parlare2
parlare2 v. intr. [lat. mediev. parabolare, *paraulare, der. di parabŏla (v. parola)] (aus. avere). – 1. a. Pronunciare suoni articolati, dire delle parole: il bambino comincia già a p., ha [...] parlano della sua improvvisa fortuna; ne ho già sentito p.; in giro se ne parla apertamente; si comincia a p. un po’ all’animo di qualcuno, cercare di commuoverlo. Anche con soggetto di cosa: musica che parla al cuore; un libro che parla alla fantasia ...
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mente
ménte s. f. [lat. mens mĕntis, affine al lat. meminisse e al gr. μιμνήσκω «ricordare»]. – 1. Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in partic. quelle [...] e con lo stesso sign.: la m. ch’è da sé perfetta (Dante); fig., è nella m. di Dio, di cosa che è di là da venire e sulla quale perciò non a. È assai com. l’uso della parola per indicare, in modo più o meno concr., la sede e l’attività del pensiero ...
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avere
1. MAPPA AVERE è uno dei verbi usati più spesso nella lingua italiana. Esprime fondamentalmente l’idea del possesso, con varie sfumature: può significare possedere sia cose materiali (a. una casa, [...] del possesso: avere può significare tenere (indovina cosa ho in mano), portare addosso (a. il cappello (a. molti sudditi; ha dieci impiegati alle sue dipendenze). 4. Se ha come oggetto un sentimento o una sensazione, avere significa provare, sentire ...
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fantasma
1. MAPPA Nel suo significato più generico, la parola FANTASMA indica un’immagine che non corrisponde alla realtà, cioè un’immagine illusoria, puro prodotto della fantasia (questi sono i fantasmi [...] fantasmi; l’apparizione di un f. a mezzanotte). 3. In senso figurato, un fantasma è una cosa o una persona che ha un titolo ma non ha l fantasma
credere ai fantasmi
essere il fantasma di sé stesso
governo fantasma
storia di fantasmi
vascello fantasma
...
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principio
1. MAPPA Il PRINCIPIO è l’azione, il fatto di cominciare, quindi l’inizio, l’avvio, specialmente di un periodo di tempo, di una stagione, un’età (l’incidente segnò il p. della guerra; il p. [...] prima fase di un’azione, di un fatto o, anche, la parte in cui una cosa comincia o che si incontra per prima (il p. del viaggio; il p di parti civili. Lo conoscevo bene e mi chiesi se sapesse anche solo il significato della parola principio.
Gianrico ...
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uscire
1. MAPPA Il verbo USCIRE significa, nel suo significato più generale, andare o venire fuori da un luogo o da un ambiente (u. di casa, dall’ufficio; u. da Roma, dall’Italia; u. di prigione; u. [...] contadina). 7. Quando il soggetto è una cosa, invece, uscire significa andare o venire fuori camicetta non esce) 9. oppure essere messo in vendita o venire pubblicato (è uscito il nuovo di mente
uscire di cervello, di sé, di senno, di testa
uscire ...
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usare
1. MAPPA Il verbo USARE significa fare uso, servirsi di qualcosa, o anche di qualcuno (u. il martello, il computer; sai u. questa stampante?; per consegnare il pacco possiamo u. il fattorino; [...] ; u. violenza a una donna, a sé stessi). 4. Usare, inoltre, può essere prende il significato di servirsi di una cosa, per lo più astratta (dovremmo u. di terra, dove, ogni tanto, si abbandonava, in una crisi di lunghissimo pianto: invano il dottore ...
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vuoto
1. MAPPA L’aggettivo VUOTO si riferisce a ciò che è privo di contenuto, che non contiene nulla (un vaso, un bicchiere v.; una scatola vuota); in particolare, può descrivere una casa non abitata [...] di dire
a mani vuote
a vuoto
fare il vuoto intorno a sé, farsi il vuoto intorno
mezzo vuoto
stomaco vuoto
testa vuota
vuoto a famigliari o in lavori di lusso inutile, apriva sempre più profondo nel mio cuore un vuoto che niuna cosa reale del mondo ...
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importanza
(ant. importànzia) s. f. [der. di importare1]. – 1. a. Propriam., il fatto d’importare a qualcuno, di stargli a cuore, di costituire per lui oggetto di grande o notevole interesse: non conviene [...] ’importanzia nostra ... Che punto vi fermiate a quella giostra (Ariosto). Nell’uso com., qualità intrinseca per cui una cosa, insé o negli effetti che ne possono seguire, ha qualche rilievo e merita considerazione: una questione d’i., importante; un ...
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volere2
volére2 v. tr. [lat. *vŏlēre, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo’], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, [...] , bisognerebbe dare almeno due mani; in questa cosa, a volere che effetto abbia, mi par da tenere questa via (Boccaccio); come inciso, e con solo valore ipotetico: volendo, si potrebbe (cioè: se proprio si fosse decisi, se si insistesse); a volere ...
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NOUMENO
Guido Calogero
. Termine filosofico, originario della filosofia platonica ma messo in uso specialmente da quella kantiana. Per Platone, νοεῖν ("intelligibili") o "intellette": participio presente passivo del verbo νοεῖν "intelligere")...
Potere di fatto sulla cosa che si esprime attraverso il compimento di atti corrispondenti all’esercizio di un diritto reale (art. 1140 c.c.), per cui un soggetto, indipendentemente dal fatto che sia o no titolare del diritto di proprietà o di...