obbligare
(ant. obligare) v. tr. [dal lat. obligare, comp. di ob- e ligare «legare»] (io òbbligo, tu òbblighi, ecc., ant. io òbligo, ecc.). – 1. a. Stringere con obbligo, legare con vincolo giuridico [...] : è obbligato a letto, è costretto a starci, per malattia); dandoti un consiglio, non intendo obbligarti a seguirlo; la coscienza mi obbliga a dirti la verità; nessuno ti obbliga al silenzio. Con sign. attenuato, indurre con cerimonie, con insistenze ...
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puro
agg. [lat. pūrus]. – 1. a. Detto di sostanza che non ha avuto alterazioni: oro p.; o che non è mescolata con sostanze estranee: idrogeno, ossigeno p.; vino p., non annacquato; caffè p., senza l’aggiunta [...] una fantasticheria p. e semplice. 5. fig. Non contaminato, non macchiato da colpa: accostarsi ai sacramenti con animo p.; avere la coscienza p.; casto, innocente: un amore, un affetto p.; una ragazza p., illibata; pensieri p.; che non ha secondi fini ...
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bruttare
v. tr. [der. di brutto], letter. – Rendere brutto, imbrattare, macchiare: Cade nel fango, e sé brutta e la soma (Dante); anche in senso morale, spec. al rifl. o con senso rifl.: bruttarsi la [...] coscienza di colpe. ...
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violentare
v. tr. [der. di violento] (io violènto, ecc.). – Sottoporre a violenza, indurre una persona, con una coercizione di natura fisica o morale, o con la suggestione, ad atti e comportamenti contrarî [...] o comunque non consoni alla sua volontà, o alle sue convinzioni: voglio agire come mi detta la mia coscienza, non voglio essere violentato. In partic., v. una donna, un minore, una minorenne, abusarne, costringere con la violenza a rapporti sessuali. ...
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violentatore
violentatóre s. m. (f. -trice) [der. di violentare]. – Chi violenta, chi sottopone a violenza: la ragazza ha avuto il coraggio di denunciare il proprio v.; un v. della coscienza, della volontà [...] altrui ...
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vergogna
vergógna s. f. [lat. verecŭndia; cfr. verecondia]. – 1. a. Sentimento più o meno profondo di turbamento e di disagio suscitato dalla coscienza o dal timore della riprovazione e della condanna [...] (morale o sociale) di altri per un’azione, un comportamento o una situazione, che siano o possano essere oggetto di un giudizio sfavorevole, di disprezzo o di discredito: sentire, avere, provare v. di ...
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soffocare
(ant. o region. soffogare, ant. suffocare) v. tr. [lat. sŭffōcare, comp. di sŭb «sotto» e tema di fauces «gola»] (io sòffoco, tu sòffochi, ecc.). – 1. Impedire la respirazione in modo da provocare [...] politico: le dittature e i governi autoritarî soffocano la libertà. Di fatti spirituali e stati d’animo: s. la voce della coscienza; s. una passione, il risentimento, lo sdegno; e col senso di opprimere: le spine e ’l loglio degli appetiti, i quali ...
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naufragare
v. intr. [dal lat. tardo naufragare; v. naufragio] (io nàufrago, tu nàufraghi, ecc.; aus. essere e avere). – 1. Fare naufragio, riferito sia a nave o imbarcazione che affonda per grave avaria, [...] poet. Sprofondare in uno stato di estasi, di ebbrezza, di contemplazione, quasi smarrendo il senso della propria individualità o la coscienza della realtà concreta: così tra questa Immensità s’annega il pensier mio: E il naufragar m’è dolce in questo ...
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rettitudine
rettitùdine s. f. [dal lat. tardo rectitudo -udĭnis, der. di rectus «retto2»]. – 1. letter. e raro. L’esser diritto, andamento in linea retta: la r. della sua ossatura (D’Annunzio). 2. fig. [...] come probità e onestà, lealtà e sicurezza nel giudicare, coerenza nell’agire in conformità della legge morale: r. della coscienza, dell’animo, del carattere; un uomo, un funzionario di una gran r., di eccezionale r.; agire, condursi con r ...
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bucato2
bucato2 s. m. (region. bucata s. f.) [der. del franco *būkōn «fare il bucato»]. – 1. Operazione che ha per scopo lo sgrassamento, lo smacchiamento (eventualmente anche disinfezione e imbiancatura) [...] di b., perché son povero figliuolo, ma avvezzo alla pulizia (Manzoni). In usi fig. (ormai rari): fare il b. alla coscienza, liberarla da colpe (confessandoli o riparando al mal fatto); fare il b. in famiglia, sistemare in famiglia, senza pubblicità e ...
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Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori.
Diritto
Libertà di c. Diritto di sentire e professare opinioni e fedi religiose...
È la consapevolezza che il soggetto ha del suo oggetto, e non può separarsi da quella che il soggetto ha di sé come oggetto. Il problema della sua interpretazione filosofica viene in primo piano nella filosofia moderna, con Campanella e Cartesio;...