o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero [...] . di pòsta) e di posticino (der. di pósto) hanno la stessa pronuncia, che è generalmente chiusa. L’ortografia italiana corrente, che rappresenta con la sola lettera o due vocali con valore distintivo (sia pure soltanto in posizione tonica), si presta ...
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presente1
preṡènte1 agg. e s. m. e f. [dal lat. praesens -entis, comp. di prae- «pre-» e ens entis part. pres. di esse «essere», con inserzione di -s- eufonica prob. per attrazione di absens «assente» [...] e futuro): il tempo p.; l’età p.; la p. settimana (più com. questa settimana); il p. anno (più com. il corrente anno, quest’anno); contemporaneo: la p. generazione; i miei protesti Udrà il mondo p., udrà il futuro (T. Tasso); attuale: la situazione ...
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derivatore
derivatóre agg. e s. m. [der. di derivare1]. – Nel linguaggio tecn., dispositivo, apparecchio che serve per effettuare una derivazione: canale d., che serve alla derivazione delle acque; circuito [...] o derivatore s. m., in elettronica e in partic. nei calcolatori analogici, circuito che trasforma una tensione o una corrente variabile nel tempo in altra che rappresenta la derivata temporale della prima. In elettrotecnica, come s. m., commutatore o ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui [...] a. In elettrotecnica, connessione di un circuito con un altro fatta con opportuni dispositivi, in modo che parte della corrente inizialmente fluente in quest’ultimo scorra nel primo; anche, il circuito stesso. Nella tecnica telefonica, linea (o altra ...
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viola1
vïòla1 s. f. [dal lat. viŏla, con spostamento d’accento]. – 1. a. Nome delle varie piante appartenenti all’omonimo genere, che comprende alcune centinaia di specie: sono quasi tutte piante erbacee [...] in luogo del nero che si usava in passato, negli uffici e nelle messe per i defunti. La squadra v., denominazione corrente (dal colore della maglia) della squadra di calcio della Fiorentina; anche come sost., invar., i tifosi di tale squadra e, come ...
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sabina
s. f. [dal lat. (herba) Sabina «erba proveniente dalla Sabina»]. – Arbusto o alberetto delle cupressacee (Juniperus sabina), che vive nell’emisfero boreale e, in Italia, sulle Alpi e sugli Appennini, [...] 4 file, e coccole rotonde, alla maturazione pendule e bluastro-scure; dalle foglie e dai rami si ottiene, per distillazione in corrente di vapore, un liquido incolore (olio di sabina), che col tempo diventa giallastro e viscoso, di odore sgradevole e ...
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quietanza
(ant. o pop. quetanza, quitanza; ant. quittanza) s. f. [dal fr. quittance (der. di quitter «dispensare da un pagamento»), da quitte «libero da un’obbligazione» (v. quitto), raccostato a quieto, [...] costituire la prova di una transazione o di una rinuncia alla maggiore somma alla quale egli aveva diritto; tassa sulle q., denominazione corrente ma impropria dell’imposta indiretta sui trasferimenti a titolo oneroso riscossa per mezzo del bollo. ...
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cervo
cèrvo s. m. (f. -a) [lat. cĕrvus, f. cĕrva]. – 1. a. Genere di ruminanti (lat. scient. Cervus) della famiglia cervidi, che vive con 15 specie (di cui la più nota è Cervus elaphus, in ital. c. nobile) [...] della fossa se n’avvede (prov.); cane agli sguardi e c. al core! (V. Monti). 3. Nelle gare di tiro, c. corrente, sagoma dell’animale che costituisce un bersaglio mobile su un binario orizzontale. ◆ Dim. cervétto, cervino, poco comuni; accr. cervóne. ...
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esaurimento
eṡauriménto s. m. [der. di esaurire]. – 1. a. L’atto, e più spesso l’effetto dell’esaurire, dell’esaurirsi: e. delle forze, dei capitali, di una vena d’acqua; vendita delle merci fino a e.; [...] qualsiasi stato caratterizzato da eccessiva faticabilità, incapacità di concentrazione, disturbi del sonno e irritabilità. Anche assol., nel linguaggio corrente: essere vicino all’e., avere l’e. o un e.; il fatto è ch’io ero malato per davvero ...
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esaurito
eṡaurito agg. [part. pass. di esaurire]. – Privato, vuotato di tutto il contenuto: pozzo e.; miniera e.; finito, consumato: i denari sono e.; pile e., che non danno più corrente elettrica; teatro [...] e., senza più posti disponibili; i posti a sedere sono tutti e., sono tutti occupati o venduti (e dall’uso di esporre in tali casi il cartello con la scritta tutto esaurito, la locuz. sostantivata in frasi ...
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Astronomia
Correnti stellari
Locuzione, oggi in disuso, introdotta agli inizi del Novecento da J.C. Kapteyn per descrivere il moto d’assieme di gruppi di stelle. Nel 1927 J.H. Oort interpretò questi moti come un effetto della rotazione differenziale...
Movimento milanese di critici e pittori che rifiutando il formalismo e la retorica del ‘Novecento’, con una precisa presa di posizione politica e morale, si volse, nella ricerca di un nuovo linguaggio, ai modi espressionistici. Fondato nel 1938...