spiegare
v. tr. [lat. explĭcare; v. esplicare, che ne rappresenta la derivazione dotta] (io spiègo, tu spièghi, ecc.). – 1. a. Svolgere, distendere ciò che era ripiegato o avviluppato, in modo che l’intera [...] e per esteso: diradatasi la nebbia, si spiegò alla nostra vista un’ampia vallata; vede spuntar l’angolo del è una vera prepotenza, non so se mi spiego. Con riferimento a cosa (come soggetto), essere evidente, palese: è un fatto che si spiega ...
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battere
bàttere v. tr. e intr. [lat. tardo battĕre, dal lat. class. battuĕre]. – 1. tr. In genere, colpire ripetutamente con le mani o con altro arnese: a. In senso proprio: b. qualcuno, picchiarlo, [...] colpire ripetutamente con proiettili: i mortai nemici battevano le nostre trincee; le navi battevano le mura della città. del corpo, ha varî usi e sign.: a. B. in qualche cosa, urtare, cozzare con violenza e per lo più incidentalmente: ha battuto il ...
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comprendere
comprèndere v. tr. [lat. comprehendĕre e comprendĕre, comp. di con- e pre(he)ndĕre «prendere»] (coniug. come prendere). – 1. a. Contenere in sé, abbracciare, racchiudere: Luce e amor d’un [...] virtù nostra comprenda (Dante). In partic., accogliere nella mente, nell’intelletto, afferrare il senso di qualche cosa, di averlo offeso; far c. l’importanza, la gravità di qualche cosa; ho letto tutto ma non ho compreso nulla; usato assol.: spero ...
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trattenere
trattenére v. tr. [comp. di tra- e tenere] (coniug. come tenere). – 1. a. Far restare qualcuno, fare in modo che rimanga, che non se ne vada: il direttore mi ha trattenuto per oltre mezz’ora; [...] insieme; vorrei trattenermi su un altro aspetto della nostra ricerca; fermarsi: quanto tempo ti tratterrai qui a ; tentò di gettarsi nel fiume ma è stato trattenuto; non so che cosa mi trattenga dal dirgli il fatto suo. b. fig. Frenare, contenere ...
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significare
v. tr. [dal lat. significare, comp. di signum «segno» e tema di facĕre «fare»] (io signìfico, tu signìfichi, ecc.). – 1. a. letter. Esprimere per mezzo del linguaggio, a voce o per scritto, [...] gli è gradita; il ritardo nel rispondere alla nostra offerta può s. sia interesse sia disinteresse; comuni trascorsi insieme non hanno significato nulla per te?; una persona, una cosa che non significa nulla (cfr. insignificante). ◆ Part. pres. ...
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invitare1
invitare1 v. tr. [dal lat. invitare, di etimo ignoto]. – 1. a. Chiamare gentilmente una persona in casa nostra, offrendole ospitalità, ecc., o proporle di venire in altro luogo, per partecipare [...] , a una cerimonia; i. a (partecipare a) un convegno, a una tavola rotonda. 2. estens. a. Pregare, chiedere di fare qualche cosa: il direttore lo invitò a passare nel suo ufficio; sono stato invitato a tenere una conferenza, un corso di lezioni. Fig ...
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ultimo
ùltimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. ultĭmus, superlativo, der. di ultra «oltre»]. – 1. a. Che è in fondo a una sequenza formata da un numero qualsivoglia di elementi; che in una sequenza ordinata [...] ’u. occhiata al panorama, dare ancora un’occhiata. Di cosa o persona cui si ricorre in caso di estrema necessità: questa la quale non abbiamo altre possibilità di riuscire nel nostro intento; tu sei la nostra u. speranza; anche la Speme, Ultima Dea, ...
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effetto
effètto s. m. [dal lat. effectus -us, der. di efficĕre «compiere», comp. di ex- e facĕre «fare»; nel sign. 4, è un calco del fr. effets, e sono dovuti a influenza francese anche altri usi di [...] dal fatto che nello spettro di galassie distanti dalla nostra è rilevabile uno spostamento verso il rosso, cioè verso ragione e di legge. d. Realizzazione, compimento: dare e. a una cosa, metterla in atto, darle esecuzione (per es., dare e. a una ...
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saputellismo s. m. (fam., iron.) L’atteggiamento di chi, come un ragazzo che vuole mostrare con arroganza di saperne quanto gli adulti, sfoggia la propria presunta competenza, erudizione e simili. ♦ Con [...] , forma diminutivale sostantivata dell’agg. saputo, con l’aggiunta del suffisso -ismo.
Già attestato nel volume di racconti di Giorgio Torelli I giorni della merla. Cosanostra n. 3, Rusconi editore, 1977, p. 46 («il saputellismo socialista»). ...
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grosso1
gròsso1 agg. [lat. tardo grŏssus]. – 1. In senso relativo, di oggetto che ha una certa grossezza (la quale è precisata da un’espressione numerica, o è genericamente determinata da un avverbio [...] da g. paghe (Manzoni). i. In confronto (per lo più sottinteso) ad altra cosa analoga di minore grossezza: dito g., l’alluce e, meno com., il pollice; i mercatanti sanno fare, per quali ragioni la nostra [fede] era migliore che la giudaica (Boccaccio ...
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Cosa nostra
Còsa nòstra. – Associazione criminale di tipo mafioso, nata in Sicilia nel 19° secolo e sviluppatasi dopo l'Unità d'Italia e la fine della Seconda guerra mondiale. Dopo il 2000 C. n. è stata pesantemente colpita da arresti e condanne...
Piero Innocenti
‘La Cosa nostra’ (Lcn) continua a essere la più potente, diffusa e temibile organizzazione criminale negli Usa, al primo posto per fatturato nella classifica mondiale delle mafie. Ha collegamenti stabili con altre organizzazioni...