quale
agg. e pron. [lat. qualis]. – Indica, con valore interrogativo e relativo, singoli elementi (cose, persone, animali, ecc.), o categorie di elementi, in relazione alla qualità per cui si caratterizzano [...] ). Ant. come equivalente di un chi interrogativo: Meuccio destatosi disse «Qual se’ tu?» (Boccaccio). b. In interrogazioni indirette: Ahi quanto a dir qual era è cosa dura Esta selva selvaggia (Dante); dimmi quale strada farai; vorrei sapere per ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e [...] a m. di cintura, ecc.; la donna ... per m. di diporto se n’andò alla piccola casetta di Federigo (Boccaccio), facendo mostra di andare a è veramente buffo; rimasto solo a quel m., che cosa poteva fare? c. In m. che, in m. da, di m. che (o dimodoché), ...
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aspettare
v. tr. [lat. exspĕctare «aspettare», incrociato con aspĕctare «guardare attentamente»] (io aspètto, ecc.). – 1. Essere con la mente e con l’animo rivolti a persona che deve arrivare o a cosa [...] Ripromettersi o sperare di avere, di ricevere, di ottenere qualche cosa: Donne, da voi non poco La patria aspetta (Leopardi una volta per tutte di andare in pensione (Claudio Piersanti); sono cose che càpitano quando nessuno se l’aspetta; da un tipo ...
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ricevere
ricévere v. tr. [lat. recĭpĕre, comp. di re- e capĕre «prendere»]. – 1. Prendere ciò che viene dato (oppure consegnato, mandato, recapitato, somministrato, trasmesso) o che si porge da sé; è [...] titolo o lo scopo per cui la cosa viene data: r. in consegna, in deposito, in prestito, in pegno; r. in cambio; r. in dono, in regalo; r. in premio; r. in compenso, come stipendio o salario; ho ricevuto in consegna una valigia; ricevette alcuni libri ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: [...] v., e precisando: di grande v. estetico, artistico, documentario. b. Importanza che una cosa, materiale o astratta, ha, sia oggettivamente insé stessa, sia soggettivamente nel giudizio dei singoli: i giovani non possono comprendere interamente il v ...
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segreto1
segréto1 (letter. o dial. secréto) agg. [lat. secrētus, propr. part. pass. di secernĕre «separare, appartare»]. – 1. letter. Appartato, nascosto, che si tiene o viene tenuto in disparte: Ora [...] alla legge, per difendere lo stato e le istituzioni da eventuali nemici esterni e interni. Più genericam., di cosa tenuta celata (insé o nella sua reale natura): formula s.; armi s.; talora più vicino a riservato: è una notizia s., segretissima ...
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cascare
v. intr. [lat. *casicare, der. di cadĕre «cadere»] (io casco, tu caschi, ecc.; aus. essere). – Lo stesso che cadere, ma più familiare e più espressivo, e perciò usato spec. in alcune locuz. e [...] cascarci, cadere in un tranello: c’è cascato, finalmente!; non cascherà poi il mondo, non è poi cosa tanto grave ( cercando di vincere il proprio e l’altrui ritegno a fare qualche cosa); nemmeno se cascasse il mondo, ...
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per
pér prep. [lat. pĕr]. – Come le altre prep. proprie, può fondersi con l’articolo determinativo per dare luogo alle prep. articolate, raramente usate, pel (per il), pei o pe’ (per i), e ad altre, [...] di questa lancia per lo petto fu una cosa (Boccaccio); essere per via, non essere ancora arrivato; in usi fig.: le rette che passano per tutti l’avevano (o lo tenevano) per un sant’uomo; se continui a parlare così, ti prenderanno per matto; mi prendi ...
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perdonare
v. tr. e intr. [lat. mediev. perdonare, der. del lat. class. condonare «condonare» per sostituzione di prefisso] (io perdóno, ecc.). – 1. tr. a. Non tenere in considerazione il male ricevuto [...] vendetta, alla punizione, a qualsiasi possibile rivalsa, e annullando insé ogni risentimento verso l’autore dell’offesa o del danno; si costruisce per lo più con il compl. oggetto della cosa che rappresenta il male commesso e il dativo della persona ...
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dare2
dare2 v. tr. [lat. dare] (pres. do 〈dò〉 o dò [radd. sint.], dai o dài, dà, diamo, date, danno o dànno; imperf. davo, davi, ecc.; pass. rem. dièdi o dètti, désti, diède [poet. diè] o dètte, démmo, [...] Concedere, accordare: d. vacanza; d. il permesso di fare una cosa; d. facoltà di appello; d. il proprio appoggio, la propria diede l’occasione, se si desse la combinazione ...; può darsi che ..., è probabile (anche assol., in risposte: «Credi ...
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NOUMENO
Guido Calogero
. Termine filosofico, originario della filosofia platonica ma messo in uso specialmente da quella kantiana. Per Platone, νοεῖν ("intelligibili") o "intellette": participio presente passivo del verbo νοεῖν "intelligere")...
Potere di fatto sulla cosa che si esprime attraverso il compimento di atti corrispondenti all’esercizio di un diritto reale (art. 1140 c.c.), per cui un soggetto, indipendentemente dal fatto che sia o no titolare del diritto di proprietà o di...