lacca3
lacca3 s. f. [dal lat. mediev. lacca, che è dall’arabo lakk, di origine pers.; cfr. sanscr. lākśā o rākśā]. – 1. a. Denominazione comune di sostanze colorate di varia origine; in partic., l. vegetale [...] (o l. del Giappone o anche, impropriam., gomma lacca), resina lattiginosa estratta per incisione dalla corteccia di alcune specie di Rhus (Rhus verniciflua o vernicifera, ecc.), che al contatto dell’aria si coagula imbrunendo; insolubile in gran ...
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quercia
quèrcia (tosc. quèrce) s. f. [lat. quercea, agg. femm. di quercus -us «quercia» (e da questo il nome lat. scient. del genere Quercus)] (pl. -ce, tosc. -ci). – 1. a. Nome delle piante del genere [...] quercia da sughero, durissimo, è usato per palificate di fondazione e travature, e soprattutto se ne adopera la corteccia che fornisce il sughero. c. Nel linguaggio giornalistico, la Quercia, il Partito democratico della sinistra (PDS), fondato nel ...
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quercitrone
quercitróne s. m. [dal fr. quercitron, e questo dall’ingl. quercitron, comp. del nome lat. scient. del genere Quercus (v. quercia) e ingl. citron «limone»]. – Albero delle fagacee (Quercus [...] dell’America Settentr. e scarsamente coltivato in Europa, che fornisce dalla parte più interna della scorza la cosiddetta corteccia di q., di colore giallo arancio, il cui principio attivo è costituito dalla quercitrina e dalla quale si ottiene ...
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ippocastano
(letter. ippocàstano) s. m. [comp. di ippo- e gr. κάστανον «castagno», perché si riteneva che i suoi frutti giovassero in qualche malattia dei cavalli]. – Albero maestoso della famiglia ippocastanacee [...] una capsula coriacea, aculeata, che contiene tre grossi semi con tegumento bruno lucente, simili a castagne, ricchi di amido. In tutte le parti della pianta, in partic. nella corteccia dei rami, si trova il glicoside esculina, usato come febbrifugo. ...
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ossicorticosterone
ossicorticosteróne s. m. [comp. di ossi-2 e corticosterone]. – In fisiologia, uno degli ormoni della corteccia surrenale. ...
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cerro
cèrro s. m. [lat. cĕrrus]. – Albero delle fagacee (Quercus cerris) che cresce nell’Europa merid., nella regione danubiana e nella penisola anatolica, alto da 2 a 25 m, con foglie oblunghe, ghianda [...] il frutto nell’autunno del secondo anno: il legname è usato come combustibile, le ghiande come alimento per i maiali; la corteccia e le cupole, ricche di tannino, servono per la concia delle pelli. ◆ Dim. cerracchi(u)òlo, cerro piuttosto piccolo e ...
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clorogenina
s. f. [comp. di cloro- e -geno, col suff. -ina]. – In chimica organica, alcaloide (detto anche alstonina) contenuto nella corteccia di una pianta del genere alstonia; è una polvere amorfa, [...] bruna, dotata di proprietà antipiretiche analoghe a quelle della chinina ...
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robinia
robìnia s. f. [lat. scient. Robinia, dal nome del giardiniere ed erborista fr. Jean Robin (1550-1628)]. – 1. Genere di piante leguminose papiglionacee con una ventina di specie dell’America Settentr. [...] varietà, per es., una inerme, una a rami pendenti, un’altra a fiori rosei anziché bianchi, ecc. Fornisce un legno molto resistente all’umidità, usato in ebanisteria, per palafitte di fondazione, ecc., mentre la corteccia si adopera in conceria. ...
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robitina
s. f. [der. di rob(inia)]. – Composto organico, principio tossico della corteccia di robinia, dotato di proprietà emetiche e purgative. ...
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cervelletto
cervellétto s. m. [dim. di cervello]. – 1. In anatomia, la porzione della massa encefalica che occupa la parte posteriore e inferiore della cavità cranica, unita alla restante massa dell’encefalo [...] da tre coppie di peduncoli: è costituita in superficie da sostanza grigia (corteccia cerebellare), in profondità da sostanza bianca (corpo midollare) che racchiude delle masse di sostanza grigia dette nuclei centrali. Nell’uomo ha forma ellissoidale ...
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Botanica
Parte periferica del fusto e della radice delle piante Si distinguono una c. primaria e una secondaria; la prima consta dei tessuti (parenchimi, tessuti meccanici ecc.) che stanno fra l’epidermide e l’endodermide (strato più interno...