ipseita
ipseità s. f. [dal lat. mediev., scolastico, ipseitas, der. di ipse «(sé) stesso»]. – In filosofia, genericam., principio che afferma l’identità dell’essere individuale con sé stesso, detto soprattutto [...] di esseri dotati di coscienza. ...
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minuzioso
minuzióso agg. [der. di minuzia]. – Di persona che per coscienza, per scrupolo, per pedanteria, bada a tutte le minuzie, o che nella sua attività rivolge una cura attenta anche ai minimi particolari: [...] giudice, critico, esaminatore m.; operaio, artigiano m.; analogam., carattere m., indole minuziosa. Di cosa, fatta o eseguita con molta (o con troppa) cura delle minuzie, assai particolareggiata: fare ...
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inmiarsi
inmïarsi (o immïarsi) v. rifl. [der. dei pron. pers. me, mi], poet. ant. – Penetrare profondamente con la mente nella mia coscienza, nel mio spirito; verbo coniato da Dante (come inleiarsi, [...] inluiarsi, intuarsi): Già non attendere’ io tua dimanda, S’io m’intuassi, come tu t’inmii (o, secondo altra lezione, immii; Par. IX, 80-81), se io potessi con la mia mente penetrare in te come tu penetri ...
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consiglio
consìglio s. m. [lat. consĭlium, della stessa radice di consulĕre «consultare»]. – 1. Suggerimento che si dà a una persona per risolvere i suoi dubbî o per esortarla a fare o non fare una cosa, [...] du roi), alto collegio che, nello stato assoluto francese, consigliava il sovrano sugli affari più importanti; il C. di coscienza (fr. Conseil de conscience), creato in Francia nel sec. 17° e soppresso nel 1718, che assisteva il re nella direzione ...
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stratificare
v. tr. [dal lat. degli alchimisti stratificare, der. di stratum «strato»] (io stratìfico, tu stratìfichi, ecc.). – Disporre a strati, per lo più orizzontali; nell’intr. pron., stratificarsi, [...] disporsi a strati, anche in senso fig.: esperienze che si stratificano nella coscienza; culture diverse che si sono stratificate in un territorio; il loro odio ... si andava accumulando e stratificando (Carlo Sgorlon). ◆ Part. pass. stratificato, ...
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brusco1
brusco1 agg. [der. di brusca1, o da brusco3 «pungitopo»] (pl. m. -chi). – 1. Di sapore che tende all’aspro, senza tuttavia essere sgradevole, detto spec. del vino (contr. di abboccato). 2. a. [...] D’aspetto, modi e parole, ruvido, severo: viso b.; lo accolse in modo b.; tratta i dipendenti con maniere assai b.; coscïenza fusca O de la propria o de l’altrui vergogna Pur sentirà la tua parola b. (Dante); con le b., in modo aspro, sgarbato; anche ...
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disgravio
disgràvio s. m. [der. di disgravare], non com. – Sgravio, alleviamento: disse che per d. di sua coscienza dovea rivelare alcune cose (Giannone). ...
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purgare
v. tr. [lat. pūrgare, der. di purus «puro»] (io purgo, tu purghi, ecc.). – 1. Liberare da impurità, da scorie, da elementi che insudiciano, alterano, corrompono; p. il sangue; p. filati, tessuti, [...] 4. fig. Liberare altri o sé stessi da colpe di natura morale, purificare: p. l’uomo da vizî, passioni; p. la propria coscienza; anche, con altro complemento, p. i peccati o le macchie di peccato; più com. nel rifl., purificarsi, mondarsi da colpe, da ...
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purgazione
purgazióne s. f. [dal lat. purgatio -onis, der. di purgare «purgare»]. – 1. L’atto del purgare, del liberare, o anche del liberarsi, da impurità; il termine, raro o ant. in senso materiale, [...] de l’anime converse (Dante), si rivela nella natura della pena espiatoria assegnata alle anime pentite; quell’esame di coscienza andava inteso anche come una p. (Bonsanti). Letter., con il sign. specifico di catarsi: è difficile accertare in che ...
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purificare
v. tr. [dal lat. purificare, comp. di purus «puro» e -ficare] (io purìfico, tu purìfichi, ecc.). – 1. Rendere pura o più pura una sostanza, togliere ciò che contiene d’impuro, di estraneo; [...] ). Fig., rendere puro spiritualmente, liberare da colpe, da cattive tendenze, da passioni: p. il proprio cuore, la propria coscienza; p. l’animo dalla colpa, dal risentimento, dai rancori. Come intr. pron., purificarsi, diventare puro, rendersi puro ...
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Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori.
Diritto
Libertà di c. Diritto di sentire e professare opinioni e fedi religiose...
È la consapevolezza che il soggetto ha del suo oggetto, e non può separarsi da quella che il soggetto ha di sé come oggetto. Il problema della sua interpretazione filosofica viene in primo piano nella filosofia moderna, con Campanella e Cartesio;...