scorticare
v. tr. [lat. tardo excŏrtĭcare, der. di cortex -tĭcis «corteccia», col pref. ex-] (io scórtico, tu scórtichi, ecc.). – 1. Levar via la pelle, scuoiare un animale, o più raramente una persona [...] come forma di tortura: s. un asino, un agnello; Marcantonio Bragadìn fu scorticato vivo dai Turchi. In antichi proverbî e modi prov.: la coda è la più cattiva a s., le maggiori difficoltà sono alla fine, ...
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vischio
vìschio (letter. o region. visco; ant. véschio, vésco) s. m. [lat. vĭscum]. – 1. a. Pianta legnosa delle lorantacee (Viscum album), alta di norma una cinquantina di centimetri, comune nell’Eurasia [...] Asia occid.: ha foglie caduche e piuttosto carnose, bacca rotondeggiante, gialla, con mesocarpo vischioso; dalle bacche e dalla corteccia si ricava la sostanza che serve, insieme a quella ottenuta dall’agrifoglio e da Viburnum lantana, a preparare la ...
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scorzare
v. tr. [der. di scorza] (io scòrzo, ecc.), ant. o region. – 1. Togliere, levare la scorza: più non potrei ... Né corteccia scorzar, né sveller ramo (T. Tasso); il tempo si manteneva sereno e [...] qualche operaio ne profittava per finir di s. gli ultimi elci (Deledda); nell’intr. pron., scorzarsi, perdere la scorza, scortecciarsi. 2. fig., poet. Privare della spoglia terrena, del corpo: Deh perché ...
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esoderma
eṡodèrma s. m. (o eṡodèrmide s. f.) [comp. di eso-2 e derma] (pl. -i, non com.). – In botanica, parte della corteccia primaria della radice formata da uno o più strati di cellule, immediatamente [...] sottostante all’epidermide che essa sostituisce quando questa si disfà o scompare ...
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tenebrionidi
tenebriònidi s. m. pl. [lat. scient. Tenebrionidae, dal nome del genere Tenebrio, che è dal lat. class. tenebrio «che sfugge la luce, amico delle tenebre»]. – Famiglia di insetti coleotteri [...] una vera e propria corazza, di colore scuro e poco appariscente; sono notturni, alcune specie sono volatrici e vivono a spese di sostanze vegetali e animali, nei boschi, sotto la corteccia degli alberi, nelle case, sulle sabbie dei deserti, ecc. ...
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nectandrina
s. f. [der. del nome del genere Nectandra, della famiglia lauracee, comp. del gr. νέκταρ «nettare» e -andro]. – Alcaloide della corteccia di beberu (Nectandra rodioei), sinon. di beberina. ...
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nectria
nèctria s. f. [lat. scient. Nectria, der. del gr. νήκτης «nuotatore»]. – Genere di funghi ascomiceti, con numerose specie, le quali, sotto la corteccia della pianta ospite, sviluppano gruppi [...] di periteci di color rosso mattone; alcune specie sono dannose agli alberi coltivati, causando processi necrotici a carico del legno ...
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alisia
alìṡia s. f. [lat. scient. Alyxia, nome di genere, sinon. di Gynopogon]. – Nome di alcune specie di piante apocinacee paleotropicali del genere Gynopogon, dalle quali si ricava la cosiddetta corteccia [...] di a., usata come febbrifugo e antidissenterico ...
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esostema
eṡostèma s. m. [lat. scient. Exostema, comp. di exo- «eso-2» (per gli stami sporgenti) e del gr. στῆμα «stame»]. – Genere di piante rubiacee, con qualche decina di specie, arbustive o arboree, [...] delle Antille e dell’America Merid., la cui corteccia (china falsa) era spesso usata come antifebbrile. ...
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buprestidi
buprèstidi s. m. pl. [lat. scient. Buprestidae, dal gr. βούπρηστις; v. bupreste]. – Famiglia di insetti coleotteri, comprendente specie di piccole o grandi dimensioni, allungate, con capo [...] piccolo, incassato nel protorace, ornate spesso di splendidi colori metallici. Le larve vivono scavandosi gallerie nella corteccia e nel legno degli alberi, di cui si nutrono; gli adulti si trovano nei boschi e nei campi. ...
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Botanica
Parte periferica del fusto e della radice delle piante Si distinguono una c. primaria e una secondaria; la prima consta dei tessuti (parenchimi, tessuti meccanici ecc.) che stanno fra l’epidermide e l’endodermide (strato più interno...