calamita
s. f. [forse alteraz. del gr. καδμεία; v. calamina]. – 1. Corpo magnetizzato, avente cioè la proprietà di attrarre limatura di ferro, sinon. quindi di magnete, che è il termine preferito nel [...] a ferro di cavallo, a sbarra, ecc. 2. fig. Riferito a persona o cosa che ha la forza di attrarre a sé: ci dev’essere la c. in o la cosa stessa: veggio trarmi a riva Ad una viva dolce c.! (Petrarca, con allusione a Laura); questa nostra città, c ...
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indegno
indégno agg. [lat. indĭgnus, comp. di in-2 e dignus «degno»]. – 1. Di persona, non degno, non meritevole: ebbe il premio benché ne fosse i.; è i. della nostra fiducia; lo dichiararono i. di far [...] diritto canonico, si dice in partic. di persona che non è moralmente degna di ricevere sacramenti o benefici ecclesiastici. 2. Di cosa: a. letter. Non meritato, ingiusto: Qual Scizia m’assicura o qual Numidia, S’ancor non sazia del mio esilio indegno ...
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opporre
oppórre (ant. oppónere) v. tr. [dal lat. opponĕre, comp. di ob- e ponĕre «porre», rifatto secondo porre] (io oppóngo, tu oppóni, ecc.; coniug. come porre). – 1. Porre contro, per impedire, per [...] pertinente, o non sia seguita la procedura, e sim.). Con soggetto di cosa: all’attuazione del progetto si oppongono forti ostacoli; ci sono ragioni serie che si oppongono alla nostra partenza; il destino si è opposto alla loro felicità. 3. Con sign ...
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dipartire
v. tr. e intr. [comp. del pref. di-1 e partire] (io diparto, ecc.; nel sign. 1 a, anche dipartisco, dipartisci, ecc.), letter. – 1. a. ant. Dividere una cosa in parti; scompartire, distribuire. [...] b. Dividere una cosa da un’altra, allontanare una persona da un luogo o da altra persona: mal segue quello Sempre chi la giustizia e lui diparte (Dante); ombre mostrommi ... Ch’amor di nostra vita dipartille (Dante). 2. intr. pron. Allontanarsi, ...
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decidere
decìdere v. tr. [lat. decīdĕre, comp. di de- e caedĕre «tagliare», propr. «tagliar via»] (pass. rem. deciṡi, decidésti, ecc.; part. pass. deciṡo). – 1. a. Risolvere, definire pronunciando un [...] . la partenza; la data delle nozze non è stata ancora decisa. d. intr. (aus. avere) Stabilire in modo definitivo: è lui che decide della nostra sorte. Riferito a cosa, avere valore determinante: questo non decide di nulla; un tentativo che può d. del ...
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morte
mòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un [...] passare o tornare da m. a vita, sentirsi quasi rinascere per qualche cosa che rechi improvviso sollievo; per lo più iperb., è questione di vita o linguaggio com.: Laudato si’, mi Signore, per sora nostra Morte corporale (s. Francesco); Morte, tu mi ...
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sorte1
sòrte1 s. f. [lat. sŏrs sŏrtis]. – 1. Forza che regola o s’immagina regolare in modo imprevedibile le vicende umane, senza che la volontà degli uomini possa nulla contro di essa: la s. ha voluto [...] Del vecchio Celio (Poliziano); per estens., con riferimento a cosa, per indicarne l’esito, la riuscita positiva o negativa: già quale sarà la mia s.; non hai il potere di decidere tu della nostra s.; prov., fino alla morte non si sa la sorte, non si ...
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arbitro
àrbitro s. m. [dal lat. arbĭter -tri]. – 1. Chi, o che, ha libertà di fare o non fare una cosa, di decidere o disporre di una cosa secondo la propria volontà: sei a. di fare ciò che vuoi; il [...] destino è a. delle vicende umane; quindi, giudice inappellabile, padrone assoluto: essere a. di vita e di morte; era lui l’a. della nostra sorte. 2. Chi dà norma, chi regola un costume, un’abitudine e sim.: l’uso è l’a. della lingua; a. d’eleganza, o ...
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saldo1
saldo1 agg. [prob. incrocio del lat. solǐdus «solido» con valǐdus «forte, resistente»]. – 1. a. ant. Compatto, intero, senza incrinature o rotture: il doglio mi par ben s. (Boccaccio). Consistente, [...] che ha corpo e sostanza materiale, palpabile: Quan-d’io dismento nostra vanitate, Trattando l’ombre come cosa salda (Dante). Anche, massiccio: Vogliam, per sempiterna tua memoria, Un simulacro farti d’oro saldo (Pulci); o di un solo pezzo, monolitico ...
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vece
véce s. f. [lat. vĭcis, genit. (accus. vĭcem, abl. vĭce; non è documentato il nomin.), «vicenda, cambio, sorte»]. – 1. ant. o poet. Vicenda, mutazione, avvicendamento: I miserandi avanzi che Natura [...] di, in luogo, al posto di, accennando a persona o cosa che svolga una determinata funzione in sostituzione di un’altra. Con (Dante); meno comune con i possessivi delle tre persone plurali (in nostra, in vostra vece, in vece loro, per invece di noi, ...
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Cosa nostra
Còsa nòstra. – Associazione criminale di tipo mafioso, nata in Sicilia nel 19° secolo e sviluppatasi dopo l'Unità d'Italia e la fine della Seconda guerra mondiale. Dopo il 2000 C. n. è stata pesantemente colpita da arresti e condanne...
Piero Innocenti
‘La Cosa nostra’ (Lcn) continua a essere la più potente, diffusa e temibile organizzazione criminale negli Usa, al primo posto per fatturato nella classifica mondiale delle mafie. Ha collegamenti stabili con altre organizzazioni...