tabu
tabù (anche, ma solo nel sign. proprio e nell’uso scient., tabu) s. m. e agg. [dal fr. tabou, ingl. taboo, adattam. di voce polinesiana]. – 1. s. m. a. In etnologia e in storia delle religioni, [...] trasgredire un tabù o tabu. In psicanalisi, il termine indica ogni atto proibito, oggetto intoccabile, pensiero non ammissibile alla coscienza, come nel caso emblematico dell’incesto. b. In partic., t. verbale o lessicale, la tendenza a evitare certe ...
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cristallino1
cristallino1 (letter. cristàllino) agg. [dal lat. crystallĭnus, gr. κρυστάλλινος]. – 1. a. Di cristallo, simile al cristallo: Bel nappo c. in coppa d’oro (Chiabrera); lente c., nome dato [...] il giovin si raccolse Alle fresche ombre e all’onde c. (Ariosto); arie c. e dolci (Leopardi); voce c., squillante; coscienza c., pura, onesta. 2. Nel linguaggio scient., detto di sostanza o minerale che, ordinariamente, si presenta in cristalli (per ...
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coatto
agg. [dal lat. coactus, part. pass. di cogĕre «costringere»]. – 1. ant. Costretto, sforzato, detto di persona. 2. Imposto per forza o con provvedimento dell’autorità: domicilio c., provvedimento [...] vendita c., la vendita imposta dal giudice nell’esecuzione forzata. 3. In psichiatria, di pensiero o impulso che insorgono nella coscienza con carattere di coazione. 4. s. m. (f. -a) a. Chi è stato assegnato a domicilio coatto, confinato politico, e ...
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bigottismo
s. m. [der. di bigotto]. – L’essere bigotto: la divozione, volta in b. dalle anime false e corrotte, può viziar la coscienza peggio che ogn’altra abitudine di perversità (I. Nievo). ...
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patteggiare
v. tr. e intr. [der. di patto] (io pattéggio, ecc.; aus. avere). – Venire a patti; trattare, discutere per la conclusione di un patto, di un accordo: p. la resa col nemico (o p. col nemico [...] . il prezzo di una merce; p. con gli inquilini, con i creditori; anche in senso fig.: p. con la propria coscienza, accettare compromessi, transigere moralmente. Anticam. anche con la particella pron.: il vescovo d’Arezzo, come savio uomo, ... cercava ...
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sofrologia
sofrologìa s. f. [comp. del gr. σώϕρων -ονος «di mente sana, saggio» (a sua volta comp. di σῶς «sano, integro» e ϕρήν ϕρενός «mente, animo») e -logia]. – Termine proposto nel 1960 dal neuropsichiatra [...] nelle scuole di lingua spagnola) per indicare lo studio degli effetti psicosomatici, ossia delle modificazioni della coscienza (rilassamento, autoconcentrazione, suggestione) che possono essere indotti con tecniche diverse a scopo clinico o di ...
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foro
fòro s. m. [dal lat. forum]. – 1. Presso gli antichi Romani, in origine lo spazio intorno alla casa e alla tomba; più tardi, il centro religioso, commerciale, amministrativo, culturale della città [...] giuridici; e un f. interno, che riguarda le azioni individuali e private delle persone in rapporto alla loro coscienza, per le quali la giurisdizione si esercita privatamente e procede segretamente, senza effetti giuridici, o nel sacramento della ...
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patto
s. m. [lat. pactum, der. di pacisci «patteggiare» (che ha la stessa radice di pax pacis «pace»), part. pass. pactus]. – 1. a. In genere, convenzione, accordo fra due persone o fra due parti: fare, [...] cedendo alle esigenze o alle imposizioni dell’avversario e, talora, arrendendosi, capitolando: venire a patti con la propria coscienza, transigere moralmente, venir meno ai proprî principî. b. Per estens., condizione: i p. sono questi; p. vantaggioso ...
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stretto1
strétto1 agg. [part. pass. di stringere, che continua il lat. strĭctus, part. pass. di stringĕre]. – 1. a. Premuto, serrato fortemente: tenere s. una cosa, afferrarla e premerla con forza in [...] b. Inderogabile, rigoroso, con riferimento a norme, precetti o misure disciplinari, doveri: regola s.; è s. obbligo di coscienza, oltre che s. dovere giuridico, denunciare chi commette un delitto; digiuno s., particolarmente rigoroso; tenere sotto s ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini [...] che si occupa del giudizio. In partic., nella filosofia di Kant, il processo attraverso il quale la ragione umana prende coscienza dei proprî limiti. b. Complesso delle indagini volte a conoscere e a valutare, sulla base di teorie e metodologie ...
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Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori.
Diritto
Libertà di c. Diritto di sentire e professare opinioni e fedi religiose...
È la consapevolezza che il soggetto ha del suo oggetto, e non può separarsi da quella che il soggetto ha di sé come oggetto. Il problema della sua interpretazione filosofica viene in primo piano nella filosofia moderna, con Campanella e Cartesio;...