raggio
ràggio s. m. [lat. radius, in origine «bacchetta appuntita», poi «raggio luminoso; raggio d’una ruota (perché irradia dal centro come i raggi dalla sorgente di luce); raggio d’una circonferenza», [...] del fusto e della radice (r. midollari primarî) sono interposti tra i fasci conduttori, collegando il midollo con la corteccia, e che, nelle piante con accrescimento diametrico secondario, si allungano attraverso tutta la parte legnosa; sono invece r ...
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picchio2
pìcchio2 s. m. [lat. pīcus (che ebbe lo stesso sign.), con raccostamento a picchiare, o attrav. un dim. *picŭlus]. – 1. Nome comune di varî uccelli appartenenti alla famiglia dei picidi, di [...] ), becco forte e appuntito, lingua lunga ed estroflettibile, utilizzata per la cattura di insetti e larve sotto la corteccia degli alberi; hanno una coda lunga costituita di timoniere rigide o robuste, utilizzata come appoggio durante la salita sui ...
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incisione
inciṡióne s. f. [dal lat. incisio -onis, der. di incīdĕre «incidere2»]. – 1. a. L’operazione dell’incidere; taglio più o meno profondo, di solito netto e sottile e praticato con strumento tagliente [...] su una qualsiasi superficie e soprattutto su quella di un corpo animale o di un vegetale: i. di un ascesso; i. della corteccia di un albero (per farne colare la resina, il latice, ecc.); i. superficiale, profonda; i. lineare, in croce, ecc. In partic ...
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ibogaina
s. f. [der. di iboga]. – Alcaloide estratto dalla corteccia di iboga (Tabernanthe iboga e specie affini), dotato di azione neurotonica. ...
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curaro
s. m. [dal fr. curare, proveniente, attrav. lo spagn. e port. curare, da un nome indigeno diffuso con molte varianti nel caribico, tupi e guaranì]. – Veleno usato dagli indigeni dell’Amazzonia [...] e dell’Orinoco, i quali lo ricavano dalla corteccia di piante della famiglia loganiacee e menispermacee; si tratta, in genere, di un liquido di aspetto resinoide o sciropposo, di colore bruno e di sapore amaro, contenente numerosi alcaloidi. È dotato ...
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baobab
baobàb s. m. [dal fr. baobab, e questo dall’arabo bū ḥibab]. – Albero della famiglia bombacacee (Adansonia digitata), dell’Africa tropicale, con tronco gigantesco, non molto alto in confronto [...] peso di qualche kg, è pieno di una polpa farinosa, acidula, che serve a preparare bevande; i semi forniscono olio commestibile, la corteccia del fusto dà fibre per carta e cordami. I più grossi esemplari possono raggiungere l’età massima di 400 anni. ...
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pambotano
s. m. [da una voce messicana]. – Nome con cui è nota la corteccia della radice di una pianta leguminosa del genere calliandra, dotata di proprietà febbrifughe. ...
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addisonismo
s. m. [dal nome del medico ingl. Th. Addison (1793-1860)]. – In medicina, nome dato a quadri clinici di iposurrenalismo di entità più modesta del morbo di Addison; si distinguono forme di [...] a. primario, dovute a lesioni della corteccia surrenale, e forme di a. secondario, conseguenti a insufficiente secrezione di ACTH da parte dell’ipofisi. ...
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spongiforme
spongifórme agg. [comp. del lat. spongia «spugna» e di -forme]. – In medicina, di organo interno che per ragioni patologiche o degenerative abbia assunto aspetto spugnoso; in partic., encefalopatia [...] spongiforme, degenerazione della corteccia cerebrale, che assume aspetto spugnoso: genera demenza a rapida progressione; per encefalopatia spongiforme bovina, v. encefalopatia. ...
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spongiocito
s. m. [comp. del lat. spongia «spugna» e di -cito]. – In citologia, termine talora usato per indicare le cellule della zona fascicolare esterna della corteccia surrenale: la denominazione [...] fa riferimento ai numerosi alveoli, racchiudenti granuli di lipidi del loro protoplasma ...
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Botanica
Parte periferica del fusto e della radice delle piante Si distinguono una c. primaria e una secondaria; la prima consta dei tessuti (parenchimi, tessuti meccanici ecc.) che stanno fra l’epidermide e l’endodermide (strato più interno...