onirismo
s. m. [der. di onirico]. – Nel linguaggio medico e psichiatrico, con accezione generica, attività psichica che si svolge in condizione di oscuramento della coscienza, con caratteri analoghi [...] a quelli del sogno ...
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oniroide
oniròide (o oneiròide) agg. [comp. di oniro- e -oide]. – In psicopatologia, stato o., stato di coscienza simile allo stato crepuscolare onirico, ma meno accentuato, in cui il soggetto conserva [...] un certo orientamento temporale e spaziale, pur con la presenza di fantasie deliranti e allucinazioni sensoriali ...
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commozione
commozióne s. f. [dal lat. commotio -onis, der. di commovēre «commuovere», part. pass. commotus]. – 1. Il commuovere e il commuoversi, l’esser commosso; turbamento provocato nell’animo da [...] . encefalica), a carico dell’encefalo, con quadro clinico che può assumere particolare gravità, caratterizzato da perdita di coscienza, depressione più o meno grave di tutte le funzioni nervose, pallore, ipotensione, polso raro, respiro lento e ...
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paglia
pàglia s. f. [lat. palĕa]. – 1. a. L’insieme di steli secchi del grano o di altri cereali, già mietuti e battuti (o anche di steli e foglie di piante palustri), usato per lettiere, come mangime [...] e verdi cotte insieme e condite in modo vario. In locuzioni fig.: avere la coda di p., di chi, non avendo la coscienza tranquilla, si adombra per ogni discorso che ritiene allusivo; mettere p. al fuoco, esporre alle tentazioni o al pericolo; fuoco di ...
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represso
reprèsso agg. [part. pass. di reprimere]. – 1. Trattenuto, raffrenato: si leggeva sul suo viso una voglia di ridere a mala pena r.; si mise a singhiozzare, con singhiozzi r. che non facevano [...] rumore e gli scuotevano le spalle (Piovene). 2. In psicanalisi, istinti, impulsi r., dominati per repressione a livello di coscienza; un soggetto, un individuo r., di persona che subisce e soffre una repressione psichica o, più in generale, di ...
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rapporto
rappòrto s. m. [der. di rapportare]. – 1. a. Resoconto, per lo più scritto e steso in forma essenziale, di un fatto al quale la persona stessa abbia assistito o intorno al quale abbia indagato: [...] sociologico, ogni tipo di legame di interdipendenza – di carattere oggettivo, ed esistente anche senza che se ne abbia coscienza – tra due o più soggetti individuali o collettivi (vi rientrano r. biologici, di classe, giuridici, ecc.); r. umani ...
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rappresentativo
rappreṡentativo agg. [der. di rappresentare]. – 1. Che rappresenta con figure, segni e simboli, procedimenti varî: la funzione r. della scrittura, dell’arte, e capacità r., stile r. di [...] di un pittore; fatti, processi mentali r. (immaginazione, percezione, giudizio), in filosofia e psicologia, che rappresentano alla coscienza un oggetto e si distinguono così da quelli affettivi e dell’agire. 2. a. Che rappresenta, quasi come simbolo ...
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rappresentazione
rappreṡentazióne s. f. [dal lat. repraesentatio -onis, der. di repraesentare «rappresentare»]. – 1. L’attività e l’operazione di rappresentare con figure, segni e simboli sensibili, [...] . d. In filosofia, il processo mediante il quale un contenuto di percezioni, immaginazioni, giudizî e concetti, si presenta alla coscienza, e il contenuto stesso. Con sign. analogo, in psicologia, ciò che la mente presenta a sé stessa in sostituzione ...
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obnubilamento
obnubilaménto (o onnubilaménto) s. m. [der. di obnubilare]. – Nel linguaggio letter. e medico, annebbiamento, offuscamento, forte indebolimento: o. della vista; o. del sensorio; o. della [...] coscienza. ...
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sgravio
sgràvio s. m. [der. di sgravare]. – Lo sgravare, lo sgravarsi di un peso, di un onere: s. fiscale, esenzione da, o diminuzione degli, oneri fiscali; fig., liberazione da un peso morale, da uno [...] la mia colpa è stato un vero s.; spec. nelle locuz. (con valore finale) per sgravio, a sgravio: per s. di coscienza devo rivelarti una cosa; a s. di responsabilità avvertirò la polizia; meno com. quest’ultima locuz. nel sign. di «a discolpa ...
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Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori.
Diritto
Libertà di c. Diritto di sentire e professare opinioni e fedi religiose...
È la consapevolezza che il soggetto ha del suo oggetto, e non può separarsi da quella che il soggetto ha di sé come oggetto. Il problema della sua interpretazione filosofica viene in primo piano nella filosofia moderna, con Campanella e Cartesio;...