animoso
animóso agg. [dal lat. animosus, der. di anĭmus nel senso di «coraggio, ardimento»]. – 1. Pieno di coraggio, ardimentoso, audace: spirito a.; a. coscienza; gioventù a.; ove speme di gloria agli [...] animosi Intelletti rifulga ed all’Italia (Foscolo); anche d’azione o comportamento che rivela coraggio, fermezza: l’a. impresa; una decisione a.; l’a. fede dei martiri; uno, in cui un amore della giustizia ...
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empowerment
s. m. inv. Accrescimento di potere, miglioramento. ◆ I Governi devono anche assicurare che la crescita e i mercati lavorino a favore dei poveri, attraverso tre tipi di processi, guidati dai [...] di poteri. Ogni cittadino, ogni sindaco deve sapere che, da solo, può contribuire alla rivoluzione. Non basta certo la coscienza del singolo - il governo comune dei mali è più che mai indispensabile - ma con piccoli gesti si può estendere l ...
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elasticita
elasticità s. f. [der. di elastico]. – 1. Proprietà dei corpi di subire, sotto l’azione di determinate sollecitazioni, deformazioni che scompaiono, più o meno completamente, al cessare delle [...] motore dotato di buona e. e ripresa. 3. fig. a. Mobilità intellettuale, arrendevolezza morale: l’e. della mente, della coscienza; e. di una legge (o di un regolamento), possibilità di essere variamente interpretata ed applicata. b. In senso più ampio ...
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elastico
elàstico agg. e s. m. [dal lat. mod. (sec. 16°) elasticus, nell’espressione vis elastica «forza propulsiva» (dell’atmosfera), adattam. del gr. tardo ἐλαστικός «agitatore», der. di ἐλαύνω «spingere, [...] facoltà intellettuali o morali, o al comportamento, indica mobilità, pieghevolezza, e sim.: ingegno e., vivace, pronto; morale, coscienza e., cedevole, accomodante; risposta e., ambigua; parole e., che si possono interpretare come si vuole. c. Nel ...
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geloplegia
geloplegìa s. f. [comp. del gr. γέλως «riso» e -plegia]. – Rara forma morbosa, causata da un accesso di riso e detta anche paralisi da riso, consistente in una improvvisa diminuzione del tono [...] muscolare con perdita della coscienza (è da alcuni interpretata come manifestazione di epilessia temporale). ...
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mentire
v. intr. e tr. [lat. tardo mentire, class. mentiri, der. di mens mentis «mente»; propr. «inventare con la mente» e quindi «fingere»; cfr. gli analoghi sign. del lat. fingĕre «plasmare, inventare, [...] m. a sé stesso, cercare di convincersi a credere cosa che si sa non poter essere vera; mentiva sapendo di mentire, con piena coscienza e intenzione; tu menti ch’io abbia mentito (Manzoni, il quale osserva che questa era la risposta di prammatica fra ...
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ossessionare
v. tr. [der. di ossessione] (io ossessióno, ecc.). – Tormentare con insistenza l’animo, la coscienza, la volontà di una persona, fino a costituire per essa un incubo, una preoccupazione [...] angosciosa e sim.: un’idea, un pensiero che mi ossessiona; essere ossessionato da un’immagine, da un ricordo, dal sospetto, dalla gelosia, dalla brama di guadagno. In senso fig., infastidire, importunare ...
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avvertenza
avvertènza s. f. [der. di avvertire]. – 1. a. Atto dell’avvertire, dell’avere coscienza di una cosa, soprattutto nella locuz. fare a. a una cosa, badarci, porvi mente: fate a. a ciò che vi [...] dico; non facevo a. a ciò che accadeva intorno a me. b. Più spesso, attenzione, cura, cautela: procedere con molta a.; fare, usare a.; fa’ bene a. nel maneggiare quell’arma; abbi l’a. di chiudere bene ...
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avvertire
v. tr. [dal lat. advertĕre, propr. «volgere l’animo, la mente», con mutamento di coniugazione] (io avvèrto, ant. o raro avvertisco, ecc.). – 1. Acquistare coscienza di qualche cosa, accorgersi: [...] a. un dolore al fianco; a. la stanchezza, il disagio; a. un odore, un rumore strano; avvertì che qualche cosa di nuovo stava per accadere; non avevo avvertito ch’era passata l’ora. Quindi osservare, notare: ...
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avvilire
v. tr. [der. di vile] (io avvilisco, tu avvilisci, ecc.). – 1. Rendere vile, spregevole, abbassare moralmente: non c’è cosa che più avvilisca l’uomo quanto la bugia (Settembrini); nessuna arte [...] . 2. Umiliare, mortificare: a. con un rimprovero, con un rifiuto, col proprio disprezzo; o scoraggiare, sfiduciare: la coscienza della propria inferiorità lo avviliva. Intr. pron., perdersi d’animo, scoraggiarsi: si avvilì molto per quella bocciatura ...
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Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori.
Diritto
Libertà di c. Diritto di sentire e professare opinioni e fedi religiose...
È la consapevolezza che il soggetto ha del suo oggetto, e non può separarsi da quella che il soggetto ha di sé come oggetto. Il problema della sua interpretazione filosofica viene in primo piano nella filosofia moderna, con Campanella e Cartesio;...