sarcocefalo
sarcocèfalo s. m. [lat. scient. Sarcocephalus, comp. di sarco- e -cephalus «-cefalo», qui nel sign. di «capolino»]. – Genere di piante rubiacee con poche specie dell’Asia, Africa e Australia [...] grandi foglie coriacee e fiori bianchi, gialli, rossi o rosati, in densi capolini o in pannocchie; i frutti della specie Sarcocephalus esculentus, dell’Africa occid., sono commestibili, e la corteccia della pianta è usata quale tonico e febbrifugo. ...
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stress
〈strès〉 s. ingl. [propr. «sforzo»: dal fr. ant. estrece «strettezza, oppressione» (der. del lat. strictus «stretto»), e insieme aferesi di distress «angoscia, dolore»], usato in ital. al masch. [...] si configura in una serie di fenomeni neuro-ormonali fra i quali predomina l’intensa attività secretoria della corteccia surrenale. b. Nell’uso corrente, tensione nervosa, logorio, affaticamento psicofisico, e anche il fatto, la situazione e sim ...
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geoffrea
geoffrèa s. f. [lat. scient. Geoffraea (o Geoffroya), dal nome del medico fr. É.-F. Geoffroy (1672-1731)]. – Genere di piante leguminose papiglionacee dell’America tropicale, con poche specie [...] i cui semi, crudi, sono usati come antielmintico (così come la corteccia), mentre cotti sono commestibili. ...
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mercantile
agg. [der. di mercante]. – 1. a. In genere, che ha attinenza col commercio o serve al commercio (sinon. del più com. commerciale): attività m.; codice m., il codice di commercio; diritto m., [...] ’albero effettuata a mano con l’ascia, senza la formazione di spigoli vivi, ma con la sola asportazione di tutta la corteccia e di parte dell’alburno, usata soprattutto per gli elementi verticali dei ponteggi e per l’ossatura principale dei tetti; la ...
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disintegrazione
diṡintegrazióne s. f. [der. di disintegrare]. – 1. a. L’operazione di disintegrare, il processo di disintegrarsi, perdita dell’integrità; in partic., in fisica, processo, spontaneo oppure [...] anche usato come sinon. di decadimento. b. estens. Sminuzzamento di sostanze tenaci: d. della fibra del legno, d. d’una corteccia. 2. fig. a. Perdita della coesione, disgregazione: la d. di una società, di un’istituzione, di una classe sociale. Con ...
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cocillana
s. f. [dallo spagn. cocillana]. – Albero delle meliacee (Guarea rusbyi), della Bolivia, di cui è utilizzata la corteccia dei rami e del fusto per le sue qualità di espettorante ed emetico. ...
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officinale
agg. [der. di officina, nel sign. di «laboratorio farmaceutico»]. – Propr., che si produce in farmacia o è destinato alla farmacia. Il termine è usato soltanto nelle seguenti locuz.: piante [...] terapeutiche e, per tali proprietà, utilizzate anche nell’industria farmaceutica; droga o., la parte della pianta officinale (corteccia, radice, bulbo, foglie, semi, ecc.) contenente i principî attivi, e, talvolta, anche la sostanza che se ne ...
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sassafrasso
(o sassofrasso) s. m. [dal fr. sassafras, spagn. sasafrás, di etimo incerto]. – 1. In botanica, genere di piante lauracee (lat. scient. Sassafras), con poche specie, di cui una della Cina [...] albidum o Sassafras officinale), dell’America Settentr., alto una trentina di metri, di cui si usa in medicina la corteccia della radice (che è bruno-rossastra, di odore aromatico, simile a quello del finocchio) come diuretico e diaforetico e ...
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scortecciatore
scortecciatóre s. m. (f. -trice) [der. di scortecciare]. – Operaio che provvede alla selezione delle piante da scortecciare (siano o no abbattute), stima la qualità della corteccia, quando [...] essa costituisca merce per sé stante, e decortica i fusti per la loro stagionatura ...
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scortecciatrice
s. f. [der. di scortecciare]. – 1. Nell’industria della cellulosa, macchina per scortecciare i tronchi già tagliati a misura; è costituita essenzialmente da grossi cilindri rotanti aventi [...] parte della superficie laterale aperta per lasciar passare i pezzi di corteccia staccati dai tronchi; l’operazione è facilitata da abbondante irroramento con acqua e avviene principalmente per sfregamento dei tronchi tra di loro e contro le pareti ...
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Botanica
Parte periferica del fusto e della radice delle piante Si distinguono una c. primaria e una secondaria; la prima consta dei tessuti (parenchimi, tessuti meccanici ecc.) che stanno fra l’epidermide e l’endodermide (strato più interno...