autore
1. Si chiama AUTORE la persona che è all’origine di una cosa, che ne è artefice o che la promuove (a. di un progetto, di una proposta; autrice di una buona azione; gli autori dell’assassinio). [...] l’opera prodotta non è necessariamente artistica, ma comunque porta su di sé l’impronta della personalità di chi l’ha creata (una ricetta senza che venga indicata l’opera prodotta, allora in genere significa scrittore di opere letterarie (gli autori ...
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invidia
1. MAPPA L’INVIDIA è un sentimento spiacevole che si prova a causa di un bene o di una qualità che appartiene a un altro e che invece si vorrebbe per sé; è accompagnato spesso da rancore verso [...] . ogni volta che mi vedeva ben vestito; destare i. in qualcuno; il tarlo dell’i.). 2. Il termine invidia 3. Può avere, infine, un significato concreto, indicando la persona o la cosa che desta sentimenti di invidia (ha un figlio bello e bravo che è l ...
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pelle
1. MAPPA La PELLE è l’organo di rivestimento esterno del corpo dell’uomo e di diversi animali e, 2. per estensione, assume in molte espressioni il significato di vita, esistenza (lasciarci o rimetterci [...] termine può indicare anche la superficie, lo strato esterno di qualche cosa (p. grossolana, rustica, piana, liscia ecc.). 5. MAPPA tabacco, avevano le palme delle mani marroni e l’odore se lo portavano dietro più delle altre, perché a loro entrava ...
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timido
1. MAPPA Quando si riferisce a una persona o a un animale, l’aggettivo TIMIDO indica chi si impaurisce facilmente, e dimostra scarso coraggio (una timida fanciulla; le timide gazzelle; le pecore [...] ritenuti animali timidi). 2. MAPPA Se descrive una persona, il termine t.; è troppo t. per farsi avanti). 3. In quest’ultimo significato, la parola si usa anche con il t.). 4. Quando è riferito a una cosa, un’azione o un comportamento, l’aggettivo ...
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trovare
v. tr. [forse lat. pop. *tropare (der. del lat. tropus «tropo»), documentato nel lat. tardo contropare «esprimere con tropi»; cfr. fr. ant. trover (mod. trouver), provenz. trobar] (io tròvo, [...] dappertutto, ed è quindi facile trovarli quando occorrono. In partic., ritrovare cosa smarrita o che non si ricorda dove sia stata messa o lasciata: hai trovato gli occhiali?; non trovo più il mio portamonete; guarda se riesci a t. la mia penna. Di ...
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meraviglia
meravìglia (tosc. o letter. maravìglia) s. f. [lat. mīrabĭlia, propr. «cose meravigliose» (pl. neutro dell’agg. mīrabĭlis «mirabile, meraviglioso»), con alterazione della quantità e del timbro [...] grandi meraviglie. 2. a. Causa di meraviglia: intervenne cosa di gran maraviglia (Leopardi); non è m. se ..., non vi è ragione di meravigliarsene; in funzione di predicato, riferito a persona, cosa, situazione e sim. che desti grande ammirazione per ...
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guardare
v. tr. e intr. [dal germ. wardōn] (come intr., aus. avere). – 1. Dirigere gli occhi, fissare lo sguardo su qualche oggetto (non include necessariamente l’idea del vedere, in quanto si può guardare [...] il capo; g. innanzi e indietro, in qua e in là, in su e in giù, per tutti i versi; g. in giro, g. intorno a sé (diverso da guardarsi intorno, cercando di scoprire qualche cosa, di accertarsi, di mettersi in guardia contro eventuali pericoli, e sim ...
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tentare
v. tr. [lat. tĕmptare e tĕntare (prob. due verbi di diversa origine, confusisi già in latino)] (io tènto, ecc.). – 1. letter. a. Toccare leggermente: Io era in giuso ancora attento e chino, Quando [...] o minore forza per accertarsi di qualche cosa: prima di salire, tenta i rami se sono resistenti; sovra quella [scheggia] poi , o la fortuna. Con un compl. ogg. indicante la cosain cui si vorrebbe riuscire: i prigionieri tenteranno la fuga; domani ...
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primo
agg. [lat. prīmus, superl. dell’avv. e prep. ant. pri «davanti», da cui anche il compar. prior]. – 1. Numerale ordinale (indicato con 1° se si utilizzano cifre arabiche, oppure con il numero romano [...] 2 c). Sempre alludendo a priorità ideale, nelle locuz. avv. per p. cosa, in p. luogo, e sim., con cui si suole enunciare l’affermazione o il in p. luogo dobbiamo provvedere alla nostra sicurezza, poi, se possibile, penseremo al resto. 5. a. In ...
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levare
v. tr. [lat. lĕvare «alleviare, alleggerire, alzare», der. di lĕvis «leggero»] (io lèvo, ecc.). – 1. a. Lo stesso che alzare, nel suo primo e più generico sign., cioè sollevare in alto: l. le [...] ; l. di peso, alzare in un solo colpo persona o cosain modo che non tocchi terra. In qualche caso, indica la capacità di per mare a Roma (G. Villani); nessun m’è fatto oltraggio, Se quei che leva quando e cui li piace, Più volte m’ha negato ...
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NOUMENO
Guido Calogero
. Termine filosofico, originario della filosofia platonica ma messo in uso specialmente da quella kantiana. Per Platone, νοεῖν ("intelligibili") o "intellette": participio presente passivo del verbo νοεῖν "intelligere")...
Potere di fatto sulla cosa che si esprime attraverso il compimento di atti corrispondenti all’esercizio di un diritto reale (art. 1140 c.c.), per cui un soggetto, indipendentemente dal fatto che sia o no titolare del diritto di proprietà o di...