registrare
v. tr. [der. di registro]. – 1. a. Scrivere, notare nel registro, in un libro o quaderno apposito, un avvenimento o una azione, di cui si vuole o si deve tener memoria; in partic., annotare [...] l’Ufficio del Registro; r. un atto, un provvedimento, un decreto, e, con riferimento partic. alla Corte dei conti, r. con riserva un provvedimento del governo, prenderne atto, pur avendolo considerato illegittimo, perché possa diventare esecutivo ma ...
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registrazione
registrazióne s. f. [der. di registrare]. – 1. L’azione, l’attività e l’operazione di registrare, il fatto di venire registrato, e il modo stesso con cui sono eseguiti: r. contabili, commerciali, [...] , di un matrimonio; r. di un automezzo, di un aeromobile, negli appositi registri; r. di un decreto ministeriale presso la Corte dei conti; r. di un atto, di un contratto, in diritto privato. In partic.: a. In fisica e nelle varie tecniche applicate ...
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placito
plàcito s. m. [dal lat. placĭtum, der. di placere «piacere»]. – 1. a. Opinione espressa da persona autorevole, soprattutto nel campo filosofico: i p. degli antichi filosofi. b. Nel medioevo, [...] deliberazioni più importanti due o tre volte all’anno, generalm. in maggio o in estate. b. Assemblea minore tenuta dai conti, o da chi in genere godeva della giurisdizione, innanzi alla quale si rendeva giustizia per gli uomini del distretto. 3. In ...
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break-even
‹brèik ìvën› locuz. ingl. [dalla locuz. verbale (to) break even «pareggiare i conti, chiudere in pareggio»], usata in ital. come s. m. – Nel linguaggio finanziario, break-even point o (in [...] forma parzialmente tradotta) punto di break-even, fatturato minimo che consente una situazione di pareggio tra i costi e i ricavi di un’impresa; il calcolo di tale fatturato serve a valutare la quantità ...
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regola
règola s. f. [dal lat. regŭla (der. di regĕre, propr. «guidare diritto»), che significò dapprima «assicella di legno, regolo» e per traslato «regola, norma»; cfr. regolo1 e, per l’analogia del [...] : si prendano alcune carte, di r. tre ...; in regola, in ordine, nelle condizioni e disposizioni prescritte: tenere i quaderni, i conti, le carte in r.; avere le carte in r., avere i documenti richiesti, e fig. avere i requisiti necessarî per qualche ...
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cottimiere
cottimière s. m. [der. di cottimo]. – In passato, chi provvedeva a rivedere i conti di un cottimo, nel senso di amministrazione consolare dei dazî. ...
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teleconsumatore
(tele-consumatore), s. m. Utente della televisione a pagamento; chi orienta i propri consumi in base alla pubblicità televisiva. ◆ Come sarà il calcio di [Rupert] Murdoch? Più ricco, [...] sperano i presidenti dei club coi conti malinconicamente in rosso. Più economico, auspica l’esercito dei teleconsumatori «paganti», cui s’affianca quanto meno incuriosito quello sommerso (e ancora più vasto) dei fruitori di schede-pirata. (Stefano ...
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matto1
matto1 agg. e s. m. (f. -a) [forse lat. tardo mattus, matus «ubriaco»]. – 1. a. ant. Stupido, stolto: così m. come egli è, senza alcuna cagione è ... fuori d’ogni misura geloso di me (Boccaccio). [...] : è una gabbia di matti, di un insieme di persone allegre, rumorose, estrose; fare il m., i m., darsi alla più sfrenata allegria; A conti fatti beati i matti (Giusti); i signori, chi più, chi meno, chi per un verso, chi per un altro, han tutti un po ...
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teleputer1
teleputer1 (Tele-puter), s. m. inv. Telefono cellulare dotato delle funzioni di un computer palmare. ◆ Non hanno ancora un nome. Qualcuno vorrebbe battezzarli teleputer, qualcun altro suggerisce [...] può risolvere anche problemi quotidiani. Sarebbe giusto garantire l’accesso alla semplice utenza» [Maurizio Gasparri intervistato da Paolo Conti]. (Corriere della sera, 13 giugno 2001, p. 9, Politica).
Composto dal confisso tele-2 aggiunto al s. m ...
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vedere
vedére v. tr. [lat. vĭdēre] (pres. indic. védo [letter. véggo, ant. o poet. véggio], védi [ant. véi, vé’], véde, vediamo [ant. o poet. veggiamo], vedéte, védono [letter. véggono, ant. o poet. [...] : non ne vedo la ragione; non vedo bene quali possano essere le sue intenzioni. Con uso assol.: vedo, comprendo, mi rendo conto (di quello che altri ha detto); vede meglio lui di tanti altri, ha migliore discernimento; con sign. più ampio: Dio vede ...
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Famiglia romana, discesa, a prescindere dalle origini leggendarie, dai conti di Segni. Il suo più illustre membro fu Giovanni Lotario, figlio di Trasimondo, eletto papa (Innocenzo III) nel 1198. Diversi suoi congiunti ebbero la tiara: Ugolino...
Famiglia veronese di origine feudale; avversaria dei Monticoli, ricchi mercanti: il contrasto si intrecciò alle vicende politiche del territorio circostante, per l'alleanza dei C. con gli Estensi e dei Monticoli con i da Romano. Il momento culminante...