ultimo
1. MAPPA L’aggettivo ULTIMO qualifica qualcuno o qualcosa che è in fondo a una sequenza, cioè che non è seguito da altri (l’u. gradino di una scala; arrivare, classificarsi u.; parlò per u.; [...] Ecco che ho registrata l’origine della sozza abitudine e (chissà?) forse ne sono già guarito. Perciò, per provare, accendo un’ultima sigaretta e forse la getterò via subito, disgustato.
Italo Svevo,
La coscienza di Zeno
Vedi anche Finire, Solo, Unico ...
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turbare
1. MAPPA TURBARE significa compromettere la serenità di una persona, provocandole uno stato di agitazione (t. l’anima, la coscienza, l’immaginazione, la fantasia; quelle parole l’avevano profondamente [...] turbata), 2. oppure modificare una situazione di normalità e tranquillità (t. la pace, l’ordine, la pubblica quiete, la disciplina); può anche avere il senso di offuscare, cioè rendere meno puro o meno ...
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triste
1. MAPPA L’aggettivo TRISTE, riferito a una persona, indica chi si trova in uno stato mentale ed emotivo negativo a causa di un dolore o di una preoccupazione (anche non chiaramente definiti), [...] mio dolore essa si ricompose e si mise a guardarmi commossa, riflettendo intensamente. Il suo sguardo somigliava ad una carezza che non mi faceva piacere.
Italo Svevo,
La coscienza di Zeno
Vedi anche Allegria, Amaro, Felice, Ridere, Sentimento, Solo ...
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tribunale
1. MAPPA Si chiama TRIBUNALE il luogo, chiamato anche palazzo di giustizia, dove hanno sede gli organi giudiziari e dove i giudici esercitano il loro ruolo (andare in t.; le sale, i corridoi [...] conto del proprio operato e della propria condotta morale per essere giudicati (il t. di Dio; il t. della coscienza; il t. dell’opinione pubblica).
Parole, espressioni e modi di dire
tribunale amministrativo regionale
tribunale della Sacra Romana ...
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vivere
1. MAPPA Quando il soggetto è l’uomo, il verbo VIVERE significa essere in vita e condurre la propria esistenza (ha vissuto settant’anni; visse dal 1821 al 1904; Leonardo visse a lungo a Milano; [...] e non vivere per mangiare
Citazione
Ma ti darò un consiglio, io che ho vissuto tanto:
L’opera è più gloriosa, scompagnata dal vanto.
Giuseppe Giacosa,
Una partita a scacchi
Vedi anche Biologia, Coscienza, Esistere, Esperienza, Morte, Nascere, Vita ...
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cainismo s. m. 1. In etologia, in alcune specie di animali, in particolare tra gli uccelli, l’aggressione e l’uccisione, nel periodo postnatale, del fratello più giovane o più debole da parte del fratello [...] che con molto spavento e molta scorta: se il cainismo generato dalla guerra è un freno, questo è freno di coscienza socialista». Guido Manacorda, nel Corriere della sera del 16 dicembre 1941, in un articolo intitolato I feticci della massoneria, p ...
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iperoggetto s. m. Oggetto o evento le cui enormi dimensioni spaziali e temporali, congiunte alla pluralità di forme con cui si manifesta, lo rendono non direttamente esperibile come unicità concreta (l’esempio [...] un «oggetto» sia. L’esempio più drammatico è senza dubbio il riscaldamento globale, che a sua volta costringe l’essere umano a prendere coscienza che «non c’è un fuori» e che la nostra esistenza si svolge di fatto all’interno di una continua serie di ...
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generazione post loc. s.le f. La generazione delle persone che, nate da un genitore straniero su due o da due genitori stranieri, rivendicano un’identità culturale diversa da quella trasmessa dagli stereotipi [...] e sorelle maggiori, mettendola dentro un discorso più ampio. Nel suo caso, il corpo, il femminismo, il patriarcato e la coscienza di sé rafforzata da movimenti come Black Lives Matter. (Francesca Caferri, Venerdì di Repubblica, 17 giugno 2022, p. 50 ...
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occupabile agg. Che, chi è disponibile per un’occupazione, per un lavoro. ♦ Nello stato di diritto non deve essere dato ad alcuno di pretendere l'introduzione di modifiche o deroghe all'ordine giuridico [...] il 3 per cento della popolazione occupabile, genera preoccupazioni e sollecita le forze produttive, nessuna esclusa, ad una seria presa di coscienza. (Ugo Baduel, Unità, 23 luglio 1985, p. 4, Dibattiti) • Ma se si guarda all’ultima riga della tabella ...
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Schadenfreude (schadenfreude) s. f. inv. Il piacere maligno che si prova di fronte agli insuccessi e alle sfortune altrui. ◆ Non vi può essere né vi è una briciola di Schadenfreude (parola tedesca intraducibile [...] e Riviste): «Schadenfreude – ha scritto Lenotre – vuol dire gioia di nuocere, o, più esattamente, il piacere che procura la coscienza di aver fatto del male agli altri. Lo Schadenfreude è quindi un sentimento psichico e poiché esso deriva dalle basse ...
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Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori.
Diritto
Libertà di c. Diritto di sentire e professare opinioni e fedi religiose...
È la consapevolezza che il soggetto ha del suo oggetto, e non può separarsi da quella che il soggetto ha di sé come oggetto. Il problema della sua interpretazione filosofica viene in primo piano nella filosofia moderna, con Campanella e Cartesio;...