associazione
associazióne s. f. [der. di associare]. – 1. Atto di associare o di associarsi, e anche il fatto di essere associato, nelle varie accezioni del verbo: a. a un’impresa; fare l’a. al circolo [...] ; in partic., in psicologia, il processo (e il risultato di tale processo) per il quale certi contenuti di coscienza si connettono fra loro secondo determinati rapporti (somiglianza, opposizione, continuità). 4. Con sign. specifici: a. In biologia ...
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associazionismo
s. m. [der. di associazione; nel sign. 2 a, dal fr. associationnisme]. – 1. Dottrina psicologica e gnoseologica che interpreta i fatti di coscienza, in partic. quelli conoscitivi, mediante [...] il principio dell’associazione. 2. In economia: a. Il complesso delle teorie socialiste del sec. 19°, miranti a realizzare una riforma della società fondata sulla sostituzione del principio di associazione ...
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alquanto
agg. e avv. [lat. alĭquantus agg., aliquantum e aliquanto avv.]. – 1. agg. In quantità o numero determinato, non però grande: dopo a. tempo; per a. anni; più raro riferito a persone (a. uomini, [...] a.; aspettai a.; mi sembri a. allegro; Da ch’ebber ragionato insieme a., Volsersi a me (Dante); La dubia speme a. riconforta (Poliziano); anche in quel turbamento, il testimonio consolante della coscienza la rassicurava alquanto (Manzoni). ...
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obiettore
obiettóre (o obbiettóre) s. m. [dal lat. tardo obiector -oris «oppositore», der. di obicĕre (v. obiezione)]. – Propr., chi fa obiezione, chi muove obiezioni. In partic., o. di coscienza (cfr. [...] ingl. conscientious objector, e fr. objecteur de conscience), chi, per motivi morali, ideologici o religiosi, rifiuta di ottemperare a obblighi imposti dal diritto positivo dello stato di cui è cittadino, ...
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obiezione
obiezióne (o obbiezióne) s. f. [dal lat. tardo obiectio -onis, der. di obicĕre «gettare innanzi» (comp. di ob- e iacĕre «gettare»), part. pass. obiectus]. – Argomento che si contrappone a un’opinione [...] ; se non ci sono altre o., passiamo all’approvazione dell’ordine del giorno. Con accezione partic., obiezione di coscienza, il rifiuto di ottemperare a obblighi di legge per motivi di carattere morale, ideologico o religioso; è riconosciuto legittimo ...
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mondializzazione
mondialiżżazióne s. f. [der. di mondiale, sull’esempio del fr. mondialisation]. – Nel linguaggio della politica, il fenomeno per cui determinati problemi politici, economici e sociali [...] ad alcune zone) acquistano una dimensione e una portata di risonanza mondiale, suscitando una presa di coscienza comune che spinge alla collaborazione generale nel tentativo di affrontarli e risolverli adeguatamente. Per estens., allargamento ...
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malore
malóre s. m. [der. di male2]. – 1. Malessere fisico, per lo più improvviso, che può anche causare perdita di coscienza e, nei casi più gravi, avere esito letale: essere colto da malore, da un [...] improvviso m., da un leggero m., da grave m.; cadde a terra, colpito da malore. 2. ant. o letter. a. Malattia, infermità, stato morboso: per cieco Malor, condotto della vita in forse, Piansi la bella giovanezza ...
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unanimismo
s. m. [der. di unanime]. – 1. Il fatto, la caratteristica di essere unanimi, di tendere a decisioni e soluzioni unanimi: l’u., quando è imposto o solo formale, comporta gravi rischi; l’u. [...] e subordinandosi all’anima collettiva che lega insieme in un sentimento unico, «unanime», ogni gruppo, associazione e collettività umana; compito del poeta è appunto di dare agli uomini una chiara coscienza della loro personalità comune, sociale. ...
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ruminazione
ruminazióne s. f. [der. di ruminare]. – L’azione, il fatto di ruminare, in senso proprio e, meno spesso, fig. Con accezioni specifiche: 1. Nella fisiologia degli animali, caratteristico processo [...] e per mancanza di stimoli ambientali), nel qual caso si usa abitualmente il termine mericismo. b. In psicologia e psicanalisi, insieme di idee parassite (compulsioni e ossessioni) che un soggetto non riesce a rimuovere dalla sfera della coscienza. ...
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raggirare
v. tr. [comp. di r- e aggirare]. – 1. non com. Far girare intorno; più spesso nell’intr. pron. raggirarsi, aggirarsi, muoversi in giro: Un suon per l’aria si raggira e freme (T. Tasso); si [...] con giri di parole, con false promesse, con artifici varî: sono riusciti a raggirarmi; è tanto ingenuo che si lascia facilmente r.; lo raggirava con le sue moine; i capziosi autoinganni con i quali la coscienza cerca di r. se stessa (Claudio Magris). ...
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Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori.
Diritto
Libertà di c. Diritto di sentire e professare opinioni e fedi religiose...
È la consapevolezza che il soggetto ha del suo oggetto, e non può separarsi da quella che il soggetto ha di sé come oggetto. Il problema della sua interpretazione filosofica viene in primo piano nella filosofia moderna, con Campanella e Cartesio;...