sintattica, un rafforzamento o raddoppiamento [...] . femina; m- 〈mm〉 di a mano rispetto a m- 〈m〉 di la mano). In partic., in fonologia, consonanti di grado r. (o forte), le consonanti lunghe (e con tensione forte), più comunem. dette doppie o geminate, perché rappresentate nella scrittura mediante la ...
Leggi Tutto
enfatico
enfàtico agg. [dal gr. ἐμϕατικός] (pl. m. -ci). – 1. Che ha enfasi, pieno di enfasi: discorso e.; espressione e.; una prosa e. e sostenuta; tono, stile e.; o posto in particolare rilievo mediante [...] a persona, che si esprime con enfasi: scrittore, oratore enfatico. 2. In linguistica, consonanti e. (o, sostantivato, le enfatiche), tipo di consonanti, particolarm. numerose nelle lingue semitiche, in cui l’articolazione principale è accompagnata da ...
Leggi Tutto
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale [...] da cassa 〈kàssa〉 per la diversa durata della sibilante, in alta Italia è passato a kà∫a e, dopo lo scempiamento delle consonanti doppie avvenuto in quei dialetti nel medioevo, si distingue da cassa 〈kàsa〉 non più per la durata ma per la sonorità. Le ...
Leggi Tutto
m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia [...] morto (per lo più contrapp. a n. = nato). Nella forma maiuscola puntata, M. è abbrev. di nomi di persona comincianti con questa consonante, come Maria, Marco, Michele, ecc.; preceduto da S. o V. è abbrev. di Maestà (S. M. = Sua Maestà, V. M. = Vostra ...
Leggi Tutto
avulsivo
agg. [dal fr. avulsif, der. del lat. avulsus, part. pass. di avellĕre «strappare»]. – In fonetica, articolazione a. (anche articolazione schioccante, o clic), quella di tipo ingressivo ma non [...] in genere a produrre suoni interiettivi e d’incitamento (per es., per il cavallo), e soltanto in lingue africane si hanno consonanti di questo tipo (consonanti avulsive). Per estens., si usano chiamare così anche articolazioni analoghe ma egressive. ...
Leggi Tutto
geminato
agg. [part. pass. di geminare]. – 1. Raddoppiato, doppio: Là dove sta con g. testa L’uccel di Giove (L. Alamanni), l’aquila; quanto inonda Il sette volte g. Nilo (Caro). 2. In fonologia, consonante [...] a n di pena. Più propriamente il nome dovrebbe essere riservato alle consonanti pronunciate come distinte (es. nn ted. di annehmen), e applicato alle consonanti semplicemente allungate soltanto con riferimento alla loro scrittura (es. nn ital., che ...
Leggi Tutto
geminazione
geminazióne s. f. [dal lat. geminatio -onis]. – L’atto, il fatto di geminare o di geminarsi; raddoppiamento, duplicazione. In partic.: 1. In fonologia, il raddoppiamento, sia nella pronuncia [...] uguali nella formazione delle parole (innato da in e nato), o da pronuncia espressiva di una consonante. 2. In mineralogia, fenomeno di concrescimento di due o più cristalli della stessa specie associati in modo che uno ricopra l’altro per rotazione ...
Leggi Tutto
lenizione
lenizióne s. f. [der. di lenire]. – In linguistica, trasformazione fonetica di consonante, che diviene lene, acquistando sonorità (per es., lo spagn. amigo dal lat. amicum) o passando, se occlusiva, [...] debole, cioè all’inizio di sillaba dopo vocale: lat. litus, pacare > it. lido, pagare) o in spirantizzazione e dileguo di consonanti sonore o sonorizzate (lat. rubum > it. rovo; lat. matrem, patrem > it. madre, padre, ven. ant. e pop. mare ...
Leggi Tutto
Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere pronunciata senza l’appoggio di una vocale...
In fonetica, consonanti la cui articolazione consiste nel susseguirsi di più chiusure e aperture del canale vocale, che producono una vibrazione; tipiche vibranti sono le varie qualità di r: v. apicali-alveolari (in cui vibra l’apice della lingua...