dies irae
〈dìes ìre〉 locuz. lat. («il giorno dell’ira», cioè del giudizio universale), usata in ital. come s. m. – 1. Sequenza liturgica (così chiamata dalle parole iniziali), composta di 17 strofe di [...] giusta clemenza. 2. Nel linguaggio com., il giorno del giudizio; fig.: verrà anche per lui il dies irae, il momento della resa dei conti o sim. Altre locuz. fig.: cantare il dies irae, a una persona o a una cosa, non pensarci più (cfr. l’espressione ...
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cassa
s. f. [lat. capsa, voce di etimo incerto (la connessione con capĕre «prendere» è da ritenersi paretimologica) che indicava in genere le scatole o cassette per conservare vestiti, profumi, oggetti [...] di c., quantità di denaro che si trova disponibile in un’impresa; resto di c., denaro che rimane dopo la liquidazione dei conti; vuoto di c., mancanza di denaro in cassa; tenere la c., tenere l’amministrazione di un’impresa, avere in consegna il ...
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prodizzazione
s. f. Assimilazione alle posizioni e alle scelte politiche di Romano Prodi. ◆ [tit.] Reazioni contraddittorie nel centrosinistra all’intervista in cui il segretario ha aperto a [George [...] , nessuna "prodizzazione" che si contrapponga all’attuale berlusconizzazione. Ma certamente una Rai più equilibrata e più credibile». (Paolo Conti, Corriere della sera, 21 marzo 2006, p. 14, Politica).
Derivato dal nome proprio (Romano) Prodi con l ...
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programma di sviluppo
loc. s.le m. Programma di interventi finalizzati allo sviluppo degli investimenti e delle attività. ◆ C’è comunque, nero su bianco, un programma di sviluppo che garantirà altre [...] impulso alla vita dello scalo. EasyJet è infatti un colosso nel settore low-cost, praticamente sul livello di Ryanair. (Angelo Conti, Stampa, 5 agosto 2004, p. 39, Cronaca di Torino) • «Renderemo Alitalia competitiva», lo ha detto il dg di Aeroflot ...
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pro-Tav
agg. inv. Favorevole alla realizzazione di linee ferroviarie ad alta velocità. ◆ Daniel Cohn-Bendit, figura leggendaria del ’68 francese, classe 1945, ieri mattina era nell’aula lauree di Lettere [...] voleva far di più, «uscire dalla valle», bloccare l’accesso all’aeroporto di Caselle. Altri suggerivano di ritirare i conti dalle banche considerate «pro-Tav», Sanpaolo e Crt; di esporre bandiere a lutto «per la morte della democrazia»; di intasare ...
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pseudofamiglia
s. f. Famiglia che solo apparentemente rientra nei canoni tradizionali. ◆ «Conosco molti amici gay che vivono serenamente in coppia, magari da molti anni. Ma non c’è alcun bisogno di mettersi [...] che si vogliono bene. Basta un atto privato fatto come si deve. Punto e basta» [Franco Zeffirelli intervistato da Paolo Conti]. (Corriere della sera, 7 giugno 2006, p. 11) • Lei, da cattolico, firmò l’appello per la legge cui lavoravano [Rosy ...
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bareme
barème ‹barèem› (o barrème) s. m., fr. [dal nome di F. Barrème, che nel 1670 pubblicò la raccolta Comptes faits du grand commerce]. – Prontuario contenente tavole di conti già fatti: b. degli [...] interessi, ecc ...
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calcolo1
càlcolo1 s. m. [dal lat. calcŭlus, propr. «pietruzza» (cfr. càlcolo2), attrav. il sign. di «gettone per fare i conti»]. – 1. a. Successione più o meno lunga di operazioni atte a fornire la soluzione [...] di un dato problema aritmetico, o, più in generale, matematico: fare un c. a memoria; essere bravo, abile nel c.; un c. giusto, sbagliato. C. nautico, quello che deve svolgere il navigante per determinare ...
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maanchismo
(ma-anchismo), s. m. (iron.) Il tener conto di qualcosa e del suo esatto contrario. ◆ A [Federico] De Roberto non interessava certo raccontare col suo romanzo [«I Viceré»] un caso di «ma-anchismo» [...] (Paolo Mereghetti, Corriere della sera, 9 novembre 2007, p. 59, Spettacoli) • È una difesa corporativa che […] deve fare i conti con il sangue versato dai poveri operai di Molfetta. Ed è anche la verifica spietata e cruda del «maanchismo» veltroniano ...
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giurisdizione
giurisdizióne s. f. [dal lat. iurisdictio -onis, cioè iuris dictio; cfr. giuridico]. – 1. a. In senso ampio, la competenza e la facoltà di applicare le leggi, che si concreta nell’attività [...] civili e penali facenti parte dell’ordine giuridico ordinario per questioni generali, e da altri organi (Corte dei conti, tribunali amministrativi regionali, ecc.); e g. speciale, che ha per oggetto soltanto determinate categorie d’interessi. G ...
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Famiglia romana, discesa, a prescindere dalle origini leggendarie, dai conti di Segni. Il suo più illustre membro fu Giovanni Lotario, figlio di Trasimondo, eletto papa (Innocenzo III) nel 1198. Diversi suoi congiunti ebbero la tiara: Ugolino...
Famiglia veronese di origine feudale; avversaria dei Monticoli, ricchi mercanti: il contrasto si intrecciò alle vicende politiche del territorio circostante, per l'alleanza dei C. con gli Estensi e dei Monticoli con i da Romano. Il momento culminante...